“The Sinking of Titanic”, il concerto di Gavin Bryars (che presenta in prima assoluta “Extra Time”) nella Tenuta dello Scompiglio

The Sinking of the Titanic è il concerto proposto sabato 6 ottobre 2018 alle ore 21.00 nella Tenuta Dello Scompiglio di Vorno (Lucca), su musiche di Gavin Bryars. Il compositore inglese presenta, in prima assoluta, “Extra Time” per chitarra elettrica e vibrafono e – a seguire- il brano che dà il titolo al concerto, dedicato al naufragio del transatlantico considerato “inaffondabile”, scritto nel 1969.
Con il contrabbasso di Gavin Bryars, la viola di Luca Sanzò e Costanza Negroni, il violoncello di Jacopo Muratori, il flauto di Manuel Zurria, il clarinetto basso di Paolo Ravaglia, la tastiera di Lucio Perotti, la chitarra elettrica di Sergio Sorrentino e le percussioni e il vibrafono di Antonio Caggiano. 
L’appuntamento fa parte di Della morte e del morire, programmazione tematica proposta dall’Associazione Culturale Dello Scompiglio, diretta dalla regista e artista Cecilia Bertoni, negli spazi della omonima Tenuta di Vorno. Fino a dicembre 2019, un fitto cartellone con mostre, performance, concerti, workshop, residenze, incontri e discussioni di carattere scientifico e attività per bambini, incentrati sull’individualità in relazione alla morte.

“The Sinking of the Titanic – spiega Gavin Bryars – nasce nel 1969 da un breve lavoro scritto in occasione di un’esposizione d’arte (…). Il 14 aprile 1912 alle 23.40, mentre solcava le acque dell’oceano Atlantico, il Titanic urtò un iceberg e alle 2.20 del 15 aprile si inabissò. Punto di partenza del mio brano è la vicenda dell’orchestra di bordo che, continuando a suonare fino al momento in cui la nave non affondò, si immolò compiendo un atto straordinario. L’inno cristiano Autumn è diventato quindi l’elemento principale della composizione: ne scaturisce una serie di variazioni che rappresentano la base su cui si innestano ancora altri materiali. Nonostante che l’opera sia nata molti anni fa, il materiale viene ogni volta rivisitato e riconsiderato con occhi nuovi.”

Fino al 23 dicembre 2018 presso lo SPE – Spazio Performatico ed Espositivo sono visibili tre installazioni, tutte risultanti da progetti vincitori del Bando: 
Il lanternista, del collettivo artistico Gli Impresari (Edoardo Aruta, Marco Di Giuseppe e Rosario Sorbello), che esamina la lanterna magica, dispositivo considerato l’antenato del cinema, tra i primi strumenti per la proiezione di immagini in movimento. Il soggetto iconografico del “Trionfo della Morte”, affresco staccato conservato nella Galleria regionale di Palazzo Abatellis a Palermo, diventa il punto di partenza per una performance corale; 
Krajany, dell’artista trentino Christian Fogarolli, esamina l’ospedale psichiatrico di Bohnice a Praga e l’annessa zona cimiteriale in cui venivano sepolte le persone decedute nella struttura, tra i quali 48 trentini lì trasferiti dal complesso di Pergine Valsugana (Trento) a causa degli scontri della Prima Guerra Mondiale; 
Columbarium, dell’artista messicano Alejandro Gómez de Tuddo, composta da una serie di ritratti funerari e suoni registrati in diversi cimiteri del mondo. Il ritratto funerario facilita l’ingresso dell’osservatore nel processo psichico relativo al lutto e alla perdita, come il registro di un momento e un modello che non sono più.