Teatro di Rifredi: dal 28 dicembre al 1° gennaio la nuova edizione de “La beffa del grasso legnaiuolo”. Dal 5 all’8 gennaio il musical “The Primitals”. Alla Pergola “Uomo e galantuomo” con Geppy e Lorenzo Gleijeses (dal 27 dicembre al 5 gennaio). Gli altri appuntamenti alla Pergola

Il Natale al Teatro di Rifredi quest’anno è popolare e colto al tempo stesso, decisamente spensierato e divertente. Dal 28 dicembre 2022 al 1° gennaio 2023 debutta una nuova edizione de La beffa del grasso legnaiuolo: dalla Firenze del Rinascimento un omaggio allo spirito toscano in ricordo di Carlo Monni (nella foto sopra il titolo l’edizione con il compianto Carlo Monni, al centro seduto con la camicia bianca e il gilet). Lo spettacolo diretto da Andrea Bruno Savelli su riduzione di Angelo Savelli da testi quattrocenteschi vede in scena con lo stesso Andrea Bruno Savelli, i giovani Luca Avagliano, Emiliano Buttaroni, Lorenzo Carcasci, Olmo De Martino, con la partecipazione straordinaria di Sergio Forconi.

Andrea Bruno Savelli

 Dal 5 all’8 gennaio torna il musical The Primitals nato dalla collaborazione tra le pluripremiate compagnie spagnole Yllana e Primital Brothers. Una commedia a cappella che ha conquistato il pubblico del Festival di Avignone, e che vede tra i cantanti anche Manu Pilas, voce della celebre Bella Ciao nella serie tv La casa di carta. È il settimo spettacolo della compagnia Yllana di Madrid ospitato al Rifredi, dove dal 2009 la compagnia è ormai di casa.

 Brunelleschi, Vasari, Rucellai e Donatello, ma soprattutto l’inconfondibile salace ironia fiorentina, sono al centro de La beffa del grasso legnaiuolo, in prima nazionale al Teatro di Rifredi dal 28 dicembre al 1° gennaio (e dal 5 all’8 gennaio al Teatrodante Carlo Monni di Campi Bisenzio). Tratto da testi quattrocenteschi, in una nuova riduzione di Angelo Savelli con la regia di Andrea Bruno Savelli, lo spettacolo è uno spaccato della vita a Firenze nei primi anni del Rinascimento, quando nacque l’inconfondibile “scanzonato carattere fiorentino”, quella pungente ironia equamente condivisa da nobili, artisti e artigiani e che ancora oggi caratterizza i più genuini rappresentanti della città.

“La beffa del grasso legnaiolo”, disegno di Walter Sardonini

La vicenda del legnaiuolo Manetto e della beffa ordita alle sue spalle, riscoperta negli anni ‘80 dal regista Orazio Costa e interpretata da Carlo Monni nel ruolo di protagonista, torna in un nuovo allestimento proprio nell’anno in cui ricorre il decennale della scomparsa del celebre attore fiorentino. Arricchita da un cameo di Sergio Forconi, una delle ultime voci veraci del teatro fiorentino, questa edizione dello spettacolo, oltre allo stesso Andrea Bruno Savelli, vedrà sul palco i giovani Luca Avagliano, Emiliano Buttaroni, Lorenzo Carcasci e Olmo De Martino.

La trama: alle riunioni di una brillante Brigata di fiorentini intervengono il celebre architetto Filippo Brunelleschi e l’ebanista Manetto detto il grasso; poiché quest’ultimo non si presenta ad una cena, gli altri membri della brigata, offesi dall’essere trascurati da Manetto, che oltretutto è di condizione più bassa di tutti gli altri amici, agli ordini del Brunelleschi ordiscono una complicatissima beffa. Si farà credere a Manetto di essere un’altra persona, un certo Matteo Mannini, fannullone che vive alle spalle dei parenti. Con la complicità di un gran numero di persone, la beffa riesce al punto di far dubitare alla vittima della propria stessa identità. Alla fine della vicenda per evitare il ridicolo il povero legnaiuolo è costretto a trasferirsi in Ungheria dove peraltro farà fortuna.

«Una prima versione dello spettacolo ha debuttato al Festival di Radicondoli con protagonista assoluto Carlo Monni – racconta Andrea Bruno Savelli – fu un successo clamoroso, che proseguì con cinque giorni di sold out al Museo Del Bargello a Firenze e poi al Teatro di Rifredi. Abbiamo deciso di rielaborarlo e riproporlo adesso, per ricordare Carlo a dieci anni dalla scomparsa, in una nuova versione che mantiene inalterato l’amore per Firenze e il divertimento dell’originale. Risate e aneddoti sulla Firenze che fu: il testo è l’esemplificazione della vis comica toscana che è stata messa per la prima volta su carta da Boccaccio nelle novelle e che poi via via è arrivata fino a Monicelli. Anche dopo che Brunelleschi ebbe costruito la cupola su di lui permaneva la diffidenza della gente. Si vociferava che avesse qualche rotella fuori posto, e per confutare questo pettegolezzo Vasari racconta la beffa ordita dal grande architetto ai danni del povero legnaiuolo, una trovata ingegnosissima piena di arguzia degna di un prequel di Amici miei. Intorno, storie curiose, buffe e coltissime: come la vera origine del nome della famiglia Rucellai, o le battaglie combattute da Donatello per sdoganare il nudo integrale nella scultura dell’epoca.»

28 dicembre 2022 – 1° gennaio 2023 | Teatro di Rifredi

(mercoledì – sabato, ore 21; domenica, ore 18)

Prima Nazionale

LA BEFFA DEL GRASSO LEGNAIUOLO

riduzione di Angelo Savelli da testi quattrocenteschi

con Luca Avagliano, Andrea Bruno Savelli, Emiliano Buttaroni, Lorenzo Carcasci, Olmo De Martino

e la partecipazione straordinaria di Sergio Forconi

regia Andrea Bruno Savelli

elementi scenici Gianni Calosi

light design Alessandro Ruggiero

l’immagine del manifesto è stata realizzata da Walter Sardonini

produzione Teatrodante Carlo Monni, Fondazione Accademia dei Perseveranti

 

5 – 8 gennaio 2023 | Teatro di Rifredi

(giovedì – sabato, ore 21; domenica, ore 16:30)

THE PRIMITALS

idea originale Yllana e Primital Brothers

regia Joe O’Curneen

con Íñigo García Sánchez, Pedro Herrero, Adri Soto, Manu Pilas

direzione musicale Santi Ibarretxe

assistente alla creazione musicale Manu Pilas

disegno luci Roberta Guarino

disegno del suono Alberto Fernández

costumi Tatiana de Sarabia

trucco África de la Llave

realizzazione del trono Arte y Ficción

attrezzeria Fernando Santos – Nasel

consulente alla magia Willy Monroe

coreografo Carlos Chamorro

comunicazione, stampa e marketing Rosa Arroyo, María Crespo, Alicia Suela

grafica Daniel Vilaplana

foto Julio Moya

direttore di produzione Mabel Caínzos

assistente di produzione Isabel Sánchez, Fran Álvarez

logistica Mónica González, Patricia Caínzos

tecnici in tour Mario Páramo, Roberta Guarino, Nacho Arjonilla, Alberto Fernández

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Appuntamenti negli altri luoghi del Teatro della Toscana

 

27 dicembre 2022 > 5 gennaio 2023 | Teatro della Pergola

e in

UOMO E GALANTUOMO

di Eduardo De Filippo

con la partecipazione di Ernesto Mahieux

regia Armando Pugliese

Meccanismo comico straordinario, Uomo e galantuomo di Eduardo De Filippo con Geppy Gleijeses, Lorenzo Gleijeses, Ernesto Mahieux, diretti da Armando Pugliese, è una commedia dal sapore ‘scarpettiano’. Narra la storia di una compagnia di guitti scritturati per una serie di recite in uno stabilimento balneare. Intrecci amorosi si mescolano alla finta pazzia, unica via per evitare duelli e galera. Tanti i temi cari a Eduardo, tra cui il perbenismo farisaico di nobili e borghesi, l’irriverente critica a un teatro sciatto e cialtronesco.

 

6 gennaio 2023, ore 10:30 e 11:30 | Teatro della Pergola, Attività collaterali

iNuovi in

CHI HA VISTO LA CODA DEL SIGNOR VOLPE?

di Federica Lea Cavallaro

con Federica Lea Cavallaro, Ghennadi Gidari, Nadia Saragoni, Sebastiano Spada, Lorenzo Volpe

È un’avventura per tutti coloro che amano viaggiare nel mondo della fantasia. Attenzione, attenzione: c’è una volpe senza coda in teatro! Attraverso indizi, racconti e incontri con i personaggi del bosco, i partecipanti vengono chiamati a trovare la coda del Signor Volpe. Riusciranno nelle mille peripezie? Risolveranno gli enigmi del Tasso aiutando, così, la Signora Volpe?Durante lo spettacolo i bambini (età consigliata 7-12 anni) devono essere accompagnati. Ciascun bambino può essere accompagnato da uno (o più) adulti. È richiesta la presenza, e il conseguente biglietto, di almeno un adulto referente ogni quattro bambini.

 

8 gennaio 2023, ore 10/11/12 | Teatro della Pergola, Attività collaterali

La Compagnia delle Seggiole in

IN SUA MOVENZA È FERMO

Viaggio teatrale all’interno del Teatro della Pergola di Firenze

da un’idea di Riccardo Ventrella

testi, regia Giovanni Micoli

con (in ordine di apparizione) Massimo Manconi, Luca Cartocci, Natalia Strozzi, Fabio Baronti, Sabrina Tinalli, Marcello Allegrini

 

La Compagnia delle Seggiole torna con In sua movenza è fermo a guidare il pubblico nella storia del Teatro della Pergola, che abita non solo sul palcoscenico, nell’istante esatto in cui vive uno spettacolo, ma anche nei suoi spazi più “segreti” e inaccessibili: nei laboratori, nei pressi della macchina scenica, nei sotterranei e nei depositi. Là dove ancora risuonano le voci dei tanti che hanno dedicato la loro vita a questa bruciante passione. Senza apparire sulle locandine, senza lasciar traccia di sé nei libri di storia. Si tratta dei luoghi che furono una volta sede della “Città del Teatro”: un grande opificio autosufficiente nel quale si svolgevano tutti i mestieri della scena. Nel quale si viveva, di giorno e di notte; crocevia, luogo di incontro, agorà della Firenze Granducale. Palazzo delle feste di corte, grande tempio del melodramma, luogo deputato di mille trucchi e magie, sotto l’egida benevola dell’Accademia degli Immobili, che la Pergola costruì e possedette fino al 1942, e che ha come motto “In sua movenza è fermo”.