“Sotto gli occhi di tutti. La società italiana e le persecuzioni contro gli ebrei”: lectio magistralis nella sala consiliare del Comune di Livorno della professoressa Valeria Galimi. L’8 febbraio alle ore10.30

Mercoledì 8 febbraio 2023, alle ore 10.30 nella Sala Consiliare del Comune di Livorno, la professoressa Valeria Galimi, dell’Università di Firenze, terrà una lectio magistralis dal titolo “Sotto gli occhi di tutti. La società italiana e le persecuzioni contro gli ebrei”.
L’incontro, a cura di Istoreco, potrà essere seguito in diretta streaming accedendo al canale YouTube https://www.youtube.com/channel/UCHkwlQ7gnCk4UxmTn2s4o0w/videos oppure al link: https://livorno.consiglicloud.it
L’iniziativa, inserita nell’ampio programma di eventi dedicati al Giorno della Memoria, intende rendere omaggio all’instancabile e preziosa attività di testimonianza della Senatrice Liliana Segre, dal 2019 cittadina onoraria di Livorno, entrata nel campo di concentramento di Auschwitz il giorno 6 febbraio 1944. 
Nel 1938 in Italia sono applicate per la prima volta dalla conclusione del processo di emancipazione della minoranza ebraica delle misure atte a limitarne i diritti civili. La storiografia ormai da tempo ha confutato l’idea che l’Italia abbia subito un’imposizione o delle pressioni da parte della Germania nazista, dimostrando di contro l’autonomia del regime fascista nella promulgazione delle leggi a carattere razziale che sono emanate nel settembre e nel novembre dello stesso anno. Come reagisce la società italiana riguardo alle norme persecutorie? A lungo il 1938 è stato considerato l’avvio del processo di disaffezione al fascismo, segnando una battuta d’arresto alla crescita del consenso degli italiani al regime, che hanno mostrato di aderire alla svolta razzista intrapresa con la conquista dell’Etiopia del 1936.
Una nuova stagione storiografica ha dimostrato, di contro, che le leggi razziali sono state applicate senza particolari reazioni da parte della popolazione italiana, mentre da alcuni studiosi è stato sottolineato un «consenso di massa» espresso dagli italiani all’indomani delle leggi razziali. È utile, pertanto, provare a scomporre questa opinione e tentare di comprendere quale sia stata l’effettiva partecipazione degli italiani al progetto di costruzione dell’”uomo nuovo razzista”, per meglio indagare le articolazioni sociali e periferiche dei meccanismi propagandistici, nonché la reale ricezione della parola d’ordine razzista e antisemita nei vari settori della società italiana.
L’intervento della professoressa Galimi sarà preceduto dal saluto del Presidente del Consiglio Pietro Caruso, del sindaco Luca Salvetti e del  presidente della Comunità ebraica di Livorno Vittorio Mosseri.
L’evento sarà seguito in streaming anche da un gruppo di detenuti della casa Circondariale di Livorno “Le Sughere”.
Valeria Galimi è professore associato di Storia contemporanea all’Università di Firenze. Dottore di ricerca presso la Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa, ha svolto attività di ricerca e di insegnamento in varie università e centri di ricerca in Italia, Francia, Israele e Stati Uniti. Si occupa di storia della Francia contemporanea, di antisemitismo europeo, di fascismi, di storia culturale e sociale della seconda guerra mondiale e delle sue eredità. Si interessa di comunicazione della ricerca storica ed è stata docente del Master di Public History (Università di Milano-Fondazione Feltrinelli). Membro del Joint Admissions and Examination Committee dell’EMJMD History and the Public Sphere (HIPS), Action KA1-Partnership with Japan, dell’Unità di ricerca Sagas Modern Transcultural studies e del Centro interuniversitario di Storia globale Globhis. Fra le sue pubblicazioni: L’antisemitismo in azione. Pratiche antiebraiche nella Francia degli anni Trenta, Unicopli 2006, 2019; Sotto gli occhi di tutti. La società italiana e le persecuzioni contro gli ebrei, Le Monnier 2018. Fa parte di Passato e presente dal 2006: prima redattrice, poi corrispondente, membro della Direzione e, dal 2019, del Comitato di coordinamento.