Un ponte culturale fra la Toscana e la Cina: un progetto linguistico e musicale coinvolge l’ISSM Mascagni di Livorno e il Paritario Gemelli 2.0 di Cecina che volano a Pechino e in altre città

Non solo merci ma anche, e soprattutto, cultura, arte e musica transiteranno verso la lontana Cina, ormai a noi ancora più prossima di quanto non pensasse, più di cinquant’anni, fa il regista Marco Bellocchio. A fine gennaio l’Istituto Scolastico Paritario Gemelli 2.0 di Cecina – dove vi sono da novembre sette studenti cinesi che si stanno preparando per l’esame di maturità del giugno prossimo – aveva ospitato un gruppo di giovani e di docenti di alcuni licei di questo grande Paese, per uno stage.

In quell’occasione, dieci dirigenti di altrettante Università e Istituti superiori erano venuti a Livorno e avevano avuto modo di visitare anche il Conservatorio ISSM Mascagni.

Prende così concretezza il progetto che il Gemelli, per la cura del suo responsabile del Progetto Cina Alessandro Paternostro e di Lino Lauri – un passato di consulente di due titolari del MIUR e di Ispettore Capo delle Scuole Italiane nel Mondo -, aveva ideato per creare in Cina strutture di formazione artistica e musicale bilingui, cinese/italiano, che preparino, in termini di strumento linguistico per la comunicazione ma anche in termini di tecniche specifiche, quei giovani che manifestano l’intenzione di proseguire i loro studi nelle Università e negli Istituti di Alta Formazione Artistica e Musicale in Italia.

A questo scopo il Gemelli cercava la collaborazione del Mascagni, la cui dirigenza coglieva l’occasione, incoraggiata anche dal sostegno e dall’interesse dell’Amministrazione comunale di Livorno.

Dunque, dal 17 al 30 aprile 2019 una delegazione del Mascagni e del Gemelli – il direttore del Mascagni Stefano Guidi, Lorenzo Sbaffi, direttore dell’Orchestra del Mascagni e docente di Esercitazioni orchestrali, insieme con il professorvAlessandro Paternostro e con il dottor Lino Lauri – saranno in Cina per definire accordi con Università, istituti Musicali e Istituzioni cittadine.

“Saranno dodici giorni intensi – osserva Stefano Guidi – Insieme con Lorenzo Sbaffi e con i colleghi del Gemelli andiamo a dar corpo a protocolli d’intesa con Università e Scuole Musicali Superiori cinesi affinché degli studenti possano venire a frequentare corsi accademici al Mascagni e formazione liceale presso il Gemelli. L’idea è che nelle varie realtà locali si aprano dei corsi bilingui, trasferendo in loco competenze, docenze e interventi di supervisione; in questo modo si può dare ai giovani che vogliano venire da noi l’opportunità di arrivare in Italia già formati dal punto di vista della lingua e dal punto di vista della preparazione propedeutica ai Corsi accademici.”

Al progetto, che gode del placet del MAE, hanno già aderito tre scuole di Pechino e Chengdu con l’iscrizione di 80 giovani che aspettano di essere selezionati nelle audizioni che Guidi e Sbaffi terranno in ciascuna delle città dove si recheranno. Ma già altre 20 scuole di diverse città si sono prenotate e il progetto presenta, dunque, prospettive di sviluppo di grande interesse.

Oltre a Pechino, la capitale più popolosa al mondo con i suoi 24 milioni e mezzo di abitanti, la delegazione del Gemelli e del Mascagni sarà a Chengdu (più di 14 milioni di abitanti) e anche a Guangzhou, meglio conosciuta come Canton, terza città della Cina con il suoi quasi 13 milioni di abitanti, e centro della megalopoli del Delta del Fiume delle Perle, che conta la più grande conurbazione metropolitana del mondo con i suoi 46 milioni e mezzo di residenti.

“Incontreremo anche i rappresentanti dei governi locali delle varie città”, precisa Guidi. “Vedremo il sindaco di Chengdu, cui porteremo il gagliardetto con lo stemma di Livorno e l’invito per conto del Comune a venire in visita ufficiale nella nostra città. E inoltre martedì 23 aprile saremo ricevuti, su invito della Farnesina, presso l’Ambasciata Italiana a Pechino, dal dr Eugenio Poti, Capo della Cancelleria Consolare, e dal dr Franco Amadei, direttore dell’Istituto Italiano di Cultura di Pechino, cui consegneremo lo stemma di Livorno e il libro sulla città quale dono dell’Amministrazione Comunale.”

“Questo progetto per noi è un’occasione preziosa, che ci permette di realizzare il nostro desiderio di aprirci a una più ampia relazione internazionale, che sappia guardare anche oltre l’Europa,” conclude Guidi, “promuovendo lo scambio di esperienze, l’incontro di culture e il confronto di scuole di strumento e di tecnica”.