Stagione lirica al Teatro Comunale di Sassari. Cinque minuti di applausi per l’adattamento di “Carmen” in un atto unico, senza coro e scelte registiche. E il programma Rai “Prima della prima” ha registrato prove e backstage

Una tragedia d’amore che ha stregato il pubblico del Teatro Comunale. Cinque minuti di applausi hanno sancito il successo di Carmen, tragédie d’amour, terzo appuntamento con la Stagione lirica dell’Ente “Marialisa de Carolis” di Sassari, adattamento in atto unico dell’immortale capolavoro di Georges Bizet. Chi si aspettava una semplice riduzione della Carmen si è dovuto ricredere: grazie a un’attenta revisione della partitura curata dal direttore d’orchestra Jacopo Brusa, il pubblico di Sassari si è trovato davanti una Carmen insolita, rinnovata nella versione curata dal regista sassarese Gianni Marras ispirata più alla novella originaria di Prosper Mérimée che al plot dell’opera bizettiana. Il pubblico del Comunale, che nel rispetto delle limitazioni ha partecipato numeroso, ha mostrato di apprezzare tributando ai protagonisti applausi generosi: impossibile diversamente, d’altronde, vista la caratura del cast. Si è rivelata vincente l’idea di presentare in scena il mezzosoprano Veronica Simeoni (Carmen) e il tenore Roberto Aronica (Don José), coppia nella vita oltre che sul palcoscenico e protagonisti nei più prestigiosi teatri del mondo. Con loro il baritono Marco Bussi (Escamillo), il soprano Federica Vitali (Micaëla, personaggio inesistente in Mérimée) e gli attori Emanuele Floris e Maurizio Giordo che hanno impersonato Zuniga, Lillas Pastia e Garcia, il marito di Carmen assente nell’opera di Bizet.

Roberto Aronica (Don José) e Veronica Simeoni (Carmen)

Nella vicenda presentata dal regista Gianni Marras, la sensuale gitana Carmen seduce un Don José molto più smaliziato rispetto al giovane ingenuo dell’opera più famosa. Micaëla ed Escamillo, funzionali alla trama, restano sullo sfondo facendo da contraltare ai due protagonisti nella storia d’amore e morte che si concluderà tragicamente. Le atmosfere più cupe rispetto alla tradizionale Carmen sono state proposte in un’arena allestita sul proscenio, in un capovolgimento di prospettiva mai visto prima a Sassari. L’Orchestra dell’Ente Concerti, solitamente in buca, è stata innalzata su un ponte mobile alle spalle della scena, pienamente a vista, in un effetto suggestivo che ha ben funzionato. La scena curata da Davide Amadei è stata valorizzata dalle luci di Tony Grandi, mentre i costumi tradizionali di Massimo Carlotto hanno riportato la vicenda alla Siviglia immaginata da Mérimée e poi ripresa da Bizet. Le coreografie sono state curate da Daniele Palumbo.

Gli applausi finali, generosi per tutti, hanno sancito il successo di un allestimento forzatamente adattato al teatro in tempo di Covid-19: un atto unico, senza coro e con scelte registiche che hanno dovuto tenere conto del distanziamento anche in scena. Un nuovo modo di interpretare il teatro, si spera temporaneo, che ha incuriosito anche i curatori del programma Rai “Prima della prima”. Una troupe della storica trasmissione ha infatti visitato il teatro di Sassari durante le prove, intervistando i protagonisti e dedicando una puntata all’allestimento sassarese che verrà trasmessa prossimamente.

Carmen, tragédie d’amour sarà riproposta in replica al Comunale domenica 18 ottobre 2020, alle ore 17.