SPECIALE PITTI UOMO / 6. Sui tetti di Firenze e nel cuore della città, fra eccellenza creativa e artigianalità
La bellezza di Firenze si schiude nei giorni di Pitti Uomo, facendo emergere luoghi sconosciuti e panorami dall’angolazione particolare. Si aprono antiche dimore, palazzi, luoghi solitamente chiusi al pubblico. E gli eventi per presentare le collezioni diventano momenti di grande emozione, perché si scoprono angoli nascosti della città e panorami mozzafiato che mostrano l’eccezionale profilo della città gigliata, che diventa ancora più interessante se la “collocazione” dei monumenti sembra improvvisamente modificata. Perché tutto dipende dalla posizione dalla quale si “guarda” lo skyline rinascimentale.
Sui tetti di Firenze. Per presentare gli outfit della primavera-estate 2018 di Lebole, l’azienda aretina da sempre presente nel mondo della moda maschile, ha così scelto la location di Casa Lebole, nei pressi di Palazzo Pitti. Sulla doppia terrazza al piano attico, dove la signora Anna Lebole e il suo staff introducono all’anima della collezione, gli abiti sono stati messi in mostra seguendo un percorso di colore che partendo dal rosso amaranto (con sfumature cangianti di uno dei completi di punta della collezione), passa attraverso varie tonalità di azzurro per raggiungere il classico e intramontabile blu, per poi virare decisamente sui colori della terra, gli ocra e gli ecrù, con tocchi di bianco, declinati in tessuti che mescolano fibre nobili come lana leggera, lino, seta, cotone.
Le giacche sono sfoderate e morbide nei tagli della spalla e del giromanica, i bottoni sono in madreperla, I gilet diventano un accessorio immancabile, come i leggerissimi cappelli-decoro in paglia bianca, abbinati per tonalità di colore, stoffa, disegno e stile. Così, passeggiando dalla terrazza al primo livello e poi salendo al secondo, ecco la giacca in un tessuto tramato sui toni del terra di Siena chiaro che sembra dialogare direttamente con il rosso dei mattoni della cupola di Brunelleschi sullo sfondo (immagine sopra il titolo, foto di Virginia Falchini). Mentre una giacca sui toni dell’azzurro s’insinua fra il verde del Giardino di Boboli “salendo” idealmente verso la perfezione architettonica del Forte Belvedere che appare sul crinale della collina. Un’altra ancora, infine, sui toni del grigio, una tonalità che è pacata e frizzante al tempo stesso, si trova idealmente a fianco del profilo di Palazzo Vecchio che sbuca all’improvviso dietro ad un piccolo cespuglio. I tessuti, come accennato, impiegano colori naturali, ma non mancano i trattamenti tecnologici che oltre a conferire leggerezza estrema leggerezza, rendono le stoffe anti macchia e anti piega.
Nel cuore della città. Dall’Oltrarno a via della Spada, una traversa di via Tornabuoni. Una piccola strada dove il lusso è di tendenza, dove l’artigianato di tradizione diventa elemento determinante. Ottod’Ame è un brand made in Florence che in pochi anni ha conquistato il mercato italiano, facendosi strada anche all’estero.
Un marchio per ragazze e donne che mescola creatività, ricerca, estrema portabilità e prezzi al pubblico accessibili. La boutique monomarca di via della Spada è così diventata la location gioiosamente affollata per la una presentazione della collezione estiva, con la riproposizione di alcuni capi per il prossimo autunno inverno 2017/2018 già oggetto di una spettacolare performance lo scorso febbraio a Milano durante la settimana della moda. L’estate di Ottod’Ame è fatta di tessuti leggeri, impalpabili, di fantasie un po’ vintage come i fichi d’india e le meduse stilizzati, di una palette che partendo dal bianco via via accoglie colori pastello, ma anche pennellate e fantasie decise. Per l’inverno, invece, i toni sono più decisi, i tessuti lavorati (foto di Virginia Falchini), così come gli accessori. E una fantasia di biscotti da colazione diventa un vero e proprio leit motiv.