Una barca d’epoca, il respiro del mare, la voce di un grande attore, la musica di Giacomo Puccini. E Beatrice Venezi, direttore d’orchestra, taglia il nastro al varo di Tirrenia II a Viareggio

di ELISABETTA ARRIGHI

Tante emozioni, in un pomeriggio dal cielo un po’ ingrigito dalla cappa del caldo di giugno. Un pomeriggio di fine primavera, aspettando che l’estate astronomica cominci il suo corso.

8 giugno 2019, Darsena di Viareggio, in mezzo ai cantieri che costruiscono gli yacht, fra alberi in fibre iper tecnologiche e scafi lucenti. Un piccolo drone solca il cielo con le lucine e un insistente ronzio che attira i gabbiani. Poi il colpo di fulmine, quello scatenato da una “barca” d’epoca. Scafo blu, doppio albero, Gran Pavese… E’ Tirrenia II, oltre un secolo di vita, che in questo pomeriggio di giugno rinasce dopo la cura del Cantiere Del Carlo, con le sue maestranze super specializzate. Con il prezioso tek della Birmania e 3.600 viti al silicio… Un restauro che ha riportato questa “barca” ai fasti dei primi anni Dieci del Novecento, quando scese per la prima volta nelle fredde acque che circondano l’Inghilterra. Una “barca” (ketch aurico) che tornerà a navigare, che tornerà a vivere grazie agli armatori Alessandra Della Betta e Luigi Spaggiari. E grazie al lavoro dell’esperto Enrico Zaccagni che in piedi sulla prua, prima che Tirrenia II scendesse in mare, ha raccontato con emozione i passaggi del restauro. Poi il saluto della signora Della Betta e i ringraziamenti a tutti coloro che hanno partecipato al progetto.

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Una barca d’epoca, per chi ama le barche e il mare, è emozione pura. La stessa emozione che Alessandro Preziosi, l’attore di teatro famosissimo per aver interpretato grandi produzioni in tv, ha trasmesso a tutti coloro che, in banchina, erano arrivati per assistere al varo. Preziosi, nel leggere alcune pagine di Moby Dick di Herman Melville, con la sua voce ha interpretato il respiro dell’oceano solcato dalla baleniera Pequod con a bordo l’immaginario Capitano Achab deciso a dare la caccia alla balena bianca che gli aveva mozzato una gamba. Ed ecco disvelarsi in mezzo alla bruma la piccola isola di Nantucket, davanti alle coste del Massachusetts… ecco l’oceano, il sale, l’immensità dell’orizzonte.

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Una storia epica, come epica è la musica del Maestro, Giacomo Puccini, il grande compositore che in Versilia, a Torre del Lago, a pochi chilometri in linea d’aria dalla Darsena di Viareggio, aveva eletto la sua residenza, sulle rive del lago di Massaciuccoli. Acqua “dolce” che si mescola al salmastro. Ed ecco la melodia di “Nessun  dorma” a caricare ancora di più le emozioni di un pomeriggio sospeso tra la fine della primavera e l’inizio dell’estate… La barca, costruita (come da “certificato di nascita”) in  Inghilterra fra il 1912 e il 1914, anno del primo varo, dopo aver attraversato un secolo, il Novecento, e due guerre mondiali, eccola scivolare lentamente dallo scalo viareggino verso le acque ferme della Darsena… un movimento lento, salutato dal pubblico e dai motoscafi d’epoca Riva accorsi a fare da cornice alla cerimonia,

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Proprio a bordo di un Riva, è arrivata a banchina Beatrice Venezi, giovane direttore d’orchestra di fama internazionale, grande interprete delle partiture pucciniane, che del varo è stata applaudita madrina. Il taglio della cima, e la bottiglia di champagne è andata a urtare un punto ben preciso dello scafo “battezzando” la barca, benedetta da don Luigi. (Nella foto: l’arrivo di Beatrice Venezi con il motoscafo Riva, insieme all’attore Alessandro Preziosi).

E la danza della polena. Una danza acrobatica interpretata da bravissima ballerina che volteggiando appesa ad un cerchio è poi scesa lieve sulla prua della barca.

Un pomeriggio di quasi estate a Viareggio, capitale della Versilia. Un benvenuto all’estate che sta per arrivare. E che i venti siano favorevoli.

***La cerimonia del varo, che è stata condotta e commentata al microfono con grande puntualità da Claudio Sottili, ha visto la presenza di numerose autorità. Fra gli interventi quello dell’onorevole Umberto Buratti e del comandante della Capitaneria Guardia Costiera viareggina. Il varo è stato salutato da un brindisi in banchina e seguito da una serata al Principino alla quale era atteso anche l’attore Roberto Farnesi.