Palazzo Strozzi, tre grandi mostre per il 2021. La prima (dal 3 dicembre 2020) parte da una grande installazione luminosa di Mariella Senatore. Poi American Art 1961-2001 e Jeff Koons Shine

MARIELLA SENATORE / We Rise by Lifting Others

Dal 3 dicembre 2020 al 7 febbraio 2021 Palazzo Strozzi a Firenze presenta We Rise by Lifting Others(Ci eleviamo sollevando gli altri), nuovo progetto dell’artista italiana Marinella Senatore, invitata a proporre una nuova riflessione sull’idea di comunità, vicinanza e relazione in un’epoca in cui il concetto di distanziamento sociale sta condizionando la vita quotidiana di tutte le persone. A cura di Arturo Galansino, direttore generale della Fondazione Palazzo Strozzi, il progetto è costituito da una grande installazione per il cortile, ispirata alle luminarie della tradizione popolare dell’Italia meridionale, e un programma di workshop partecipativi, incentrati sull’idea di attivazione sociale e di costruzione di comunità attraverso la pratica performativa.

Marinella Senatore (Cava de’ Tirreni, 1977) / Tra le artiste italiane più note a livello internazionale, Marinella Senatore porta avanti un’arte partecipata e relazionale che incrocia discipline diverse, arti visive, danza e teatro. Nel 2013 ha fondato School of Narrative Dance, un progetto didattico incentrato su inclusione e crescita personale. Ha realizzato performance, dipinti, collage, installazioni, video e fotografie, coinvolgendo intere comunità intorno a tematiche sociali e questioni urbane, quali l’emancipazione e l’uguaglianza, i sistemi di aggregazione e le condizioni dei lavoratori. Le sue opere sono state esposte in diverse sedi, in Italia e in tutto il mondo, come il Centre Pompidou di Parigi e il museo MAXXI di Roma, e ha partecipato a molte importanti biennali internazionali, come Manifesta 12 e alle Biennali di Lione e Venezia. Marinella Senatore ha vinto la quarta edizione dell’Italian Council, il Premio MAXXI, la fellowship della American Academy in Rome e il New York Prize.

  • Rendering dell’installazione per il Cortile di Palazzo Strozzi realizzato da Prospettica

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AMERICAN ART 1961-2001

Dal 6 marzo al 25 luglio 2021 Palazzo Strozzi presenta American Art 1961-2001, una grande mostra che per la prima volta racconta l’arte moderna negli Stati Uniti tra due momenti storici decisivi, l’inizio della Guerra del Vietnam e l’attacco dell’11 settembre 2001, attraverso una straordinaria selezione di opere di celebri artisti come Jasper Johns, Donald Judd, Barbara Kruger, Robert Mapplethorpe, Kerry James Marshall, Bruce Nauman, Cindy Sherman, Robert Rauschenberg, Kara Walker e Andy Warhol. La mostra sarà allestita dal 6 marzo 2021 fino al 25 luglio.

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JEFF KOONS

Jeff Koons – con Shine – è protagonista a Palazzo Strozzi di una nuova grande mostra, la sua più importante esposizione mai realizzata in Italia, in programma per l’autunno 2021 (23 settembre 2021 – 23 gennaio 2022). Sviluppata in rapporto diretto con l’artista, a cura di Arturo Galansino e Joachim Pissarro, la mostra accoglie a Firenze alcune tra le opere più celebri di questo grande maestro contemporaneo che dalla fine degli anni Settanta a oggi si è imposto come una delle figure più importanti dell’arte globale.
Autore di opere che sono entrate nell’immaginario collettivo grazie alla loro capacità unica di unire cultura alta e popolare, dai colti riferimenti alla storia dell’arte alle citazioni del mondo della pubblicità e del consumismo, Koons trova nell’idea di “lucentezza” (shine) una delle principali caratteristiche della sua arte, dalla reinvenzione postmoderna del readymade alle grandi sculture in metallo perfettamente lucido che simulano giocattoli gonfiabili. Questo concetto va oltre una mera idea di decorazione o abbellimento: diviene la materia stessa dell’arte di Koons, unendo insieme esteriorità ed essenza.
Attraverso un’ampia selezione tra i più celebri dipinti e sculture della sua carriera, la mostra indaga il concetto di shine tra splendore e bagliore, preziosità e banalità, essere e apparire: un gioco di ambiguità che caratterizza il lavoro di Koons nell’utilizzo di materiali e soggetti che mettono in discussione il nostro rapporto con la realtà quotidiana e il concetto stesso di opera d’arte.

  • Jeff Koons, Rabbit, 1986
    Collection Museum of Contemporary Art Chicago
    Photo by Nathan Keay, © MCA Chicago, © Jeff Koons