Seravezza, alle Scuderie Granducali fino al 12 settembre in mostra una selezione delle opere di Luigi Mormorelli. Il tema è “Ilgioco della mente” nell’ambito del percorso Seravezza Scultura

Le Scuderie Granducali di Seravezza ospitano fino al 12 settembre 2021 una selezione di opere di Luigi Mormorelli. La mostra, dal titolo “Il gioco della mente”, è curata dal professor Giuseppe Cordoni e rientra nel percorso “Seravezza Scultura” promosso dal Comune di Seravezza e dalla Fondazione Terre Medicee. Si visita dal martedì alla domenica dalle 16:00 alle 20:00 e, in orario serale, nei giorni degli spettacoli cinematografici alle Scuderie. Ingresso libero.

La mostra fa seguito a quella allestita due anni or sono a Palazzo Rossetti e dedicata alle opere scultoree realizzate dall’artista pisano nella prima fase della sua brillante carriera, frutto della collaborazione con i laboratori artigianali della Versilia. Questo nuovo allestimento ripropone alcune sculture ma soprattutto amplia lo sguardo sulla notevole produzione pittorica e sui disegni. Un ulteriore contributo alla comprensione dell’opera di Mormorelli, che visse in Versilia una lunga e intensa stagione creativa, già testimoniata anche dalla grande mostra che nel 2004 Palazzo Mediceo dedicò a tutti gli artisti che, come lui, ebbero una feconda collaborazione con Henraux.

L’esposizione in corso rientra nel progetto della Fondazione Terre Medicee teso a far conoscere e valorizzare il ricco corpus di opere donate dalla famiglia Mormorelli alla Fondazione stessa.

LUIGI MORMORELLI – BREVE BIOGRAFIA

Luigi Barbieri Mormorelli è nato a Pisa nel 1921. Nel 1926 la famiglia si trasferisce a Lecce, in conseguenza delle proprie attività, nel 1928 a Udine e Trieste, nel 1934 a Perugia e nel 1938 a Parma, dove il padre muore. Il giovane Luigi interrompe il Liceo per impiegarsi come tornitore e poi apprendista meccanico, senza però abbandonare gli studi, che riprende fino a conseguire la laurea in ingegneria. Finita la guerra ed il militare al fronte, nel 1945 si sposa e diventa titolare di un’impresa metalmeccanica e, dopo un’esperienza in Belgio come minatore, anche di macchinari ed impianti per miniere. Riceve la “Medaglia d’Oro” per meriti civili ed è Presidente dell’Associazione Industriali. Nel 1959 chiude l’azienda e si ritira a Colle di Buggiano (PT), dove riprende i suoi interessi culturali, frequentando inoltre l’Accademia Chigiana di Siena e l’ambiente artistico-culturale della Versilia, aprendo nel 1961 uno studio sui Lungarni a Firenze. Nel 1966 tiene la sua prima mostra personale alla Galleria “La Pantera” di Montecatini Terme, si trasferisce a Parigi e, quindi, inizia un lungo viaggio in America Latina, per poi tornare in Italia nel 1970. Nel 1972 realizza le prime sculture in Versilia presso lo Studio Sem e la Henraux S.p.A. Frequenta anche i laboratori Art Marmo, Pio Rossi e le fonderie Tommasi, Da Prato, Del Chiaro e Tesconi. Nell’area apuo-versiliese prende parte a molte rassegne. Muore a Pietrasanta nel 1994.