Il Giorno della Memoria e “Le parole di Hurbinek”. Il 26 gennaio a Pistoia lezione civile di Valentina Pisanty. Ma anche (al Funaro) Kinder – Traum Seminar, studio scenico su un pensiero-parola dedicato alla Memoria Collettiva dell’Olocausto. Di Enzo Moscato

Le parole di Hurbinek prosegue venerdì 26 gennaio 224, alle ore 17.00 al Saloncino della Musica, Palazzo de’ Rossi, con la lezione civile dal titolo Di chi è la Memoria? di Valentina Pisanty. Alle 20.45, al Funaro va in scena lo spettacolo Kinder – Traum Seminar, di Enzo Moscato, anche omaggio a questo grandissimo artista del teatro italiano scomparso il 13 gennaio scorso.

Valentina Pisanty (foto sopra il titolo) insegna Semiotica all’Università di Bergamo e ha scritto articoli sul negazionismo, sul razzismo, sul discorso politico, sulla narratologia, sulla retorica della memoria e sulla semiotica delle testimonianze oltre a essere autrice di numerosi libri tra cui I Guardiani della Memoria e il ritorno delle destre xenofobe (Bompiani 2020), Abusi di memoria: negare, banalizzare, sacralizzare la Shoah (Bruno Mondadori 2012), La difesa della razza: antologia 1938-1942 (Bompiani 2006), L’irritante questione delle camere a gas: logica del negazionismo (Bompiani 1998, nuova edizione rivista e ampliata 2014).

Una delle caratteristiche distintive della memoria – sia individuale, sia collettiva – è la proprietà di essere sempre di qualcuno che la considera come la propria emanazione e perciò ritiene di poterne fare l’uso che vuole. Ma se la piena titolarità del soggetto è incontestabile nel caso della memoria individuale, la faccenda si fa più complicata in rapporto alla memoria collettiva. Parlare della “nostra memoria” implica che tutti i membri della comunità commemorante condividano la stessa rappresentazione del passato. Mettersi d’accordo sulla rappresentazione più adeguata di eventi recenti è di per sé un’impresa problematica. Quando poi l’evento si riferisce a un passato che va al di là dell’esperienza dei viventi, come nel caso della Shoah (ma non solo), l’arbitrarietà della costruzione narrativa si fa ancora più evidente. Chi decide quali episodi vanno inclusi o omessi, quali dettagli meritano di essere enfatizzati, quali rapporti di causa ed effetto vanno istituiti, quali interpretazioni sollecitare, quali punti di vista privilegiare, quali paragoni autorizzare? A chi spetta l’ultima parola nel caso in cui le versioni non collimino? Queste le domande e i temi al centro della lezione civile in programma venerdì prossimo.Aprirà l’incontro un’iniziativa promossa dal Prefetto di Pistoia Licia Donatella Messina per il Giorno della Memoria: tre cittadini che, durante l’ultimo conflitto mondiale, furono deportati ed internati nei lager nazisti e destinati al lavoro coatto per l’economia di guerra riceveranno le medaglie d’onore concesse dal Presidente della Repubblica, ai sensi della legge 27 dicembre 2006 n. 296, a. Le onorificenze concesse alla memoria dei militari Vittorio Innocenti, Lido Maestripieri e Iorio Vivarelli saranno ritirate dai rispettivi familiari.

In serata ci si sposta al Funaro per un appuntamento speciale. Va in scena Kinder – Traum Seminar, Studio scenico su un pensiero-parola dedicato alla Memoria Collettiva dell’Olocausto, di Enzo Moscato, a pochi giorni dalla sua scomparsa. Lo spettacolo, prodotto da  Compagnia Enzo Moscato/Casa del Contemporaneo, vede sulla scena i suoi interpreti storici Cristina Donadio, Vincenza Modica, Giuseppe Affinito ed è la ripresa in forma di mise en espace dello spettacolo del 2005, il cui titolo si potrebbe tradurre sia con Seminario sui sogni dei bambini o con Seminario sui bambini in sogno, un’ambiguità che deriva da Carl Gustav Jung, citato fedelmente da Moscato.  È una raccolta di voci differenti (Janusz Korczak, Tadeusz Kantor, Etty Hillesum, Primo Levi, Elie Wiesel, Gitta Sereny, Tzvetan Todorov, Mary Berg, Bruno Bettelheim, Robert Antelme, Edith Stein, Paul Celan, Marina Cvetaeva) catturate all’ interno della più devastante tragedia collettiva di cui la storia dell’ umanità possa ammantarsi: l’Olocausto, lo sterminio di razze ed oppositori politici alla folle instaurazione del regime nazista, prima in Germania e poi in gran parte dell’Europa, verso circa la metà del secolo appena trascorso. Ma non è una rielaborazione storico-cronologica di quegli avvenimenti bensì una loro simbolica, immaginaria, evocativa rilettura. Enzo Moscato attore, autore e regista è stato tra i capofila della nuova drammaturgia napoletana con un teatro scritto e interpretato in forme coraggiosamente inconsuete. L’uso di una lingua arcaica e modernissima lo hanno imposto all’ attenzione della critica e del pubblico non soltanto italiani. È stato considerato l’interprete di un nuovo teatro di poesia, che riconosce i suoi ascendenti non solo nei grandi autori e compositori napoletani, ma in Artaud, in Genet, nei poeti maledetti di fine secolo, in Pasolini. Al suo attivo anche diversi cd come chansonnier/rivisitatore dell’universo canoro partenopeo e non: “Embargos”, “Cantà”, “Hotel de l’univers”, “Toledo Suite” “Modo Minore”. È stato apprezzato anche nelle sue prove d’attore per il cinema con vari registi, tra cui Mario Martone, Pappi Corsicato, Raul Ruiz, Antonietta De Lillo, Massimo Andrei, Pasquale Marrazzo. Lo ricordano così i suoi interpreti, impegnatI in questa speciale replica che è anche omaggio alla vita e alla carriera di una personalità artistica di cui non si perderà facilmente traccia. Giuseppe Affinito dichiara: “Kinder Traum Seminar è uno spettacolo che Enzo amava molto. Sento di dire questo, mentre mi scorrono davanti i ricordi di quei giorni di prove e di messinscena di venti anni fa, quando uscivo dalla quarta elementare e lo raggiungevo in teatro. Questo è un nuovo “seminario sui sogni dei bambini”: bambini ormai cresciuti, come me, adulti ritornanti bambini, come Cristina e Vincenza, che sognano nel passato, bambini nuovi, presenti e futuri, come quelli che speriamo di evocare, crescere e accompagnare nella grande famiglia Moscato”. Vincenza Modica, aggiunge: “Enzo ha regalato a noi attrici e attori tutti  le sue parole,  da attuare nel corpo e nella voce. La sua lezione teatrale era quella di abitare il luogo del silenzio che è generazione di parola. I dolori poi evaporando compattano lo spazio ignoto del nulla.” Conclude Cristina Donadio:Dopo 38 anni vissuti insieme sulle scene e nella vita mi sento di perdere una creatura leggera che emanava luce, era aria e fuoco, un ossimoro vivente, la contaminazione che contamina tutto. La stoffa di cui erano fatti i nostri spettacoli proveniva da un ordito che lui componeva sulla soglia della parola, quella scritta e quella detta.  Ricordo che dopo l’ennesima revisione, in fase di prova, mentre procedevamo ad “asciugare” il copione, lui disse: “E poi d’altronde… l’autore non fa testo”. Ridemmo tutti”.

Le parole di Hurbinek è un progetto ideato e curato da Massimo Bucciantini per Uniser, realizzato in collaborazione con ATP Teatri di Pistoia, con il sostegno di Fondazione Caript, e, dal 2024, con la compartecipazione del Comune di Pistoia, il patrocinio della Provincia di Pistoia e della Regione Toscana e con la collaborazione della Biblioteca San Giorgio, la libreria Lo Spazio, Istituto storico della resistenza di Pistoia.

Per informazioni sul programma www.leparoledihurbinek.it. Prevendita online su www.bigliettoveloce.it.

 

Informazioni

Evento a ingresso libero (fino a esaurimento posti).

 

Le parole di Hurbinek

Eventi a ingresso libero fino a esaurimento posti.

Spettacoli a € 6.00

 

Biglietteria Teatro Manzoni Corso Gramsci 125, Pistoia. Tel. 0573 991609 – 0573 27112.

Orari: martedì e giovedì ore 16-19; mercoledì ore 11-15; venerdì e sabato ore 11-13 e 16-19. La biglietteria sarà aperta anche un’ora prima degli spettacoli presso la sede della rappresentazione.

Prevendita online su www.bigliettoveloce.it

Dove siamo

Teatro Manzoni (biglietteria), Corso A. Gramsci 127, Pistoia

Saloncino della Musica di Palazzo de’ Rossi, Via de’ Rossi 26, Pistoia

il Funaro, Via del Funaro 16/18, Pistoia

Piccolo Teatro Mauro Bolognini, Via del Presto 5, Pistoia

 

Per informazioni sul programma www.leparoledihurbinek.it

Mail leparoledihurbinek@gmail.com

 

Le parole di Hurbinek

ideazione e direzione Massimo Bucciantini

con la collaborazione di Melanie Gliozzi, Marica Setaro, Giovanni Campolo

progetto grafico Falcinelli & Co.

impaginazione Giovanni Campolo

sito web Abramo Tesoro