Racconti di altre danze: al Centro Artistico Il Grattacielo va in scena “Fragili sguardi”

Il Centro Artistico Il Grattacielo (via del Platano 6) venerdì 16 marzo 2018 alle ore 21 ospiterà il prossimo appuntamento del festival “Racconti di altre danze” ideato da Chelo Zoppi. Lo spettacolo è “Fragili sguardi” e sul palco danzeranno Asia Pucci, Marta Rubichi, Noemi Biancotti, Linda Pierucci e Laura Balzano. Produzione Atelier delle Arti.

“L’uomo può essere in armonia con se stesso se esiste un accordo di due o più suoni; per essere uno egli ha bisogno degli altri. Solo nel rapporto con gli altri egli può vivere l’esperienza della libertà”. Hanna Arendt

Il mondo, come lo intende Hanna Arendt, è un rimando di relazioni umane nate dall’azione e dalla parola. La parola e l’azione danno vita al nuovo e all’imprevedibile e il pensiero, con la sua capacità di irrompere nell’ordinario, ci allontana dal mondo delle apparenze aprendo lo spazio alla comprensione. L’individuo, essere unico, manifesta il proprio “chi” nelle relazioni, nelle azioni e tramite la parola porta a memoria gli atti.
L’Unicità può affermarsi come tale solo nella pluralità, in quello spazio in comune nel quale lo stare insieme, il confrontarsi e il presentarsi all’altro delinea la presenza dell’individuo nel mondo. Adriana Caravero nel libro: “Tu che mi guardi, tu che mi racconti”, partendo dall’idea di unicità dell’essere dell’Arendt, riflette su quanto sia importante per riconoscersi come individui, per capire Chi siamo, non solo far parte di una comunità ma che qualcuno, ad un certo punto della nostra vita,  ci racconti la nostra storia.

“Fragili Sguardi” trae ispirazione da queste riflessioni per indagare attraverso il corpo sia l’unicità che nella pluralità si determina e si rende completa e complessa, sia il racconto di sé che ognuno può ricevere attraverso lo sguardo dell’altro. I danzatori si osservano per ripercorrere il movimento l’uno dell’altro, come portatori di storia. Il passaggio dei gesti da un danzatore all’altro rinnova continuamente la memoria di ciò che sono e nell’unità del gruppo ricostruiscono un essere nel tempo. La fragilità che l’umano ha in sé guarda senza giudizio e attende che un evento fulmineo interrompa la storia per aprire un squarcio in cui il corpo si strappa al quotidiano e inizia la sua danza.
Il giorno precedente allo spettacolo, giovedì 15 marzo (ore 11.30) al Mercato Centrale, si svolgerà una performance con i protagonisti dell’evento.
Info: Comune di Livorno, Ufficio Biblioteche e Spettacolo 0586/820572 spettacolo@comune.livorno.it
Atelier delle Arti: 0586/882319 zoppichelo@gmail.com