Pietrasanta: il rombo dei motori Abarth e i due scienziati toscani che inventarono il motore a scoppio. Un premio per Alfredo Altavilla

Il doppio morso dello scorpione in Piazza Duomo a Pietrasanta. Weekend dedicato ad Abarth e FCA Group  per due giorni, sabato 8 e domenica 9 aprile 2017, palcoscenico del Premio Internazionale Barsanti e Matteucci che quest’anno sarà assegnato ad Alfredo Altavilla, amministratore delegato di Abarth (CEO) e chief operating officer EMEA Region FCA Group (COO). In Piazza Duomo sono già arrivati i potentissimi modelli marchiati Abarth, alcuni dei quali, potranno anche essere guidati dagli appassionati attraverso sessioni giornaliere di test drive gratuiti (dalle 10 alle 13 e dalle 14 alle 18). Già iniziato l’allestimento della centralissima piazza del centro storico, resa speciale dai peperoncini giganti della mostra di Giuseppe Carta, che ospiterà un parterre de roi di super vetture Abarth come Abarth 124 spider, Abarth 595 Pista, Abarth 695 biposto R-3T, Abarth 124 rally. Quattro invece i modelli che potranno essere guidati nel percorso che porta alla panoramica frazione di Capriglia tra cui la 656 biposto, la 595 turismo e la storica 124.

Il riconoscimento. Promosso dal Comune di Pietrasanta e dal Rotary Club Viareggio Versilia con il patrocinio dell’Università di Pisa e la collaborazione con l’Osservatorio Ximeniano di Firenze e Fonderia d’Arte Massimo Del Chiaro, il premio sarà consegnato sabato 8 aprile, alle ore 18 nella suggestiva cornice dell’ex convento del Chiostro di S. Agostino. Un premio speciale alla memoria sarà attribuito a Carlo Abarth, imprenditore di origini austriache che nel 1949 inventò il marchio sportivo con lo “Scorpione” diventato simbolo di prestazioni, passione e vittoria. A ritirarlo sarà la vedova Anneliese. Sarà presente alla manifestazione anche il campione di rally Maurizio Verini. “Con questo evento parte ufficialmente la stagione di appuntamenti per la nostra città e la nostra costa. In due mesi avremo l’Arte del Ricamo, due eventi equestri con il Western Show e l’Arte del Cavallo, il Dap Festival, la Versiliana e molti altri ancora. I motivi per venire e tornare a Pietrasanta non mancheranno per i turisti. E non solo per loro” spiega il sindaco Massimo Mallegni.

Il Premio, assegnato nelle precedenti edizioni a diverse personalità italiane e internazionali del mondo dell’automobile – tra cui Giorgetto Giugiaro e Gerhard Ertl, premio Nobel e inventore della marmitta catalitica, agli astronauti Maurizio Cheli e Jessica Kite, al direttore tecnico e della ricerca di Rolls-Royce Philips Ruffles e al Ceo Ferrari Alfredo Felisa, è stato istituito nel 2000 per ricordare Eugenio Barsanti, pietrasantino di nascita, e Felice Matteucci, i due geniali scienziati toscani che esattamente 160 anni fa inventarono il motore a scoppio. In concomitanza con il Premio sarà aperto al pubblico il Museo dedicato al padre del motore a scoppio (sabato e domenica, dalle 16 alle 19 e nei giorni festivi).

L’inventore di Pietrasanta tra gli italiani illustri in Santa Croce 
Nicolò Barsanti nacque a Pietrasanta il 12 ottobre 1821. Si formò presso i padri scolopi dove fu ordinato sacerdote assumendo il nome di padre Eugenio. Nel 1841 Barsanti iniziò la sua attività didattica al Collegio San Michele di Volterra; a tal periodo risalgono le prime sperimentazioni. Trasferitosi ad insegnare fisica e idraulica nel 1845 all’Osservatorio Ximeniano di Firenze ebbe la possibilità di sviluppare la sua idea e soprattutto d’incontrare l’ingegnere Felice Matteucci con cui collaborerà per il resto della vita. I due riuscirono a depositare l’invenzione il 5 giugno 1853 presso l’Accademia dei Georgofili di Firenze e, nell’anno successivo, a brevettarla in Inghilterra, Francia, Belgio, Prussia e Piemonte. La costruzione del motore ebbe inizio nel 1860 presso le officine di Pietro Benini. Quello stesso anno, durante l’Esposizione Nazionale di Firenze delle Arti e delle Industrie, fu messo in funzione un modello del motore Barsanti-Matteucci costruito dalle officine meccaniche del Pignone.
Nel 1856 i due collaborano allo sviluppo di un motore a due cilindri con potenza di cinque cavalli vapore; due anni dopo costruirono il modello a due pistoni contrapposti che fu realizzato a Zurigo dalla ditta Escher-Wyss. Dopo diverse ricerche Barsanti e Matteucci decisero di affidare la produzione industriale di un motore da quattro cavalli alla società John Cockeril di Seraing, in Belgio, a partire dal prototipo costruito nelle officine Bauer di Milano.Le richieste giunsero da tutta Europa e il successo commerciale sembrava imminente. Ma Barsanti morì due mesi dopo il suo arrivo in Belgio, nell’aprile 1864. Nel 1954 le ceneri di Barsanti furono traslate dalla chiesa di S. Giovannino nella Basilica di Santa Croce, a Firenze, nota per le numerose sepolture di sommi artisti, di letterati e scienziati.

L’albo del Premio
2000: Stefano Iacoponi, Presidente del Centro Ricerche Fiat
2001: Giacomo Agostini, più volte campione del mondo di motociclismo
2002: Philips Ruffles, direttore tecnico e della ricerca di Rolls-Royce
2003: Maurizio Cheli e Jessica Kite, astronauti 
2004: Paolo Martinelli, direttore dello sviluppo motori della Ferrari F1
2005: Gunter Kappler, chairman dell’Aeronautical European Team
2006: Massimo Tarenghi, direttore del Progetto ALMA
2007: Pier Francesco Guarguaglini, presidente e amministratore delegato di Finmeccanica
2008: Team Renault F1, campione del mondo di Formula 1
2009: Massimo Lucchesini, direttore generale di Alenia Aermacchi
2010: Gerhard Ertl, Premio Nobel per la chimica
2011: Giorgetto Giugiaro, designer ed industriale
2012: Gian Paolo Dallara, progettista ed industriale
2013: Stephan Winkelmann, presidente e ad della Lamborghini
2014: Philippe Guédon, progettista, inventore del monovolume (Espace)
2016: Alfredo Felisa, Ceo Ferrari

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