XV Rassegna di Musica da camera “Pietro Nardini”: il 17 marzo appuntamento a Livorno con il concerto dei giovani allievi di tre conservatori toscani

Domenica 17 marzo 2019, alle 11, nell’Auditorium Cesare Chiti dell’ISSM Mascagni di Livorno, i giovani artisti di tre Conservatori toscani sono i protagonisti del terzo concerto della XV Rassegna di Musica da camera Pietro Nardini, riservata a formazioni cameristiche di studenti dei Conservatori italiani.

  • Andrea Pasquini al flauto e Matteo Canalicchio al pianoforte, allievi ambedue del Rinaldo Franci di Siena, eseguono la Sonata per flauto e pianoforte di Erwin Schulhoff (1894-1942), nei movimenti Allegro moderato, Scherzo-Allegro giocoso, Aria-Andante e Rondò finale-Allegro molto gaio. Nato da genitori tedeschi di origine ebraica, Schulhoff, grazie alla protezione di Antonìn Dvořák, poté studiare a Praga, in qualche modo lontano dall’imperversare dell’antiebraismo nazista tedesco. Nel ’39 chiese la cittadinanza sovietica e aderì al comunismo; ma nel 1941, all’invasione tedesca della Cecoslovacchia, fu arrestato e internato in un campo di concentramento nei pressi di Weissburg in Baviera, dove morì di tisi nell’agosto dell’anno successivo.

Un giovane trio del Cherubini di Firenze, con Damiano Isola al violino, Martino Tazzari al violoncello e Ruggiero Fiorella al pianoforte, è, a sua volta, interprete del Trio Elegiaco n. 1 in sol minore di Sergej Rachmaninov (1873-1943). Strutturato in un unico movimento nella classica forma sonata, il Trio affida al pianoforte l’esposizione di un tema elegiaco, in un Lento lugubre, che passa poi al violino e al violoncello con successive variazioni di tempo – dal Più vivo al Con anima, Appassionato, Tempo rubato, Risoluto – per concludersi come Marcia funebre.

  • Chiude il programma un quartetto d’archi del Mascagni di Livorno, che vede Arianna Argentieri e Ester Saccenti al violino, Shirin Massai alla viola e Sirva Marino al violoncello interpreti delQuartetto per archi n. 78 in si bemolle maggiore ‘Sonnenaufgang’ (L’aurora), nei movimenti Allegro con spirito, Adagio, Menuet. Allegro e Trio, Finale. Allegro ma non troppo, composto a Vienna, nel 1797, da un Franz Joseph Haydn (1732-1809) ormai da tempo nella piena maturità d’autore.

Il concerto è a ingresso libero.