The Beggar’s Opera (con la regia di Robert Carsen) apre la stagione lirica del Teatro Verdi di Pisa. In scena una compagnia inglese, ensemble musicale Les Arts Florissants

Forte di un successo convinto, pieno e unanime al recente Festival dei Due Mondi di Spoleto, ad aprire ora la Stagione Lirica del Teatro Verdi di Pisa sarà The Beggar’s Opera di John Gay e Johan Christoph Pepusch, nella coproduzione internazionale capitanata dal Théâtre des Bouffes du Nord e firmata dal regista canadese Robert Carsen: in scena sabato 20 ottobre 2018 alle ore 20.30 e domenica 21 alle ore 15.30.

Dello stesso Robert Carsen anche la nuova versione del testo, scritta insieme con il drammaturgo inglese Ian Burton, mentre l’ideazione musicale è di William Christie, il celebre clavicembalista, direttore d´orchestra, musicologo e insegnante, pioniere della riscoperta della musica barocca nonché membro dell´Académie des Beaux-Arts francese e membro onorario della Royal Academy of Music di Londra.

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Sul palco, insieme con una strepitosa e versatile compagnia di attori inglesi, che recitano, cantano, ballano «con una immedesimazione ai personaggi da togliere il fiato», spicca un ensemble musicale d’eccellenza quale Les Arts Florissants, la prestigiosa compagine strumentale che, fondata proprio da William Christie, da più di tre decadi domina la scena barocca internazionale; a dirigerla dal clavicembalo nelle recite pisane sarà Florian Carré. Le scene sono di James Brandily, i costumi di Petra Reinhardt, la coreografia di Rebecca Howell, le luci di Robert Carsen e Peter van Praet. Coproduttori con il Théâtre des Bouffes du Nord sono un bel novero di realtà europee a partire dagli stessi Les Arts Florissants con il sostegno di CA-CIB, e ancora: Angers Nantes Opéra, Opéra de Rennes, Les Théâtres de la Ville de Luxem-bourg, Opéra Royal / Château de Versailles Spectacles, Grand Théâtre de Ge-nève, Théâtre de Caen, Edinburgh International Festival, Festival di Spoleto, Centre Lyrique Clermont-Auvergne, Opéra Royal de Wallonie-Liège, Opéra de Reims / La Comédie de Reims CDN, Teatro Coccia di Novara, Teatro Verdi di Pisa, Attiki cultural Society, Cercle des partenaires des Bouffes du Nord, il tutto con il generoso supporto di KT Wong Fondation.

“Ballad opera” considerata la prima commedia musicale della storia, la Beggar’s Opera è un racconto fortemente satirico contro la società aristocratica e borghese del tempo che, ambientato tra ladri, protettori e prostitute di Londra, «esplora un mondo cinico in cui l’avidità capitalista, il crimine e la disuguaglianza sociale sono all’ordine del giorno», come annota Robert Carsen. The Beggar’s Opera riscosse grande successo fin dalla sua prima rappresentazione nel 1728 e da allora è stata oggetto di innumerevoli adattamenti teatrali, musicali e cinematografici, fra tutti l’altrettanto celebre L’opera da tre soldi di Brecht.  Nell’interpretare questo racconto, Robert Carsen e William Christie hanno dato vita a una geniale versione in chiave contemporanea ricca di riferimenti all’attualità, mentre la parte musicale è rimasta pressoché intatta, con arie e canzoni tratte in gran parte dal repertorio popolare inglese, ma anche da alcuni celebri compositori, tra i quali Haendel e Purcell, riletti in chiave satirica.

La trama è imperniata su un famoso bandito, Macheath, spacciatore, ladro, protettore di prostitute, adorato da ogni donna, che sposa segretamente Polly, figlia del ricco Peachum, riciclatore di tutti i frutti del malaffare della città, nonostante che in precedenza avesse sedotto e promesso di sposare Lucy, figlia del corrottissimo capo delle guardie carcerarie Lockit. Le due famiglie, inferocite, cercano in tutti i modi di rovinare Macheath, di farlo arrestare e di farlo impiccare, più che per vendetta per accaparrarsene le ingenti fortune, ma proprio quando Macheath sarà sulla forca un colpo di scena finale ribalterà completamente la situazione…
Così le recensioni da Spoleto, tutte entusiaste: «Una lezione di civiltà teatrale e musicale a Spoleto»; « due ore di teatro puro, elettrizzante, che entra nella pelle»; « Una festa per gli occhi e per le orecchie»; «Una commedia musicale di grande energia e ritmo, allegra e ironica nel suo paradossale e spietato mettere in scena perfidia, egoismo e corruzione degli uomini […] Uno spettacolo trascinante e coinvolgente che alla fine viene applaudito lungamente e con entusiasmo, chiamando tutti alla ribalta più e più volte».

Pochi i biglietti rimasti disponibili, in vendita al Botteghino del Teatro Verdi (sportello e telefonica), on-line e nel circuito Vivaticket. Per maggiori informazioni tel 050 941 111 www.teatrodipisa.pi.it