Vibranti interpretazioni di Sonia Ganassi per l’ultimo recital della serie “7Voci – Chi fermerà la lirica?” in streaming dal Goldoni di Livorno (con un omaggio a Mascagni). E per Capodanno (sempre dal palcoscenico del teatro livornese) la fiaba musicale “Pierino e il Lupo”. Le recensioni di Fulvio Venturi

di FULVIO VENTURI
Con un récital di Sonia Ganassi si è conclusa la rassegna “7Voci – Chi fermerà la lirica” della Fondazione Goldoni di Livorno, che in streaming e nell’arco di due mesi ha presentato nella formula canto e pianoforte le esibizioni di Marco Ciaponi, Stefano La Colla, Valentina Boi, Daniela Cappiello, Desirée Rancatore ed Alberto Mastromarino. Dunque un alternarsi di giovani promettenti e di cantanti dalla consolidata reputazione.
Sonia Ganassi ha presentato un programma che ha messo in evidenza la sua cospicua e nota preparazione tecnica e le sue vibranti doti interpretative: in apertura “La regata veneziana” di Gioachino Rossini, autore a lei carissimo, cui hanno fatto seguito due brani di Héctor Berlioz, “Le spectre de la rose” dalle splendide Nuits d’été e “Zaïde” Op.19, No.1; quindi, sempre rimanendo nell’ambito francese, “Ah, que j’aime les militaires” da La Grande-Duchesse de Gérolstein di J. Offenbach. In chiusura di programma, con uno iato che segna anche nuove attitudini interpretative di questa capace cantante, Sonia Ganassi ha voluto omaggiare Pietro Mascagni con un “Voi lo sapete, o mamma” magistralmente eseguito (non per niente essa è reputata una delle migliori interpreti di Cavalleria rusticana ai giorni nostri) e quindi si è accomiatata con “Acerba voluttà” da Adriana Lecouvreur di Francesco Cilea, dando dimostrazione di come il “verismo” possa e debba essere eseguito con proprietà e forbitezza di linguaggio tecnico-espressivo. A lei i nostri sinceri complimenti.
Al pianoforte Silvia Gasperini che, oltre ad accompagnare Sonia Ganassi compiutamente, ha proposto una pagina rara del Rossini maturo, “Une caresse à ma femme” dai Péchés de vieillesse, l’intensa “Méditation“ dalla Thaïs di J. Massenet e “L’abbandono” da Le Villi di Puccini, godibilissimo in questo caso anche come foglio d’album.
Il riuscito “après-midi musical” di Sonia Ganassi è stato preceduto a Capodanno da una coinvolgente produzione di “Pierino e il lupo”, fiaba musicale di Sergeij Prokovev, con l’attore Maurizio Lastrico, voce recitante, un quintetto di fiati costituito da alcune prime parti dell’orchestra del Teatro Comunale di Bologna – flauto Devis Mariotti, oboe Paolo Grazia, clarinetto Simone Nicoletta, fagotto Massimo Ferretti Incerti, corno Giovanni Hoffer – e la elegante mise-en-espace di Emanuele Gamba, direttore artistico della Fondazione Goldoni.