FloreMus 2023: il libro di Stefano Lorenzetti “Nata per morire. Memoria della musica e musica della memoria” (il 116 settembre alle 18 alla Biblioteca delle Oblate) e il laboratorio “Trasformare canzoni” al Circolo Arci Progresso (il 17 dalle 10.30 alle 17.30)

Ecco il programma di FloReMus 2023 Rinascimento Musicale a Firenze per il weekend del 16 e 17 settembre che vede a conclusione di questa edizione della manifestazione.

 

SABATO 16 SETTEMBRE 2023 ore 18

Biblioteca delle Oblate (via dell’Oriuolo 24, Firenze; ingresso libero)

Nata per morire. Memoria della musica e musica della memoria

presentazione del libro di Stefano Lorenzetti, a cura di Paolo Fabbri

Nell’ambito del festival internazionale «FloReMus. Rinascimento Musicale a Firenze» (da venerdì 1 a domenica 17 settembre, settima edizione) organizzato dall’Associazione L’Homme Armé, sabato 16 settembre alle 18, nella Sala Sibilla Aleramo della Biblioteca delle Oblate (via dell’Oriuolo 24, Firenze; ingresso libero) Paolo Fabbri, professore emerito dell’Università di Ferrara presenta Nata per morire. Memoria della musica e musica della memoria in Età Moderna (Libreria Musicale Italiana, 2023) di Stefano Lorenzetti, che pure sarà presente. Il volume affronta alcuni aspetti tanto fondamentali quanto spesso misconosciuti: la dimensione simbolica della musica, i processi di visualizzazione del sapere musicale, per arrivare al tentativo di svelare il il mondo invisibile della sonorità come lingua significante, come forma del pensiero. Un viaggio affascinante che intreccia suoni, immagini e concetti. Stefano Lorenzetti ha studiato organo e clavicembalo con Kenneth Gilbert e contemporaneamente ha conseguito il dottorato di ricerca presso l’Istituto Universitario Europeo di Firenze. La sua duplice vocazione di musicista e musicologo lo ha portato a esplorare pratiche dimenticate, che ha sperimentato in CD dedicati alle opere di Giovanni Paolo Cima, Gerolamo Malvezzi, Giovanni della Casa, Ludovico Balbi, Giovanni Gabrieli, Domenico Cimarosa, Jean-Baptiste Forqueray, François Couperin ecc. che hanno riscosso il favore della critica internazionale. La sua monografia Musica e identità nobiliare nell’Italia del Rinascimento (Olschki 2001) è stata accolta con grande interesse dalla comunità scientifica internazionale. Ha inoltre pubblicato più di cinquanta saggi, i più recenti dei quali sono dedicati al rapporto tra la musica del XVI-XVII secolo e l’arte della memoria, tema sul quale è appena uscita la nuova monografia che si presenta questa sera alle Oblate.

 

DOMENICA 17 SETTEMBRE 2023

Circolo Arci il Progresso (via Vittorio Emanuele II, 135, Firenze)

ore 10-17.30

laboratorio a ingresso libero Trasformare canzoni. Piccolo cantiere poetico-musicale tra Bob Dylan e Lorenzo il Magnifico, a cura di Gianni Guastella e Fabio Lombardo

Domenica 17 settembre si conclude la settima edizione del festival internazionale «FloReMus. Rinascimento Musicale a Firenze», organizzato dall’Associazione L’Homme Armé, col laboratorio a ingresso libero Trasformare canzoni. Piccolo cantiere poetico-musicale tra Bob Dylan e Lorenzo il Magnifico, a cura di Gianni Guastella e Fabio Lombardo, che si tiene dalle 10.30 alle 17.30 (con pause) al Circolo Arci il Progresso (via Vittorio Emanuele II, 135, Firenze); l’ingresso è libero, ma c’è un numero massimo di partecipanti, per cui è necessario prenotare (hommearme.it); anzi, è necessario scrivere a informazioni@hommearme.it per essere inseriti nella lista d’attesa, perché i posti prenotabili sono esauriti da tempo. Nel nostro contesto sociale consumistico, le canzoni vengono continuamente riprodotte sempre nella stessa forma, attraverso i più diversi canali comunicativi, e chi le ascolta si abitua a legare i vari pezzi alla matrice sonora (o multimediale) che gli viene continuamente riproposta e che di solito tenta di riprodurre (cantando) alla stessa maniera. Ma da sempre le canzoni sono anche state sottoposte a rielaborazioni che hanno cambiato i loro connotati, i loro testi verbali e musicali, o sono state usate come spunti da cui sono nate altre canzoni. Il laboratorio intende esplorare alcuni esempi elementari di queste metamorfosi musicali e poetiche, attraverso il tempo. Partendo da questi esempi, i partecipanti potranno anche divertirsi a “mettere le mani” su musiche e testi, in maniera originale.

FloReMus (che quest’anno comprendeva 10 concerti dei quali 4 serali, 7 conversazioni e 2 laboratori) è il primo festival interamente dedicato alla musica del Quattro-Cinquecento nella città che ha maggiormente influito sulla cultura rinascimentale nelle sue sfaccettature artistico-visive, letterarie, musicali, filosofiche, scientifiche e politiche; rinascimentali sono anche i luoghidei concerti serali (ore 21.15) e di quasi tutti i concerts à boire, riservati agli ensembles emergenti (ore 19, salvo uno alle 12), nell’intento di stabilire un’interazione fra la musica eseguita e l’ambiente che la ospita, perché lo spettatore fruisca in contemporanea di prodotti artistici che nacquero insieme, se non in simbiosi. Si prosegue l’esplorazione del vastissimo panorama musicale dal Quattro al Cinquecento, fino alle soglie del primo barocco, periodi di grandi movimenti politici, sociali, scientifici e artistici, musica inclusa, che presenta molte analogie con quella contemporanea. La programmazione, rivolta al pubblico di appassionati e curiosi italiani e stranieri, alterna manifestazioni che, con taglio diverso, si pongono l’obiettivo comune di far conoscere musiche e temi poco noti al pubblico di oggi. Nei concerti serali, i momenti più alti della produzione artistica del Festival, con la partecipazione di gruppi di livello europeo e con programmi musicali molto particolari e rari che sorprendono perfino gli specialisti, si sono già ascoltati l’originalissimo e travolgente spettacolo dei Dramatodia, il raffinato trio Baviera-Allegrezza-Vannelli, con un programma davvro poco vulgato e apprezzatissimo dal numeroso pubblico, la musica sublime magistralmente eseguita dall’ensemble L’Homme Armé e l’irripetibile concerto del liutista Bor Zuljan. Tutti sono andati esauriti e hanno ottenuto un vivissimo successo.