SCENARI DI QUARTIERE. Ultimo spettacolo a Livorno dell’edizione 2021. Sabato 19 alle ore 19.30 in piazza XX Settembre c’è Simone Cristicchi con “Lo chiederemo agli alberi”

Ultimo appuntamento per la fortunata rassegna “Scenari di quartiere”, il festival di Teatro di narrazione organizzato dalla Fondazione Teatro Goldoni e dal Comune di Livorno con la direzione artistica di Marco Leone e Fabrizio Brandi ed il contributo dell’Associazione Quartieri Uniti.

Protagonista della serata una vecchia conoscenza di Scenari  Simone Cristicchi che andrà in scena sabato 19 giugno 2021, ore 19.30, in Piazza XX settembre, nel quartiere di Ovosodo con Lo chiederemo agli alberi. 

Simone Cristicchi – dopo 7 anni di successi teatrali, con oltre 500.000 spettatori, sold out ripetuti, e un Festival di Sanremo 2019 che lo ha visto protagonista pluripremiato – torna a Livorno con uno spettacolo musicale capace di interrogare ed emozionare gli spettatori, in un alternanza di canzoni e monologhi. Da “Ti regalerò una rosa” ad “Abbi cura di me”, fino all’ultimo lavoro “HappyNext – Alla ricerca della felicità”, Cristicchi è protagonista di questo inedito racconto in musica di un percorso umano e spirituale, tra poesia e riflessione civile.Lo chiederemo agli alberi come restare immobili fra temporali e fulmini invincibili…”
L’incipit di questa poetica canzone del cantautore Simone Cristicchi ha fatto da sottofondo, nella giornata mondiale della terra, ai pensieri ed alle riflessioni che dovrebbero spingerci a trasformare, in questo periodo particolare, quella sensazione di isolamento in una proficua contemplazione. Infatti, il contemplare non allude all’immobilismo, ad un passivo “non far niente” bensì al “costruire se stessi” partendo da quel silenzioso tempio interiore nel quale è possibile vedere, sentire ed influenzare il mondo dentro e fuori di sé. Capita ad ognuno di passare più volte al giorno davanti agli alberi senza prestare loro attenzione, come se fossero solo parte di uno scenario teatrale fatto di cartongesso. Se avessimo profonda coscienza che ogni albero è una creatura viva, forse potrebbe cambiare la prospettiva superficiale che, spesso, ci contraddistingue. Sembra banale ricordarlo ma un albero possiede delle radici, un tronco, dei rami, tutti elementi che esso conserva per sé, ma al contempo, per il beneficio di tutti, distribuisce i suoi frutti e spesso anche le sue foglie e i suoi fiori. Le radici di un albero si spingono in profondità nella terra e attraverso esse l’albero ha il diritto di attingere dal terreno gli elementi di cui ha bisogno per crescere e rinforzarsi: in questo obbedisce alle leggi della creazione e della vita. Viceversa il terreno non ha il diritto di sottrarre le energie all’albero in quanto sovvertirebbe il perfetto sistema di equilibrio naturale. L’albero è simbolo di fermezza e accettazione, le radici affondano in profondità mentre i rami svettano verso il cielo. Mette grande serenità osservare questa metafora perfetta dell’abbandonarsi, della fiducia e della speranza. Insomma uno spettacolo intenso e che ci farà riflettere e pensare.

  • L’ingresso alla platea di Scenari è su prenotazione obbligatoria (posto unico €3), lo spettacolo si svolge in osservanza delle norme di sicurezza ai sensi dei vigenti decreti della Presidenza del Consiglio dei Ministri e che per motivi di sicurezza si dovrà indossare la mascherina per tutta la durata dello spettacolo e che non sarà possibile spostarsi dal posto assegnato.  Per informazioni e prenotazioni: www.scenaridiquartiere.it
  • Come ogni anno gli spettacoli saranno accompagnati dai TOUR GRATUITI SULLA STORIA DEI QUARTIERI curati da Fabrizio Ottone Inizio ore 18.30 – Prenotazione obbligatoria tramite messaggio whatsapp al n° 3474814455