FESTIVAL PUCCINI 2021. Grande attesa per il debutto di “Tosca” con la regia di Stefania Sandrelli che affida questo messaggio: “L’arte e la musica sono uno straordinario strumento di educazione”. Alberto Veronesi sul podio, nel cast Hiromi Omura, Vincenzo Costanzo e Franco Vassallo. Dopo la prima del 23 luglio, repliche a Torre del Lago il 6 e 13 agosto. Il Premio Puccini a Michele Girardi

Tosca di Puccini con la regia  di Stefania Sandrelli  inaugura venerdì 23 luglio 2021 (ore 21.15) la 67ma edizione del Festival Puccini nel Gran Teatro all’aperto di Torre del Lago sotto  l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica. C’è grande attesa per questo debutto alla regia di una icona del cinema italiano che corona con Tosca il sogno di mettere in scena un’opera di Puccini. A questo spettacolo Stefania Sandrelli affida un messaggio di contrasto alla violenza di genere e una riflessione sulla fragilità degli artisti. “L’arte e la musica – afferma la Sandrelli– sono uno straordinario strumento di educazione”. 

Stefania Sandrelli, attrice, e regista della Tosca del Pucciniano

Sul podio Alberto Veronesi. Un cast di grandi interpreti: Vincenzo Costanzo, Cavaradossi, Hiromi Omura Floria Tosca e Franco Vassallo Scarpia 

Tra tutte le creazioni pucciniane, Tosca è forse l’opera che più si presta a veicolare un messaggio chiaro e forte contro la violenza sulle donne. Tosca è il simbolo di un femminile che si rifiuta di diventare vittima. Un’opera, Tosca, che nella attenta regia di Stefania Sandrelli, ci ricorda quanto attuale e drammatico sia il tema della condizione femminile, e,  quante donne, quotidianamente, siano vittime di violenze.  Il drammatico tema della violenza di genere è uno dei messaggi che Stefania Sandrelli affida alla sua prima regia lirica e che sarà simbolicamente figurato nell’allestimento scenico di Andrea Tocchio. Com’è noto, Floria Tosca – donna piena di passione, artista, protagonista della propria vita – si oppone al tentativo di violenza del Barone Scarpia (Franco Vassallo), personaggio che incarna nella regia di Stefania Sandrelli, l’abuso e la violenza stessa. Nel rispetto dell’opera del Maestro, Stefania Sandrelli coglie le aperture simboliche nella scrittura di Puccini, e le esplicita nel linguaggio visivo. Nella messa in scena- progetto di Andrea Tocchio, anche regista assistente-  gli elementi visivi si caricano di significato, diventando protagonisti dell’interpretazione registica. È così, ad esempio, che durante il secondo atto si staglia sulla scenografia una mappa di Roma, in cui il fiume Tevere, significativamente tinto di fucsia, colore simbolo della violenza contro le donne, assume la fisionomia di una ferita aperta che squarcia la carne della città, in una rappresentazione poetica e allusiva che rimanda alla drammatica emergenza della violenza di genere, vero flagello che lacera il tessuto della nostra società. La scena, specchio e rappresentazione simbolica di una società, espone e dispone ordinatamente sotto gli occhi del pubblico la presenza di scarpe rosse, triste simbolo del mare di violenza ritualizzata che permea l’opera di Puccini e rappresentazione simbolica delle donne vittime della medesima violenza.

 Sul podio guida un cast di straordinari solisti, l’Orchestra e il Coro del Festival Puccini, l’affidabile bacchetta di Alberto Veronesi, ritenuto uno specialista della partitura pucciniana. Un’opera Tosca  – racconta Veronesi- fatta di estremi in cui si rintracciano esasperazione, conflitto, ipocrisia e sensualità.   E’ vestita di fucsia, la cantante Floria Tosca Hiromi Omura, soprano giapponese  già applaudita dal pubblico  del festival Puccini “ Torre del Lago è per me un luogo sacro, perché qui  Puccini ha vissuto e per questo emana fascino e ci dà energia. Come la sua scrittura, capace di esprimere e dipingere tutte le emozioni proprie di ogni donna”. Le emozionanti arie di Tosca Recondita Armonia e e lucean le stelle saranno interpretate dal  tenore Vincenzo Costanzo,  Cavaradossi. Vincenzo Costanzo  vanto del belcanto nel mondo, voce importante e intensa come le emozioni che prova sul palco del Festival Puccini, fa il suo debutto sul palcoscenico in riva al lago: “L’emozione che si prova in questo luogo magico, pervasa dalla grandezza del genio di Puccini, è qualcosa che tocca l’anima e il cuore ad ogni singola nota che emetto. Un luogo fatto di vibrazioni ‘alte’ capaci di far vibrare di emozione ogni artista e ogni singolo spettatore”. Nel ruolo del perfido Scarpia uno dei più interessanti interpreti operistici della sua generazione, Franco Vassallo. Stefania Sandrelli, al pari di Tosca, è una donna indipendente, che ha fatto dell’arte la sua vita, e per l’arte ha dato se stessa. La sua regia è un omaggio alla donna ma anche all’arte e ai suoi rappresentanti. Non è un caso che Tosca sia una cantante e Cavaradossi un pittore: rappresentanti di un’umanità diversa, portatori di una sensibilità altra, che costa talvolta la condanna all’emarginazione e alla violenza. Senza cedere ad anacronistiche e forzate letture, è indubbio che nelle opere del Maestro la condizione femminile sia privilegiato oggetto di indagine. Un’arte, quella di Puccini, che contiene tanti spunti cari al dibattito contemporaneo, capace – al pari del teatro classico – di parlare al presente e di attualizzarsi senza snaturarsi e senza tradire la sua appartenenza ad altre coordinate storiche e culturali.

A compleatre il cast Cesare Angelotti  Christian Federici, Il sagrestano Gianni Luca Giuga, Spoletta Nicola Pamio, Sciarrone  Michelangelo Ferri, Un carceriere Francesco Facini 

Nel  ruolo del Pastorello   Gaia Niccolai e Nicola Peruzzi Basile (13.agosto).   Il disegno luci è firmato da Valerio Alfieri. Luca Bimbi è il sound designer. Il Coro del Festival Puccini è istruito da Roberto Ardigò e il Coro delle voci bianche da Viviana Apicella.

  • Tosca sarà in scena in replica il 6 e 13 agosto 2021. Per acquisto biglietti 0584 359322   

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IL PREMIO PUCCINI 2021 A MICHELE GIRARDI

Il massimo riconoscimento della Fondazione Festival Pucciniano  torna quest’anno a premiare altri ambiti della produzione pucciniana, oltre alla voce. Il Premio Puccini (49ma edizione) sarà consegnato dal sindaco di Viareggio Giorgio Del Ghingaro, dalla presidente della Fondazione Festival Pucciniano Maria Laura Simonetti e dal direttore artistico Giorgio Battistelli a Michele Girardi dell’Università di Venezia, Ca’ Foscari, uno studioso del teatro musicale fin de siècle che ha dedicato gran parte della sua attività di ricerca alla partiture di Puccini. Lavoratore instancabile anche sul versante della divulgazione, Michele Girardi ha ulteriormente promosso gli studi sul musicista fondando, con altri colleghi, il Centro Studi Giacomo Puccini (1996). Grazie alla sua azione è stato possibile rileggere criticamente, in maniera approfondita, la musica di Puccini. È così emersa con maggiore nitidezza la profondità del pensiero e la qualità della poetica del compositore, collocato al centro delle correnti artistiche del suo tempo in Europa e nel mondo, e primo degli italiani moderni nel ventesimo secolo. 

 

Michele Girardi / È uno dei massimi studiosi odierni di drammaturgia musicale, e la sua imponente produzione editoriale è oggi punto di riferimento per studiosi e appassionati pucciniani di tutto il mondo, rappresentando una fonte preziosa e insostituibile per conoscere e approfondire la vita e l’opera di Giacomo Puccini.  È autore della monografia Giacomo Puccini. L’arte internazionale di un musicista italiano (prima edizione nel 1995, ristampa e traduzione inglese nel 2000, seconda edizione ampliata e aggiornata prevista nel 2024) con cui ha vinto il premio internazionale “Massimo Mila” nel 1996. Ha fondato il Centro studi Giacomo Puccini di Lucca (1996), di cui coordina il comitato scientifico ed è stato presidente (2007-2012) dell’Edizione nazionale delle opere di Giacomo Puccini, istituita dal Ministero per i Beni Culturali ed Ambientali dello Stato Italiano. È stato inoltre membro del Comitato nazionale per le celebrazioni verdiane del 2001 e della commissione scientifica del Comitato nazionale per le celebrazioni pucciniane 2004-2008, e ora fa parte del Comitato nazionale per le celebrazioni del primo centenario della scomparsa di Arrigo Boito (2018), del Comitato scientifico di «Studi verdiani» (2019) e curatore della rivista «Studi pucciniani». Nato a Venezia il 3 maggio del 1954, si è laureato in Lettere moderne all’Università di Venezia Ca’ Foscari nel 1980, dove attualmente è docente di Storia della musica e componente del Collegio del dottorato di ricerca in storia delle arti. Attualmente si occupa in particolare di messa in scena e regia, prepara la versione aggiornata e ampliata della sua monografia su Puccini (prevista per il centenario della morte, 1924) e una monografia dedicata all’intertestualità nel teatro d’opera otto-novecentesco.