CORONAVIRUS. Campiglia Marittima, la sindaca Ticciati attiva in Comune il “lavoro agile” per tutelare i lavoratori e i cittadini

Il Comune di Campiglia Marittima ha attivato il lavoro agile. La disposizione arriva con una ordinanza contingibile e urgente, la n.12/2020, della sindaca Alberta Ticciati come ulteriore misura di contenimento e gestione dell’emergenza epidemiologica da COVID-19.  Escluse le attività indifferibili da rendere in presenza da parte del personale, individuate dalla stessa ordinanza, si istituisce la possibilità del lavoro “agile”, detto anche smart working, per i dipendenti comunali. La decisione arriva in seguito ai DPCM dell’8-9-11 marzo 2020, fatte le verifiche del caso insieme alla giunta, ai dirigenti e al personale informatico che ha già studiato e lavorato, allo scopo, sulla rete e su alcuni computer, rendendo possibile il provvedimento.

 “Considerato che l’esplosione del COVID-19 rappresenta la più grande emergenza sanitaria che si ricordi – afferma la sindaca Alberta Ticciati – sia in osservanza delle disposizioni ministeriali, sia per la volontà di contribuire in qualsiasi modo alla tutela della salute dei nostri lavoratori e della collettività, abbiamo messo in atto gli interventi necessari per tutelare i lavoratori, ma allo stesso tempo continuare a garantire i servizi ai cittadini”. Da subito quindi, previa organizzazione dei singoli dirigenti dei vari settori, i dipendenti potranno operare dalla propria abitazione.

Il vantaggio del lavoro agile è anche quello di non far spostare le persone con mezzi propri o mezzi pubblici in un periodo in cui i provvedimenti governativi vigenti, nell’ordinanza della sindaca integralmente richiamati, impongono limitazioni alle attività pubbliche e private e alla circolazione delle persone fisiche sull’intero territorio nazionale. 

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Il provvedimento della sindaca, in coerenza con le leggi vigenti, dà mandato ai dirigenti del Comune di adottare per tutta la durata dello stato di emergenza le misure organizzative temporanee, nei confronti di tutti i dipendenti dell’Ente, favorendo i lavoratori maggiormente esposti al contagio, i lavoratori che si avvalgono di servizi pubblici di trasporto per raggiungere la sede lavorativa, i lavoratori sui quali grava la cura dei figli a seguito della sospensione dei servizi degli asili nido e della scuola d’infanzia, i lavoratori con figli in condizioni di disabilità ai sensi dell’art.3 comma 3 della legge 104/1992, il recupero di ore in eccedenza maturate e la fruizione di periodi di congedo ordinario o di ferie, l’orario di lavoro giornaliero flessibile, sempre nel rispetto delle 36 ore settimanali.  Destinatari di tali misure saranno tutti i lavoratori senza distinzione di categoria, di inquadramento e di tipologia di rapporto di lavoro, al fine di garantire, ove possibile, la prosecuzione dei servizi in via ordinaria attraverso tale strumento e mitigare il rischio di contagio  limitatamente al periodo di emergenza sanitaria, e comunque sino al 25 marzo 2020 salvo proroghe. Alcune attività, ad ogni modo, sono state individuate quali indifferibili e dovranno essere inevitabilmente rese con la presenza in servizio e non potranno pertanto essere oggetto di lavoro “agile”; nello specifico si tratta delle attività di: Polizia municipale, Protezione civile, Stato civile e attività urgenti di Anagrafe, Gestione e assistenza dei servizi informatici, Comunicazione e informazione ai cittadini, attività degli organi istituzionali e  attività di gestione rifiuti limitatamente alla situazione di emergenza che in questo momento sono essenziali per affrontare il quotidiano lavoro di monitoraggio, valutazione ed intervento rispetto all’evoluzione del contagio da Covid-19 sul nostro territorio.