IL PUBBLICO TORNA A TEATRO. Nuovo debutto di Arca Azzurra (a San Casciano dal 30 maggio al 2 giugno) con “A debita distanza”, regia di Ugo Chiti. Teatro Liquido riparte con “Cultura & Carciofi” a Casciana Terme e Bientina (due fine settimana)

DEBUTTA “A DEBITA DISTANZA”, NUOVO SPETTACOLO DI ARCA AZZURRA CON LA REGIA DI UGO CHITI

Tempo di Covid 19. I teatri sono stati chiusi ma non vuoti. Novità in casa Arca Azzurra che durante i mesi del lockdown, anche degli spazi teatrali, ha prodotto lo spettacolo “A debita distanza”. Dal Decamerone e da I racconti di Canterbury. Libero adattamento e regia di Ugo Chiti. Con gli attori di Arca Azzurra, Giuliana Colzi, Andrea Costagli, Dimitri Frosali, Massimo Salvianti, Lucia Socci.

I costumi sono di Giuliana Colzi, il disegno luci di Marco Messeri, le musiche di Vanni Cassori. Aiuto regia Angelita Borgheresi. Assistente ai costumi, Susanna Fabbrini.

Adesso che i teatri sono di nuovo aperti, lo spettacolo debutta in prima nazionale il 30, 31 maggio e il 1°, 2 giugno 2021 alle 20,15 al Teatro Comunale Niccolini di San Casciano  (Firenze). Dove Arca Azzurra ha la sua residenza artistica. In collaborazione con Fondazione Toscana Spettacolo onlus e il Comune di San Casciano. Prenotazione obbligatoria al 3663038297 o teatroniccolini@gmail.com.

Lo spettacolo / Ci sono occasioni nelle quali un titolo viene fuori prima dell’opera a cui si riferisce, e non perché sia geniale, figlio riconoscibile dei tempi, richiamo sicuro per l’ascoltatore spettatore, ma così perché evoca immagini, altre parole, scambi, sottintesi, richiama luoghi, geografie fantastiche, situazioni, intrighi, idee e sciocchezze.

A debita distanza è l’idea che ha immediatamente fatto scaturire un paesaggio narrativo, un’epoca di riferimento, un distanziamento tutt’altro che sociale, fisico semmai fra l’attore e lo spettatore, tra il narratore e l’ascoltatore, che è appunto fisicamente misurabile, ma che umanamente, appassionatamente, gioiosamente, tragicamente deve essere nullo, anzi deve trasformarsi in una sorta di lotta o d’amplesso, qualcosa di quasi carnale, di fisico.

Lo spettacolo trae spunto da un pugno di novelle, la cui distanza dal XXI secolo è abissale, il ‘300, epoca di grandi, immensi progetti narrativi, sia per dimensioni fisiche che per dimensioni letterarie (il Decamerone di Messer Giovanni Boccaccio da Certaldo e I Racconti di Canterbury di Geoffrey Chaucher) e costruisce uno spettacolo di schermaglie amorose, di racconti di burle, di intrighi e di beffe, dove la distanza debita è data dal rispetto verso l’originale, ma anche dalla volontà d’essere il più vicino possibile al pubblico e parlargli così vicino al cuore, allo spirito, da fargli immaginare che queste storie nascano da lui stesso, a Kilometro zero, che sia la sua memoria quasi a farle scaturire.

Parole, situazioni così vicine da riconoscerle come proprie grazie all’adattamento operato sugli originali da Ugo Chiti e dalla sua collaudata capacità di giocare con il linguaggio dei grandi maestri del passato. La capacità comunicativa immediata è la cifra principale dell’ormai quasi quarantennale lavoro di Chiti e della sua compagnia. Gli attori di Arca Azzurra aderiscono alla cifra stilistica del drammaturgo toscano in maniera quasi simbiotica, tanto da coglierne le evidenze e i sottotesti, le sfumature, i rimandi, la ricchezza, l’arguzia, l’efficacia.

 Della rappresentazione teatrale è stato realizzato un video (Videomaker Johan Tirado)  da Arca Azzurra per la Fondazione Toscana Spettacolo onlus e il Comune di San Casciano in Val di Pesa che racconta il nuovo lavoro di Ugo Chiti. Si tratta di un corto che ne ha anticipato con interviste e backstage i contenuti. Girato al Teatro Comunale Niccolini di San Casciano, dove nei mesi di chiusura al pubblico si sono svolte le prove della messa in scena di questa nuova scrittura drammaturgica diretta da Ugo Chiti.

Un ricco backstage, che pone al centro la figura di Ugo Chiti, con un’intervista sui contenuti e la visione che stanno alla base della nuova produzione, come nasce e si sviluppa in tempo di Covid, anche nel rapporto con lo spazio e gli attori, intervallato da immagini relative allo spettacolo in fieri, il work in progress di un’esperienza di alto valore teatrale che infonde speranza e fiducia per il futuro del teatro. Il prodotto digitale corre già sul web, è disponibile nella versione adatta alla rete sui canali social istituzionali: pagina Facebook e YouTube di Fondazione Toscana Spettacolo e Comune che peraltro ha aperto un contenitore virtuale nel corso della prima ondata della pandemia, Il Melograno, finalizzato a diffondere on line l’intero patrimonio culturale e artistico di San Casciano.

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RIAPRE IN PRESENZA LA RASSEGNA TEATRO LIQUIDO

Riapre in presenza la rassegna “Teatro Liquido” di Guascone Teatro. Lo fa con il debutto del nuovo spettacolo “Cultura & Carciofi”. Quattro giorni tra prima e repliche per soli 50 spettatori a sera. Il debutto c’è stato venerdì 28 maggio 2021, poi sabato 29 maggio 2021 (rispettivamente alle 20,30 e 19) al Teatro Verdi Giuseppe di Casciana Terme e sabato 5 e domenica 6 giugno (stesso orario) al Teatro delle Sfide di Bientina.

Una tragicommedia tra Maremma e Kansas City. Liberamente ispirata al romanzo Il Lavoro culturale di Luciano Bianciardi. Con Adelaide Vitolo, Claudio Parri, Fabrizio Liberati, Florinda Vitolo, Francesco Bianchi, Irene Rametta, Marco Fiorentini, Valentina Grigò. Testo e regia di Andrea Kaemmerle.

“Cultura & Carciofi” è un affresco sulla provincialità più che su la provincia italiana, è una commedia , brillante, veloce, profonda e moderna. Un susseguirsi di situazioni ridicole e beffarde narrate da Bianciardi nei suoi testi più taglienti, qui si trasforma in una spumeggiante serie di scene veloci e divertenti quanto grottesche. La Cultura ed i suoi tabù dagli etruschi al cineforum. Cultura & Carciofi parte dalla vicenda narrata da Bianciardi, un calciatore fallito ed antifascista descrive i luoghi ed i fatti che avvengono nella sua città e nelle campagne che la circondano. Prendono forza i personaggi eruditi (maestri elementari, avvocati, ferrovieri, professori, impiegati, assicuratori, sacerdoti) che iniziano ad incrementare le schiere della middle class che a suon di “cambialette si sono fatti la fiat 500 e la cucina di formica” .

I cinque artisti creano con voce e molti piccoli oggetti i 12 personaggi dello spettacolo dando vita a danze fatte di battibecchi, sberleffi e canzonature molto simili a quelle che girano intorno alle tavole delle taverne popolari. Nonostante la velocità del testo ricordi un radiodramma ed i suoi personaggi sembrino scappati da un film di Monicelli, qui il diamante letterario dello spettacolo sgorga dalla vena di Bianciardi, dalla sua capacità filosofica di inquadrare il mondo e squadrare la sua gente.

La regia è in tutto di aiuto alle caratteristiche degli attori, lasciati liberi di far assaporare al pubblico il clima di gioco e di leggerezza che attraversa tutto il testo. Mamma, fratello, suocera, moglie, sacerdote, amante, capo sezione, oste, custode del cinema, fornaio, sono tra le figure più accattivanti, un omaggio alle classi.

 Ingresso unico euro 10,00. Informazioni 3280625881 – 3203667354 – www.guasconeteatro.it.