Suoni Inauditi, all’ISSM Mascagni di Livorno: un concerto di libera improvvisazione con Mathieu Ben, Guy-Frank Pellerin, Stefano Agostini
Concerto di musica improvvisata, questo il titolo del quarto appuntamento della X Rassegna Internazionale di Musica Contemporanea Suoni Inauditi, che si tiene lunedì 25 marzo 2019 alle 18, nell’Auditorium Cesare Chiti del Mascagni Protagonisti, autori ed esecutori al tempo stesso, Mathieu Bec(foto sopra il titolo) alle percussioni, Guy-Frank Pellerin ai sassofoni, Stefano Agostini ai flauti e il Gruppo di libera improvvisazione del Mascagni.
Il concerto sigla anche la conclusione del Seminario di libera improvvisazione per fiati, tenuto per tre mesi, dal gennaio scorso, da Guy-Frank Pellerin nell’ambito del corso di Improvvisazione di Stefano Agostini, concertista e docente di flauto dell’Istituto livornese.
“La libera improvvisazione è un’esperienza di grande valore formativo – dice Stefano Agostini – per qualunque musicista, da chi fa classica a chi fa jazz, passando per tutti i molteplici generi della musica contemporanea. È una pratica che consente di approfondire il rapporto con lo strumento, scoprendone potenziali espressivi inimmaginabili nell’ambito della tradizionale letteratura, e di approfondire il gesto musicale – il rapporto fra corpo, strumento e suono – e sviluppa una creatività individuale totale, in interazione con gli altri strumentisti”.
Dunque il pubblico, più che trovarsi ad assistere a un concerto, sarà coinvolto nella creazione estemporanea di un’opera, unica e irripetibile perché libera espressione del momento e dell’incontro contingente fra gli artisti e fra gli artisti e il pubblico stesso.
Mathieu Bec – la cui ricerca s’indirizza a sviluppare un suono di percussioni atipico e trasforma lo strumento classico della batteria in un’esperienza sensoriale unica – apre il programma con alcune sue improvvisazioni in assolo. Sarà in duo con i flauti di Stefano Agostini e, successivamente, con i sassofoni di Guy-Frank Pellerin per ritrovarsi poi un trio di percussioni, flauti e sassofoni.
Il concerto sarà concluso dalla performance improvvisativa dei tre artisti insieme con tutti gli studenti che hanno seguito il seminario, riuniti nel Gruppo di libera improvvisazione del Mascagni.
“La vitalità della Rassegna Suoni Inauditi, che compie il suo decimo compleanno – afferma Stefano Guidi, direttore del Mascagni – è testimonianza ulteriore di quanto il nostro Conservatorio voglia e sappia guardare al futuro. L’attenzione che la scuola e i docenti riservano alle esperienze della composizione contemporanea e a tutti i generi che concorrono al panorama musicale dei nostri tempi, costituisce un patrimonio raro che la scuola mette a disposizione dei suoi studenti e della città intera.
Il concerto è a ingresso libero.
MATHIEU BEC
Batterista e percussionista di musica improvvisata, Mathieu Bec nasce a Montpellier nel 1973. Protagonista della scena hardcore punk – sottogenere del punk rock, che nasce in Usa e poi si sviluppa in Europa -, influenzato dal compositore, sassofonista e pluristrumentista newyorkese John Zorn come dai NoMeansNo – gruppo punk rock canadese – negli anni ’90 fonda il gruppo punk Brainsneaker sur Montpellier e poi un duo elettroacustico con Sébastien Job, con cui produce due album nel 2014 e nel 2016. Rivelato giovanissimo dalle opere di Ligeti durante la visione del film Odissea nello spazio di Kubrick, ritrova la medesxima emozione filosofica e artistica a 35 anni durante un concerto del percussionista Sébastien Bouhana. Lavora incessantemente a sviluppare un suono di percussioni atipico e trasforma lo strumento classico della batteria in esperienza sensoriale unica fondata sulla nostra percezione fisica del suono. A livello internazionale collabora con Michel Doneda, Xavier Charles, Pascal Battus, Patrice Soletti in Francia, con Guy-Franck Pellerin in Italia, Vanessa Peterdorfen in Germania, Guillermo Torres a Madrid, Oscar Valdi a Genova, oltre che con il percussionista Naoto Yamagishi e il pittore Takami Fujimoto, ambedue giapponesi, per il cortometraggio The wild gesture che coniuga morphing peinture – la tecnica che consiste nella trasformazione fluida, graduale e senza soluzione di continuità tra due immagini di forma diversa, che possono essere oggetti, persone, volti, paesaggi – e percussione.
GUY-FRANK PELLERIN
Sassofonista franco canadese, a partire dagli anni ’70 Guy-Frank Pellerin partecipa a numerosi gruppi e progetti della scena musicale parigina ispirati dalle esperienze di gruppi e musicisti come i Gong, Soft Machine, Van der Graaf Generator e Frank Zappa. Studia e successivamente insegna alla scuola dell’I.A.C.P. (Institute for Art, Culture and Perception) che fra il 1974 e il 1990 anima la vita culturale parigina; suona nella Celestial Communication Orchestra di Alan Silva che dell’I.A.C.P. è fondatore e direttore artistico. Si dedica ad attività musicali con artisti di aree creative diverse quali attori, danzatori, pittori, gruppi come Les Grooms, Les passengers ed altri. Tra le numerosissime collaborazioni è degna di nota quella con Steve Lacy. Da anni Guy-Frank Pellerin vive in Italia, a Castiglioncello, nel comune di Rosignano Marittimo.
STEFANO AGOSTINI
Nato nel 1958, Stefano Agostini si diploma in flauto con lode nel 1975 presso l’Istituto Musicale Boccherini di Lucca. Dal 1976 al 1978 si perfeziona con Severino Gazzelloni presso l’Accademia Musicale Chigiana di Siena ottenendo il Diploma di merito. Dal 1988 al 1993 frequenta il corso superiore di flauto tenuto da Conrad Klemm presso il Cnservatorio di Winterthur (CH), dove ottiene il Reifezeugnis (1991) ed il Solistendiplom (1993). È stato primo flauto dell’Orchestra Giovanile Italiana. Ha collaborato con l’Orchestra Regionale Toscana e per molti anni ha ricoperto il ruolo di primo flauto in orchestre lirico-sinfoniche: Orchestra del Teatro del Giglio di Lucca, Sinfonica di San Remo, Festival Puccini di Torre del Lago. Ha svolto e svolge attività concertistica con vari ensemble cameristici in Italia e all’Estero, partecipando a festival e rassegne come Biennale di Venezia, Alternative Lirique di Parigi, Festival Grec di Barcellona, Temporada Alta di Girona, Bologna Festival, GOG di Genova, Promenade Lirique di Tourcoing, Festival Italia di Edimburgo, Festival 900 di Trento, GAMO di Firenze, Bruxelles, Atene, Istanbul e Festival di Campo de Jordao in Brasile. Interessato ai linguaggi contemporanei, all’improvvisazione e al rapporto della musica con gli altri linguaggi artistici, ha collaborato con compagnie di danza e di teatro, componendo e rielaborando musiche per spettacoli teatrali. Per molti anni ha collaborato con l’attore Franco di Francescantonio. Lo spettacolo Recitarcanzoni, del quale ha curato l’arrangiamento e l’esecuzione musicale, ha ottenuto il Premio speciale della giuria al IV Festival Internazionale di Teatro Monoki di San Pietroburgo. Collabora con la Compagnia di danza L’Ensemble di Micha van Hoecke. È stato docente di flauto preso la Scuola di Musica di Fiesole. Dal 1977 è docente di flauto di ruolo presso l’Istituto Musicale Pietro Mascagni di Livorno, e dal 2006 ne è stato direttore per due trienni. Tiene corsi di specializzazione e master class presso varie istituzioni musicali.