WEEKEND A TEATRO. “Io sono partito” a Bientina; “La Cenerentola cinese” per i bambini al Funaro di Pistoia; il debutto a Cascina di “Brina” (il 14); il Teatro delle Donne apre a Calenzano con Camilleri

“IO SONO PARTITO” IN SCENA A BIENTINA

Comicità in scena a Bientina (Pisa) per la rassegna “Teatro Liquido”. Alla sua sesta edizione a cura di Guascone Teatro. Giovedì 12 dicembre 2019 alle 21,30 al Teatro delle Sfide, in Via XX Settembre, è in programma lo spettacolo teatrale “Io sono partito”. Di e con Riccardo Goretti e Massimo Bonechi. Una produzione Spazio Teatrale Allincontro, Arci Prato e Zone a traffico teatrale. All’interno de “Il punto g”, una sessione, frizzante e sagace che rilancia la vita ed i piaceri di andare il giovedì sera a vedere spettacoli. Dopo “Gobbo a Mattoni” torna in scena il rodato duo Goretti/Bonechi in una nuova creazione: “Io sono partito”, storia tragicomica di un uomo nato lo stesso giorno del partito comunista che per tutta la vita ha intrecciato le sue vicende personali alla parabola del Partito Comunista Italiano. «Prendendo spunto da riflessioni umane, politiche e sociologiche – spiegano gli autori – i due autori e attori raccontano le vicende intime e storiche di un periodo meraviglioso e complicato per la nostra nazione attraverso gli occhi di chi non ha forse mai compreso eventi più grandi di lui, ma ci si è sempre trovato in mezzo».

«Nel mio paese compagni e compagne – recita una parte del testo – nell’elezioni de’1984 si fu l’unico posto d’Italia e io penso de’mondo intero, dove i’Partito Comunista prese i 100%. Pe’favvi capire da indove vengo io. Il 100 signori. Anche i’pretevoto’comunista».

 Per informazioni: 328 0625881 – 320 3667354 – info@guasconeteatro.itwww.guasconeteatro.it. Per le istruzioni su un buon uso del Teatro Liquido, con prezzo biglietti, formule di abbonamenti, agevolazioni, prenotazioni e altro, consultare il sito www.guasconeteatro.it. Prezzo biglietti 10,00€ intero – 8,00€ ridotto.

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APPUNTAMENTI AL FUNARO DI PISTOIA

Sabato 14 dicembre 2019, alle ore 17.00 e 18.30 va in scena al Funaro in doppia replica, per i bambini (dai 4 anni), “La cenerentola cinese ovvero una fiaba d’acqua” dei Teatri d’Imbarco. Durante la mattina di sabato, dalle ore 10.30 è in programma il laboratorio di Movimento Creativo per bambini e genitori, insieme.

 “La cenerentola cinese”, una produzione AD-AR-TE, Teatri d’Imbarco e con il sostegno de Il Lavoratorio è una narrazione poetica a cura di Miriam Bardini e Patrizia Mazzoni e vede il contributo di Roberta Socci per la realizzazione degli oggetti di scena.

La fiaba della Cenerentola Cinese è probabilmente fra le più antiche tra quelle conosciute, addirittura di circa 700 anni anteriore alla versione occidentale della Cenerentola che conosciamo. Ye Xian (che significa limite di foglia), la Cenerentola cinese, è creatura del bosco, ha a che fare con tutto ciò che è acqua: fiume, mare, stagno, isola, bambù. Nello stesso tempo è legata a tutto ciò che è d’oro, metallo nobile, resistente, malleabile e prezioso. Le stesse abili mani della fanciulla sono d’oro, il pesce, suo unico amico, è rosso e d’oro, le scarpette sono d’oro (e non di vetro come nella versione occidentale) e secondo la filosofia buddista simboleggiano il connubio tra la magia dell’arte del fare e la magia della ciclicità della natura, la vita che si rinnova attraverso la morte. Una magia naturale, come la metamorfosi del pesce che si trasforma nelle ossa magiche dispensatrici di doni, diventando aiutante magico pronto a offrire, oltre all’affetto di sempre, anche l’aiuto per le prove da superare. Una fiaba d’acqua, dove il fantastico e il meraviglioso sono evocati non da fatati incantesimi, ma da elementi naturali. 

Gli spettacoli per bambini del Funaro riprenderanno dopo la pausa natalizia, il 18 gennaio con “La bottiglietta Pasqualina”, di Toscana Media Arte Teatro, proseguiranno il 15 febbraio con “Amico di pezza”, di Compagnia Enrico Lombardi/Quinta Parete e il 7 marzo con “Rosso Verde Giallo”, del Teatro Velato. Sono previste anche matinée per le scuole che ne fanno richiesta contattando il numero 0573 977225 o scrivendo a manuela@ilfunaro.org.

Ingresso € 8, ridotto (soci Funaro e convenzionati) € 6. Soggetti convenzionati:  Abbonati Teatri di Pistoia, Stagione Fondazione Pistoiese Promusica, membri Institut Français di Firenze, Soci FAI, Slow Food Pistoia, Touring Club Italiano, visitatori Centro Guide Turismo Pistoia, Museo Marino Marini, Trenitalia (abbonati regionali, possessori di biglietto nella stessa giornata dello spettacolo o di badge aziendale per dipendenti e familiari).

Ancora sabato 14 dicembre ma alla mattina, dalle 10.30 alle 12.00 è in programma il laboratorio di Movimento Creativo, a cura di Sara Balducci, dedicato a bambini (dai 3 ai 5 anni) e genitori (o accompagnatori) insieme. Attraverso un lavoro sperimentale sul movimento questo incontro mira a far entrare maggiormente in contatto con la propria creatività e la propria capacità di interazione con gli altri. Sara Balducci, anche insegnante di teatro al Funaro è laureata in psicologia clinica e di comunità, diplomata in Danza movimento, è terapeuta presso la scuola Art therapy italiana, lavora nel sociale come educatrice dal 2002. Ha studiato teatro e danza fra gli altri con Enrique Vargas, Cristiana Morganti e Laura Marini. Ingresso € 20 a coppia.

Iscrivendosi alla newsletter del Funaro sul sito www.ilfunaro.org è possibile essere informati di tutte le attività del centro (e delle variazioni di programma).

 

IL FUNARO CENTRO CULTURALE / Via del Funaro 16/18 – Pistoia 

Orari segreteria/biglietteria: dal lunedì al venerdì (chiuso il lunedì mattina) 10.00/13.00 e 16.00/19.00

T/F +39 0573 977225 – T +39 0573 976853 – MAIL info@ilfunaro.org

WEB www.ilfunaro.org – FACEBOOK Il Funaro

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“BRINA”, DEBUTTO A CASCINA IL 14 DICEMBRE

Sold out alla Città del Teatro per “Brina”, la nuova produzione della Fondazione Sipario Toscana, su progetto di Teatrodilina. Il debutto a Cascina è in programma per sabato 14 dicembre 2019. Teatrodilina, una delle realtà più interessanti e riconosciute della scena contemporanea, affida alla drammaturgia e regia di Francesco Lagi la rivelazione di un mondo fragile, assurdo, dove la paura del complotto e la paranoia collettiva s’impossessano delle nostre vite e del nostro modo di vedere le cose. In scena tra gli altri Francesco Colella, già ospite alla Città del Teatro con Zigulì, testo e regia di Francesco Lagi. Colella, che in carriera ha vinto il Premio Ubu, è stato diretto tra gli altri da Luca Ronconi, Claudio Longhi, Robert Carsen, Federico Tiezzi.

I lavori di Teatrodilina, attraverso la lente dell’ironia e del paradosso, parlano di attesa e di perdita, di inconsapevolezza e di mancanza, di provare a stare al mondo e di come trovare riparo nei rapporti con le gli altri. Non un teatro di idee, ma di persone che si raccontano.

In “Brina” c’è un frigorifero difettoso e una richiesta di rimborso a un’azienda misteriosa. C’è una cospirazione e dei frammenti di realtà di cui via via sempre di più si fatica a capirne i motivi e la logica. Ci sono anche strani segni ricorrenti e silenziosi inseguimenti notturni, fino ad arrivare alla labile frontiera dove il capire si confonde con il credere, in quel posto dove i mostri con cui abbiamo a che fare ogni giorno dentro di noi diventano reali e sottilmente pericolosi. Dove le paure diventano ossessioni e i confini delle cose diventano labili, sfocati e incomprensibili. Tentando di raccontare il senso caotico e vitale delle cose reali e di quelle sognate.

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TEATRO DELLE DONNE/TEATRO MANZONI, CALENZANO: SU IL SIPARIO CON UN OMAGGIO A CAMILLERI

In epoca di crisi anche le regole fondamentali sembrano dimenticate o semplicemente ignorate, così come vengono irrisi i cosiddetti buoni sentimenti. E’ giusto che le regole vengano contestate o modificate, ma è impossibile vivere in una società senza regole; così come non esistono esseri umani senza sentimenti.

Regole e sentimenti fanno semplicemente parte della vita, fanno sicuramente parte del teatro, dove emozioni e sentimenti vengono trasmessi al pubblico attraverso le regole della recitazione. Un’arte che si apprende e che è tanto più rigorosa quanto più appare naturale e spontanea.

Regole & sentimenti è il tema scelto dal Teatro delle Donne/Teatro Manzoni di Calenzano (Firenze) per la stagione 2019/2020, al via venerdì 13 dicembre con  un omaggio al grande Andrea Camilleri, il testo MARUZZA MUSUMECI portato in scena da Pietro Montandon di Lunaria Teatro: il mito è una fonte inesauribile di possibilità di interpretazioni del presente, delle relazioni tra le cose, i pensieri e il mondo. Anche in una favola, leggera, ironica e un po’ inquietante come quella raccontata da Andrea Camilleri nel suo romanzo, ritornano i motivi classici della sirena – del suo canto che uccide – e di una vendetta covata per millenni contro un Ulisse dedicato ai campi.  

In residenza al Teatro Manzoni 1.9.8.4. Art presenta sabato 21 e domenica 22 dicembre  L’ULTIMA FOTOGRAFIA, testo di Roberto Andrioli con Tommaso Carli e Sonata Bueno.

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