Una copia delle Leggi Livornine ad Aldo Liscia, ultracentenario antignanese, che ha conosciuto il dramma delle leggi razziali e per questo continua a incontrare i giovani per portare la sua testimonianza

Venerdì 18 novembre alle ore 12.30 nella Sala Cerimonie di Palazzo Comunale di Livorno, il sindaco Luca Salvetti riceverà l’ingegnere Aldo Liscia, ultracentenario nato ad Antignano il 23 gennaio 1921, che ha conosciuto il dramma delle leggi razziali e per questo continua ad incontrare i giovani nelle scuole per portare la sua testimonianza e trasmettere i valori della libertà e della democrazia.

Per il suo impegno il sindaco gli donerà donerà una copia delle Leggi Livornine .

Aldo Liscia, residente dal ’47 a Torino , dove ha messo su famiglia, ma ancora legatissimo a Livorno,  ha avuto una vita rocambolesca: dall’infanzia in una famiglia agiata, all’emigrazione e alle fughe.

Perseguitato con la sua famiglia in quanto ebreo dopo la promulgazione delle leggi razziali, è fuggito all’estero dove ha conseguito la sua prima laurea (la seconda a Torino) in ingegneria chimica.

Nel 1945 è tornato a Livorno dove ha ritrovato i suoi cari, ma non la villa di famiglia. Villa Giulia, oggi villa Liscia (sulla quale ha scritto un importante libro edito da Belforte, Villa Giulia e i suoi figli. Storia di una famiglia ebraica livornese attraverso le leggi razziali e la guerra )  era stata venduta per pochi soldi dal padre, sotto la coercizione e la minaccia, alla famiglia di Galeazzo Ciano ed Edda Mussolini.

Solo dopo una lunga battaglia legale Aldo liscia ha ottenuto la restituzione della villa di Antignano e  si è adoperato nel restauro di un bene lasciato in condizioni di degrado. 

Esiste anche un documentario dedicato alla vicenda,  Una Pathé Baby per Villa Giulia, il film di Luca Ferro realizzato nel 2017 che ricostruisce, attraverso i ricordi suscitati dai film di famiglia, le vicende dei Liscia, una famiglia ebraica di Livorno.

Il documentario è consultabile qui: https://homemovies.it/progetto/il-giorno-della-memoria-la-famiglia-liscia/

Aldo Liscia ha due figli, tre nipoti e cinque pronipoti.

Per il suo lavoro e per meriti tecnico-scientifici nel 1968è stato insignito del titolo di Cavaliere della Repubblica.E’ uno degli ultimi conoscitori del bagitto, l’idioma italo-ebraico che ha avuto la sua massima diffusione a Livorno.

Torna spesso Livorno alla quale è rimasto molto legato e da anni come detto è impegnato nell’attività scolastica: racconta appunto agli studenti le storie della propria vita, le persecuzioni razziali e gli avvenimenti del ‘900. 

Saranno presenti alla cerimonia di venerdì i familiari di Aldo Liscia e alcuni membri del gruppo Vivi-Antignano che hanno fortemente sostenuto il conferimento di una onorificenza, da parte del Comune di Livorno, all’illustre antgnanese.