SPECIALE SANREMO / 5. Fiorello fa suo lo show di Sanremo. Michelle dichiara il suo amore al marito in platea. Poi la ballerina over 80 e le canzoni

Più o meno come da copione. La grande giostra scintillante dell’Ariston si è messa perfettamente in marcia alle 20.35 e Raiuno fino a notte fonda ha “sparato” immagini della prima serata del Festival. Spigliatissima come sempre Michelle Hunziker (bello l’abito nero con scollatura abissale) con tanto di dichiarazione in diretta al marito Tomaso Trussardi: “Ho visto la mia famiglia, mio marito seduto in platea, non lo vedo da due settimane. Amore, sei talmente bello che ti risposerei”. Sorriso simpatico e smagliante quello di Pierfrancesco Favino, grande attore, un po’ impacciato nel ruolo di conduttore. Ma era la prima serata… si sa, il debutto è sempre un po’ difficile. Prima l’ansia, poi la necessità di calarsi nel ruolo…

E vai con la musica, gli ospiti e super ospiti (con un Gianni Morandi “capitano” sempre più coraggioso, elegante e indomabile), l’influenza/laringite di Laura Pausini in diretta telefonica che a causa del male di stagione è stata costretta a saltare l’appuntamento (da ospite) con il suo pubblico sanremese, ma ha promesso che farà di tutti per esserci sabato, nella serata del gran finale. E un Fiorello super, nel senso che appena salito sul palco (con “passaggio” fugace di un disturbatore subito bloccato) ha preso in mano le redini ed ha fatto “suo” lo show di Sanremo.

Perché se la musica è la grande protagonista del Festival (ricordiamo che Sanremo è il Festival della canzone italiana con la F maiuscola da quasi settant’anni, questa del 2018 è la 68ma edizione), è mancata la costruzione dello spettacolo inteso nel suo complesso. Claudio Baglioni è un ottimo musicista/autore, con le carte in super regola per fare il direttore artistico, ma certamente non ha l’esperienza (Carlo Conti docet) di mettere insieme un cast con annessi e connessi in modo da mixare tutto quello che serve per avere, alla fine, uno show compiuto, dove musica, canzoni, interpreti, ospiti, conduttori… si intersecano alla perfezione, diventando protagonisti assoluti, capaci di catturare l’attenzione del pubblico. Ecco, Fiorello con la sua verve, la sua ironia, il suo essere “uomo di spettacolo” a tutto tondo (one man show, cantante, attore, imitatore… insomma, un po’ di tutto), ha fatto sua la ribalta dell’Ariston “reggendo” alla grande il debutto di questa edizione.

Detto questo, passiamo alle canzoni. Forse, nel complesso, ci si aspettava di più. Ma come Sanremo insegna, i brani vanno ascoltati e riascoltati sera dopo sera: solo nel sabato del gran finale, le idee del pubblico (da casa), di quello in platea all’Ariston e degli addetti ai lavori saranno più chiare per dare un parere meditato. Per adesso il giudizio è quello “veloce” della prima serata e chiaramente molto personale: bravi i Decibel con Enrico Ruggeri e un’anima rock (“Lettera dal Duca”); deludenti Elio e Le Storie Tese (“Arrivederci” la loro canzone: del resto hanno detto tempo fa che la loro esperienza insieme è conclusa, ma viene da chiedersi se sarà poi vero fino in fondo), bello anche il pezzo di Ron (un inedito del grande Lucio Dalla), Mario Biondi è sembrato sottotono, bravo Max Gazzè (la sua canzone si intitola “La leggenda di Cristalda e Pizzomunno”), i Pooh – dopo il lungo tour di addio dopo cinquant’anni di carriera – si sono presentati alla spicciolata, Fogli e Facchinetti in duo, poi Canzian da solista… Ermal Meta e Fabrizio Moro (“Non mi avete fatto niente”) vengono dati tra i favoriti per la vittoria finale, ma la loro canzone non è di quelle che resta subito nella testa.

Rimane una grande signora della canzone Ornella Vanoni (“Imparare ad amarsi” con Bungaro e Pacifico) e senza dubbio, visto anche lo scatenato ballo di un’arzilla signora di 83 anni durante l’esibizione de Lo Stato Sociale, la “vecchia guardia” continua a difendersi molto bene…

Poco  prima della conclusione della serata (la maratona tv è durata fino alle una e 13 minuti, a seguire il Dopofestival) il direttore artistico Baglioni ha dato i risultati della giuria demoscopia. In zona alta si sono posizionati Annalisa, Nina Zilli, Lo Stato Sociale, Noemi, Max Gazzè, Ermal Meta-Fabrizio Moro, Ron. In zona intermedia Luca Barbarossa, Mario Biondi, The Kolors, Elio e Le Storie Tese, Giovanni Caccamo, Ornella Vanoni-Bungaro-Pacifico. In zona bassa Decibel, Diodato e Roy Paci, Renzo Rubino, Enzo Avitabile con Peppe Servillo, Red Canzian, Le Vibrazioni, Roby Facchinetti e Riccardo Fogli.

Mercoledì 7 febbraio 2018 seconda serata del Festival 2018. Stiamo a vedere come evolverà dopo il primo giorno di rodaggio. (e.a.)