Siena, “In lucem veniet”. Splende il pavimento del Duomo. Installazione luminosa di Rotelli, musica e canti gregoriani (fino al 31 luglio e poi dal 18 agosto al 28 ottobre)

“In lucem veniet”, verrà alla luce, proferisce la Sibilla Cumea, rappresentata in una delle tarsie del Pavimento del Duomo di Siena rivelato in questi giorni con scopertura straordinaria. La raffigurazione della Cumea, assegnata a Giovanni di Stefano, utilizza il testo della profezia sibillina in cui il Figlio di Dio appare come il Redentore, che dopo aver sconfitto la morte, porta la salvezza al genere umano tornando alla luce della Resurrezione. In occasione della settima edizione di “Lux in nocte”, il 27 giugno 2018 si è tenutala serata inaugurale per la scopertura del Pavimento introdotta da “un’opera luminosa” curata da Marco Nereo Rotelli che, con la sua cifra stilistica, capace di rendere visibile la parola come figura, ha ideato un percorso visivo dove arte, musica scrittura interagiscono dando voce alla facciata. Rotelli creerà una interrelazione tra l’arte e le diverse discipline del sapere, anche grazie a una lavagna luminosa interattiva.

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Durante la serata “l’opera di luce” è stata accompagnata dalle musiche di Gianluca Littera, uno tra i pochissimi solisti al mondo a proporsi con l’armonica cromatica sia in ambito classico sia in ambito jazz, e dalle parole dei profeti, filosofi e sibille che, in quella occasione, prenderanno voce e “parleranno” agli spettatori. Il fiato, l’origine della parola che giunge dalla profondità dell’essere, e la luce, l’origine della visione, sono i fondamenti di un’opera capace di creare nello spettatore quello stato che costituisce la matrice dello stupore. Viste con occhi nuovi e con mente aperta, le porte del Duomo si sono spalancate a fine installazione accompagnate da un canto gregoriano, la quintessenza della musicalità del verbo.

Fino al 31 luglio e dal 18 agosto al 28 ottobre, il pavimento resterà dunque scoperto per la visita al pubblico, ma con una nuova modalità di lettura che illumina le tarsie del tappeto marmoreo con inediti effetti cromatici. Il pavimento splenderà così di nuova luce grazie a un progetto di Opera Civita che, insieme all’Opera della Metropolitana, nel tempo, ha contribuito alla valorizzazione del Pavimento, a renderlo noto a tutto il mondo: la “meraviglia” della città di Siena, come avevano intuito gli artisti e i viaggiatori anglosassoni.