SÌ ALLA PACE, NO ALLA GUERRA. Iniziative per aiutare l’Ucraina. Il Comune di Livorno apre un conto corrente, a Campiglia Marittima una raccolta di farmaci e generi di prima necessità. Il messaggio di solidarietà di FTS. A Rosignano manifestazione silenziosa
FONDAZIONE TOSCANA SPETTACOLO
“In questi giorni bui e tragici in cui la guerra è tornata a travolgere terre e popoli riportandoci in una conflittualità e in uno stato di paura che speravamo appartenesse a capitoli drammatici del passato, Fondazione Toscana Spettacolo onlus vuole mandare un messaggio di solidarietà alle vittime, ripudiando la guerra in ogni sua forma e con ogni strumento in nome della non violenza e del rispetto dei diritti umani.” Lo rendono noto congiuntamente la presidente Cristina Scaletti e il direttore Patrizia Coletta.
“Credo che questo sia davvero il momento per ritrovarsi tutti insieme sotto un unico valore condiviso e che la cultura possa mandare un messaggio a difesa di battaglie così universali quanto intime ed umane. Questo vorrei che arrivasse ai giovani che sentono parlare di guerra per la prima volta, che vedono immagini di aggressione inaudita. E che possano ribellarsi sentendosi sostenuti da adulti in grado di non porre barriere o divisioni, ma sappiano educarli alla pace come bene comune e inalienabile. Educazione e condivisione. Solo così la pace si riempirà di senso e di futuro e diventerà davvero uno strumento potente in mano all’umanità”, sottolinea la presidente Cristina Scaletti.
“La cultura, le arti, il teatro in particolare assumono un valore imprescindibile in un momento così sconcertante. Sono un veicolo straordinario per trasmettere pensieri di giustizia, uguaglianza, accoglienza, solidarietà. Preziosi antidoti per immaginare una visione di futuro possibile”, dichiara il direttore Patrizia Coletta.
Fondazione Toscana Spettacolo in questi giorni è impegnata con Regione Toscana e Anci Toscana nella realizzazione degli Stati generali dello spettacolo dal vivo in Toscana. “Mentre la cultura mondiale, così come il mondo dello sport manifestano il loro no all’aggressione russa a sostegno della popolazione ucraina, anche gli Stati generali si tingeranno dei colori della pace con un gesto simbolico ma di forte vicinanza umana e culturale“, conclude Scaletti.
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LIVORNO PER LA PACE: IL COMUNE HA APERTO UN CONTO CORRENTE
Un canale trasparente e rendicontabile a cui chiunque può far riferimento in questo momento di grande preoccupazione ma anche di grande solidarietà verso chi fugge dai bombardamenti.
Queste le coordinate per le donazioni:
BBAN – X 01030 13900 000006911545
IBAN – IT 43 X 01030 13900 000006911545
BIC – PASCITMMLIV
Le somme che verranno raccolte saranno impiegato dal Comune per sostenere la popolazione nelle zone di guerra e per eventuali progetti che verranno attivati sul territorio comunale per supportare i profughi.
“Ognuno di noi – dichiara il sindaco Luca Salvetti – di fronte ad eventi come quello del conflitto in ucraina si interroga come un piccolo gesto possa essere utile di fronte al dramma talmente grande, ebbene lo è, siatene certi perché ogni piccolo gesto, sommato a tantissimi piccoli gesti degli altri diventa una leva di impensabile potenza.
Oggi al di là delle parole che possono essere bellissime dobbiamo lanciare un messaggio di concretezza che va in tre direzioni:
- Dobbiamo dire no con convinzione ogni tipo di conflitto, quello scatenato sul territorio ucraino dall’aggressione voluta da Putin che purtroppo ci regala insopportabili immagini di morte e distruzione, ma anche a tutti gli altri conflitti e le altre atrocità che abbiamo visto in altre decine di luoghi al mondo dove si sta combattendo da anni.
- Dobbiamo dire sì con forza ad una linea di tutti i governi che punti ad evitare l’escalation del conflitto e faccia dei negoziati e della diplomazia lo strumento reale per la pace.
- In ultimo, ma assolutamente non per importanza, dobbiamo attivare tutte le risorse per aiutare i profughi e le popolazioni che in qualche maniera vedono anche nella nostra città un riferimento”.
“Abbiamo deciso di promuovere un’iniziativa di solidarietà direttamente sul territorio – specifica l’assessore Raspanti- per sostenere la causa e della solidarietà internazionale e della pace. Come ha ricordato il Sindaco a margine dell’incontro che si è svolto a Firenze pochi giorni fa, le città possono e devono avere un ruolo in questo senso. Le risorse saranno utilizzate per rispondere ai bisogni che saranno resi noti da chi opera direttamente nelle zone travolte dal conflitto, ma potranno anche finanziare progetti da realizzare in città per rispondere alle esigenze dell’accoglienza dei profughi. Ogni iniziativa sarà rendicontata pubblicamente. Stiamo inoltre lavorando con il terzo settore e soprattutto con la Consulta delle associazioni per una ricognizione delle iniziative di solidarietà che si stanno mettendo in moto in città e per avviare sul territorio percorsi di promozione della gestione pacifica dei conflitti di qualunque natura”.
Nei prossimi giorni, inoltre, le farmacie comunali avvieranno una raccolta di farmaci sulla base delle indicazioni che saranno fornite dalle varie realtà coinvolte in progetti di cooperazione internazionale.
Per quanto riguarda l’accoglienza delle persone in fuga dal conflitto, il Governo ha incaricato le Prefetture di intervenire tramite il sistema dei CAS, ma il Comune è disponibile a contribuire nei modi che saranno ritenuti necessari.
“In due anni- sottolinea Raspanti- abbiamo portato da 21 a 56 i posti disponibili a Livorno nella rete del Sistema di Accoglienza e Integrazione, schierando Livorno in prima linea nell’accoglienza dei minori stranieri non accompagnati come anche sul fronte delle crisi siriana e afghana. Se il Governo opterà per un ulteriore ampliamento, non faremo mancare l’appoggio della nostra città. Al momento la gestione emergenziale dei profughi del conflitto è stata affidata alle Prefetture. Siamo in contatto costante con la Prefettura di Livorno per seguire gli sviluppi e abbiamo manifestato al Prefetto la massima disponibilità”.
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CAMPIGLIA MARITTIMA, PROGETTO DI AIUTO ALL’UCRAINA
Parte il progetto di aiuto all’Ucraina del Comune di Campiglia Marittima, condiviso con la Consulta comunale del Sociale. A seguito della gravissima situazione causata dall’invasione russa, nell’intento di prestare supporto materiale alla popolazione ucraina, il comune organizza una raccolta di farmaci, e generi di prima necessità che consenta a tutta la cittadinanza locale di poter contribuire in maniera fattiva e coordinata. Lunedì sera le associazioni della Consulta del Sociale (Cri, Misericordia, Avis, Acat, Anmil, Auser, Spazio H, Polisportiva, Sezione Soci Coop) si sono riunite con l’assessora Elena Fossi ed è stato steso un protocollo/progetto per ottimizzare l’organizzazione.
I punti di raccolta ai quali la cittadinanza potrà consegnare gli oggetti donati saranno due, attivi già da ieri mercoledì 2 marzo 2022, dalle ore 16.00, in via dell’Unità a Venturina Terme nei locali già sede delle associazioni (messi a disposizione da Unicoop Tirreno) e in Via Portelli nella sede delle Misericordia di Campiglia. I materiali raccolti saranno distribuiti mediante le locali “staffette” coordinate dall’associazione “La Rondine” di Piombino utilizzando il passaggio nei cosiddetti “corridoi verdi” che consentono di arrivare direttamente all’interno delle città in guerra.
Sulla base di quanto concordato con “La Rondine” che curerà la distribuzione nelle zone di guerra sono indicati, quali generi da distribuire prioritariamente, farmaci e prodotti medicali quali bende, garze, guanti, alcool, acqua ossigenata, siringhe, paracetamolo, cerotti in rotolo, mascherine; altri generi di prima necessità quali torce e pile, coperte, pannolini per bambini, pannoloni per anziani, assorbenti femminili, traverse, calzini, sapone, spazzolini, dentifricio; alimenti per la prima infanzia. Nei prossimi giorni sarà aperta la raccolta ad altri generi, quali alimenti e indumenti. Tutte le associazioni che desiderano aderire al “Progetto di aiuto alla popolazione ucraina” potranno dare dare la propria disponibilità al presidente Auser Francesco Vanni (cell.+393277678749).
“Il nostro comune, pur nelle sue piccole dimensioni, cerca di dare un aiuto concreto alla popolazione ucraina colpita dalla guerra – spiega l’assessora alle politiche sociali Elena Fossi – anche per raccogliere il desiderio e la disponibilità dei nostri cittadini e delle nostre associazioni che da sempre dimostrano un grande cuore solidale verso chi soffre; per prima cosa abbiamo sentito il dovere di individuare un percorso istituzionale che va al di là del pur nobile slancio individuale, altrimenti tradiremmo il nostro ruolo di istituzione. Da questa riflessione e da una veloce verifica effettuata sulle possibili modalità è nato il progetto di aiuto all’ucraina con la raccolta di beni di prima necessità, rispondente a criteri organizzativi che vanno a inserirsi nel canale degli aiuti senza spreco di beni e di risorse”.
E così afferma il presidente della Consulta sociale Guido Tamberi: “Dopo l’emergenza pandemica eccoci di nuovo sotto pressione per un nuovo dramma che ci colpisce. Confido nel cuore e nella sensibilità della nostra gente che più volte ha già dimostrato che quando c’è bisogno si lavora. In silenzio e pensando a quei bambini nei sotterranei terrorizzati dai suoni degli apparecchi che invece di gettare dolcetti mandano bombe. Sono sicuro che ognuno farà per quello che potrà sperando che l’inferno finisca prima possibile per questa povera gente. Grazie a tutti!”
Dal punto di vista organizzativo, più nello specifico, il protocollo/progetto tra le associazioni della Consulta del Sociale il Comune ha formato dei gruppi di lavoro di soci volontari per la raccolta, la preparazione dei pacchi e la distribuzione ai corrieri. Trattandosi di ambiti di intervento diversi, per evitare sovrapposizioni e criticità dovuti anche alle rispettive attività ordinarie che continuano ad essere espletate in emergenza Covid, a ciascuna delle associazioni più strutturate è stato affidato un compito specifico: Avis è capofila per la gestione degli spazi in cui viene svolta l’attività; Auser è capofila per la gestione/organizzazione dei gruppi di lavoro; Croce Rossa Italiana è capofila per la distribuzione e l’eventuale approvvigionamento qualora la raccolta venga eseguita nei negozi e centri commerciali.
Tanti cittadini hanno dato la disponibilità, oltre ad aderire con l’acquisto di beni, anche per partecipare ai gruppi di lavoro, in questo senso i volontari delle associazioni sono sufficienti e la cittadinanza sarà coinvolta se sarà necessario, invece i gruppi sono aperti alle persone di nazionalità ucraina presenti nel comune, sia per rispondere ad un bisogno di vicinanza, sia per l’utilità che la loro conoscenza della popolazione e della lingua può avere. Al fine della distribuzione si è instaurata anche una collaborazione con il Comune di Suvereto che utilizzerà il centro di raccolta di Venturina.
Nella prima fase della raccolta è necessario che i beni donati siano quelli indicati, successivamente la raccolta sarà estesa a generi alimentari a lunga conservazione e abbigliamento, soprattutto indumenti per ripararsi dalle intemperie nelle precarie condizioni in cui profughi e persone che hanno dovuto abbandonare le loro case, costrette a rifugi di fortuna privi di ogni comfort. Ci sarà bisogno anche di farmaci da prescrizione medica, per questa raccolta saranno coinvolte le farmacie e la distribuzione avverrà prevalentemente tramite la Croce Rossa Internazionale che distribuirà anche l’elenco dei farmaci indicati dalle consorelle ucraine.
Cri ha informato che per ciò che riguarda la possibilità di donazione di farmaci, e il materiale sanitario in generale, vanno rispettati alcuni elementi che determinano la presa in carico delle donazioni:
1. il materiale deve avere data di scadenza almeno a marzo 2024;
2. le donazioni devono essere costituite da confezioni integre
3. le confezioni non devono essere campioni
4. le confezioni devono provenire da soggetti preposti alla commercializzazione del prodotto farmaceutico e provvisti quindi di documento di trasporto.
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ROSIGNANO, MANIFESTAZIONE SILENZIOSA
Il Comune di Rosignano Marittimo si schiera per chiedere la pace e contro ogni guerra con una manifestazione in piazza del Mercato in programma per domenica 6 marzo 2022. Tutta la cittadinanza, e le associazioni, sono invitate alle ore 15.30 per lanciare un forte messaggio di pace e vicinanza ai popoli che stanno vivendo il dramma del conflitto bellico.
“Invitiamo – spiega la vicesindaco Licia Montagnani – tutti a partecipare a quella che sarà una manifestazione silenziosa. Abbiamo, infatti, scelto di utilizzare il silenzio come forma simbolica per lanciare il nostro appello alla pace. Scegliamo di contrapporre la forza della presenza al suono delle parole ed in particolare alla parola guerra che non vogliamo pronunciare. Ci ritroveremo quindi nella piazza del Mercato tutti insieme in un momento di raccoglimento e riflessione che ci unisca a chi sta soffrendo e subisce l’orrore della guerra”.