River to River Festival a Firenze: prima italiana di “My Pure Land”, candidato inglese agli Oscar 2018

“Oggi più che mai abbiamo bisogno di ponti che uniscano paesi e culture, e River to River fa proprio questo da diciassette anni” ha detto il sindaco di Firenze Dario Nardella all’inaugurazione del River to River Florence Indian Film Festival, l’unico festival in Italia interamente dedicato alla cinematografia indiana, in corso a Firenze al Cinema La Compagnia fino al 12 dicembre 2017. “Vorrei dire grazie alla direttrice Selvaggia Velo per l’opportunità che mi dà di esprimere a nome di tutta Firenze gratitudine per il lavoro che fa per la nostra città. Credo che River to River sia il festival più importante di Italia e tra i festival più importanti d’Europa dedicati al cinema indiano, e anche quest’anno propone tematiche molto interessanti, che entrano nel profondo della società e della storia. Voglio augurare un grande in bocca al lupo al festival, per tanti anni di successo a venire, che saranno supportati dall’amministrazione comunale”.
“È bellissimo vedere il cinema così pieno di persone, per l’apertura di questo straordinario festival che da fiume a fiume ci fa conoscere non solo il cinema indiamo ma tutta la millenaria cultura di questo splendido continente. – ha aggiunto Monica Barni, vicepresidente della Regione Toscana – Credo che un’operazione come questa sia fondamentale per costruire un dialogo forte tra comunità”.
“Sono felice di vedere un pubblico così vasto e una risposta così entusiastica alla cultura indiana. Mi congratulo con Selvaggia per l’entusiasmo, il lavoro e la passione: non vedo l’ora di partecipare anche alla prossima edizione, il 2018 sarà un anno molto particolare per India e Italia perché saranno celebrati i 70 anni di sodalizio tra i due paesi, e il linguaggio cinematografico è sempre stato molto importante per promuovere la cultura della società indiana” – ha concluso Reenat Sandhu, ambasciatore dell’India in Italiamypureland_03_low

Il River to River prosegue sabato 9 dicembre 2017 con la proiezione in prima italiana di “My Pure Land”, primo lungometraggio del regista Sarmad Masud, candidato inglese agli Oscar 2018 (nella foto a lato e sopra il titolo due immagini di scena). Storia di rivincita al femminile e western moderno e intenso, basato su una storia vera, il film sarà proiettato alla presenza dell’attrice protagonista Suhaee Abro, alle ore 20.30 al cinema La Compagnia (Via Cavour, 50/r). La pellicola racconta della giovane Nazo, che, insieme alla madre e alla sorella, è chiamata a difendere la propria casa in seguito ad un’aspra faida familiare che porta all’incarcerazione del padre. Isolate nella loro proprietà in Pakistan, le donne si trovano accerchiate da uomini armati assoldati dallo zio Mehrban che vuole riprendersi la terra. Dopo che la resistenza delle donne ha provocato la morte di due uomini, un infuriato Mehrban raduna 200 banditi, ma la giovane Nazo decide di non arrendersi e di resistere.

Tra i temi principali di questa edizione del festival, i 70 anni di indipendenza dell’India dall’impero britannico, ottenuta il 15 agosto del 1947. Il focus si aprirà alle ore 11.00 con il filmato inedito di “Quel giorno – morte di Gandhi” di Rai Teche; a seguire, Rocco Altieri, presidente del Centro Gandhi Onlus, e Fabrizia Baldissera, prof.ssa associata di Lingua e Letteratura Sanscrita dell’Università degli Studi di Firenze, animeranno l’incontro “Oltre il mito. Cosa resta del Mahatma oggi”. Alle 15.30, sarà proiettato il pluripremiato film “Gandhi” di Richard Attenborough, del 1982, biopic sul Mahatma Gandhi, interpretato da Ben Kingsley e vincitore di otto premi Oscar, che ripercorre le tappe più importanti della sua esistenza, dalla vita da giovane avvocato alla morte avvenuta il 30 gennaio 1948, poco dopo l’Indipendenza dell’India.

Alle 19.00 spazio alla proiezione della prima selezione di cortometraggi in concorso, che racconta i cambiamenti e le evoluzioni dei rapporti di coppia, alle prese con le difficoltà delle quotidianità. Si parte con “And sometimes, she loved me too” di Karan Talwar che esplora la malinconia degli oggetti abbandonati dagli amanti dopo la fine di una relazione; “A Secret Heart” di Cary Sawhney, che racconta del giovane Ade che torna all’amore grazie all’incontro con una donna (saranno presenti in sala il produttore Parag Sankhe e l’attrice Feryna Wezeir) e infine “Shvaasa” di Vishnu Thilak che indaga i cambiamenti inevitabili nella vita di una coppia, tra ricordi, lutti e speranze.

Completano il programma della giornata, alle 14.30 il terzo e quarto episodio di “It’s not that simple”, la web serie di successo diretta da Danish Aslam, che racconta la storia tipica di molti matrimoni: la casalinga Meera è bloccata in un matrimonio infelice, finché non viene invitata a una riunione scolastica e incontra due uomini del passato. Dalle 18.30 alle 19.30 nella Saletta Mymovies, la proiezione di cortometraggi in realtà virtuale a 360 gradi in collaborazione con ElseVR e Memesys Culture Lab. Saranno proiettati: Right To Pray di Khushboo Ranka (8’); Submerged, Refugees in their own land di Nishtha Jain (8’); Yeh Ballet di Sooni Taraporevala (15’); When All Land Is Lost , Do We Eat Coal? di Faiza Khan (9’); When Borders Move di Shubhangi Swarup (6’).