Simone Cristicchi è David Lazzaretti sul palcoscenico del Goldoni di Livorno. Teatro per tutti: ecco le “Fiabe italiane”

Una vicenda incredibile, ma realmente accaduta. La storia di un’idea. La storia di un sogno. Sarà il cantautore ed attore Simone Cristicchi a portare domenica 26 marzo 2017, alle ore 21 al Teatro Goldoni di Livorno per la stagione di prosa (turno unico), la grande avventura di un mistico, l’utopia di un visionario di fine ottocento, capace di unire fede e comunità, religione e giustizia sociale: David Lazzaretti.

Con lo spettacolo “Il secondo figlio di Dio. Vita morte e miracoli di David Lazzaretti”, l’artista romano torna così a stupire il pubblico dopo il grande successo di Magazzino 18, con un ulteriore esempio di un genere nuovo che con il regista Antonio Calenda hanno definito musical civile: “Ed è proprio grazie al raro talento di Cristicchi – spiega Calenda – che è nato questo spettacolo, dove la canzone dal vivo appare nelle vesti di testimonianza alta, che scopre la sua dimensione epica come strumento di racconto di grandi accadimenti”.  E la vicenda, poco conosciuta, ma di grande fascino, è quella ispirata alla vita di Lazzaretti, detto il “Cristo dell’Amiata” di cui Cristicchi tra canzoni inedite e narrazione, ricostruisce la parabola ambientata all’indomani dell’Unità d’Italia in un piccolo lembo di Toscana (Arcidosso e la Maremma grossetana) che diventa lo scenario di una domanda più grande, universale. Da figlio di carrettiere a predicatore eretico con migliaia di seguaci, con le musiche originali composte insieme a Valter Silviotti ed i testi firmati con Manfredi Rutelli, Cristicchi (nelle foto di scena di Tommaso La Pera) farà rivivere sul palcoscenico il suo sogno rivoluzionario, culminato nella realizzazione della “Società delle Famiglie Cristiane” per una società più giusta, fondata sull’istruzione, la solidarietà e l’uguaglianza.

Un monologo abilmente interpretato dal protagonista, che riesce a coinvolgere ed emozionare, dando voce ed anima ad una varietà di personaggi, rendendo percepibile la realtà ed il tempo in cui Lazzaretti visse: dalla sua predicazione popolare, all’arresto per frode, dall’accusa di vagabondaggio e cospirazione politica, dalla quale venne tuttavia assolto, all’accusa di eresia ad opera del Sant’Uffizio, che agli inizi del 1878 mise all’indice ogni suo scritto. David decise dunque di rifugiarsi in Francia, ma solo per un breve periodo: nel luglio dello stesso anno, infatti, apparve nuovamente tra la gente di Monte Labbro, acclamato da un’ampissima folla. Il 18 agosto, con i fedeli seguaci alle spalle, il “Cristo dell’Amiata” dette vita ad un’imponente processione verso i santuari di Arcidosso e Casteldipiano, mete che non fu in grado di raggiungere. La cerimonia venne interrotta bruscamente dagli uomini della forza pubblica, che spararono indistintamente sulla folla colpendo a morte quattro persone, tra cui l’indomabile condottiero.

Lo spettacolo, prodotto dal Centro Teatrale Bresciano in collaborazione con Promo Music, si avvale delle scene e costumi di Domenico Franchi, il disegno luci di Cesare Agoni, le musiche con esecuzione registrata di Marco Bianchi, chitarre e live looping Andrea Musto, violoncello Francesco Tirelli, percussioni Sebastiano Zorza, fisarmonica con il Coro Ensemble Magnificat di Caravaggio diretto da Massimo Grechi.
Biglietti ancora disponibili presso il botteghino del Goldoni (tel. 0586 204290) il martedì e giovedì ore 10 – 13, mercoledì, venerdì e sabato ore 17 – 20; biglietti in vendita anche nei negozi del circuito regionale Box Office o collegandosi al sito www.boxol.it; prezzi Posto unico numerato € 26, Giovani under 20 €15; tutte le informazioni su www.goldoniteatro.it

“FIABE ITALIANE” ALL’AUDITORIUM LE FORNACI DI TERRANOVA BRACCIOLINI

Quattro tra le più belle fiabe raccolte dalle nonne e dai nonni toscani alla maniera di Italo Calvino, scelte e reinterpretate per recuperare una tradizione antica, quella dei cantastorie. Questo è Fiabe italiane, lo spettacolo per tutte le età firmato dalla compagnia Manufatti Teatrali che andrà in scena sabato 25 marzo 2017 alle 18 presso l’Auditorium Le Fornaci di Terranuova Bracciolini (via Vittorio Veneto 19, Arezzo). Il palcoscenico sarà popolato da orchi arrabbiati e orchesse, da cani barboni e vaccherelle, dalla mostruosa capra ferrata e dalla foresta nera, da vecchine e uccellini, per sorridere, pensare e ridere a crepapelle tra musica, filastrocche e canzoni originali composte da Marco Giunti. L’evento, in replica domenica 26 marzo alle 17.00, è inserito nell’ambito della rassegna teatrale Diffusioni Kids, a cura di KanterStrasse (ingresso 5€, www.lefornaci.org).

Meraviglia, stupore, gioia e divertimento sono i sentimenti che avvolgono da sempre il mondo delle fiabe agli occhi dei più piccoli, ma non solo. “La fiaba è un genere che non ha età – racconta il regista e attore Andrea Giannoni – fa parte della formazione di bambini, adulti e anziani. Per questo abbiamo scelto di crearci intorno uno spettacolo: la nostra esigenza è parlare un linguaggio comune a tutti”. Insieme a lui Simone Martini e Marco Giuntini daranno nuova vita a quattro classici senza tempo, ognuno riletto attraverso un diverso stile di recitazione: la storia di Buchettino, che sfida l’orco con la sua furbizia, sarà narrata con le marionette; la parabola di Fagiolino contro l’avidità vedrà l’utilizzo di maschere; la vicenda della Capra ferrata, che come il male non può essere uccisa ma solo controllata, sarà interpretata con suoni e rumori; e la filastrocca di Petuzzo, bambino pigro, diventerà un racconto cantato.

La scenografia è semplice e scarna, per mettere in risalto il lavoro degli attori. Il teatro si trasforma in una piazza, dove i tre moderni cantastorie incarnano via via diversi personaggi accompagnandosi con strumenti musicali proprio come i menestrelli, e utilizzando tecniche recitative care alla tradizione del teatro popolare. Dice Giannoni: “L’idea per Fiabe italiane nasce dal desiderio di lavorare sulla tradizione orale. Le fiabe che Calvino ha riunito nell’omonimo e celebre libro provengono da una narrazione che affonda le radici nella notte dei tempi, e che si svolgeva nelle strade e nelle case. Per prepararci abbiamo girato la Toscana intervistando gli anziani, domandando loro quali fossero le fiabe della loro infanzia. Poi tra quelle di cui ci hanno parlato abbiamo scelte le più care a Calvino, per portarle in scena”.

Tutto il programma teatrale è on line su www.festivaldiffusioni.com.
Info e prenotazioni: comunicazione@festivaldiffusioni.com • Tel 377 98 78 803
Ingresso unico 5 €

 

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