Torna la tradizione di Capodanno: il 1° gennaio (ore 18) al Teatro Goldoni di Livorno il concerto che vede la collaborazione di Fondazione Livorno e del Conservatorio Pietro Mascagni. Oltre all’evento in presenza ci sarà anche una diretta di Granducato TV

Sabato 1 gennaio 2022, alle ore 18, dopo un anno di assenza, con la gioia di poter assistere a spettacoli dal vivo, riprende la tradizione del Concerto di Capodanno al Teatro Goldoni di Livorno che, come sempre, vede la collaborazione di Fondazione Livorno, del Teatro e del Conservatorio Pietro Mascagni.

L’evento quest’anno potrà essere seguito da una platea più ampia grazie alla diretta organizzata con Granducato TV, sia sul canale 14 del Digitale Terrestre che in versione HD sul 611.

Il concerto vedrà protagonista l’Orchestra del Conservatorio Mascagni diretta da Lorenzo Sbaffi. In programma musiche di Host, Brahms, Milhaud, Bernstein e Màrquez.

Il programma propone, in apertura, la Seconda Suite in fa maggiore per orchestra di fiati (1911) dell’inglese Gustav Holst (1874-1934). La Suite, che è uno dei capisaldi della letteratura bandistica, si compone di brani ispirati a melodie del folklore britannico, dal quale Holst, come molti compositori dell’epoca, era solito prendere spunto per parte dei suoi lavori, variandone i temi e adattandoli all’organico cui li destinava. 
La prima parte del concerto si conclude con l’ascolto della Serenata n. 2 in la maggiore per piccola orchestra, op. 16 di Johannes Brahms (1833-1897). La vivace varietà dei tempi e il trascorrere nelle diverse tonalità dei singoli movimenti, tutte in maggiore ad esclusione del Trio del quarto movimento, ne fanno una pagina di respiro sereno e luminoso.
La Création du monde, op. 81 di Darius Milhaud (1892-1974) apre la seconda parte del programma. Milhaud, formatosi a Parigi, si reca poi oltre Atlantico, dove incontra la musica brasiliana, a Rio, e quella afro americana, la nuovissima lingua del Jazz ancora agli esordi, ad Harlem, New York. L’esperienza di Harlem ispira Milhaud per questo balletto, segnato da ritmi e timbriche jazzistici, scaturisce dalla ricerca di una “contaminazione” di generi, nella quale l’autore anticipa gli stessi compositori americani, in cerca anch’essi di un comune terreno d’incontro fra la musica da concerto e il novo linguaggio del Jazz.

Si ascolta poi, di Leonard Bernstein (1918-1990) la Suite per orchestra di fiati da Candide (1957), la Suite si compone dei brani The Best of All Possible Worlds, Westphalia Chorale and Battle Scene, Auto-da-fé, Glitter and Be Gay e Make Our Garden Grow, nei quali Bernstein dispiega la sua abilità compositiva e tutta la vivacità tipica della sua scrittura. 

Chiude il programma il Danzòn n. 2 per orchestra di fiati del compositore messicano Arturo Màrquez (1950) nell’arrangiamento di Oliver Nickel, che divenne universalmente noto proprio per queste sue Danzones, ispirate a ritmi e sonorità di Cuba e della regione di Veracruz in Messico. Questa Danzon n. 2 divenne talmente famosa che fu considerata come un secondo inno messicano e fu introdotta anche nel repertorio stabile della Simon Bolivar Youth Orchestra of Venezuela. 

Biglietti in vendita al botteghino del Teatro Goldoni (tel.0586 204290) il martedì e giovedì ore 10-13, il mercoledì, venerdì e sabato ore 16.30-19.30. Durante il periodo delle festività osserverà il seguente orario di apertura: venerdì 24 dicembre: 10-13 / martedì 28 dicembre: 10-13 / 16,30-19,30 / mercoledì 29 dicembre 16.30/19.30 giovedì 30 dicembre: 10-13 / 16,30-19,30 martedì 31 dicembre: 10-13 / sabato1 gennaio: aperta per il concerto a partire dalle 16,00. Prezzi: posto unico numerato € 10, acquistabili anche online su www.goldoniteatro.it e www.ticketone.it. – Tutte le notizie sullo spettacolo su www.goldoniteatro.it

SI ricorda che ai sensi del D.L. 24/12/2021 l’accesso in Teatro sarà consentito solo con Green pass rafforzato e mascherine FFP2