Ridurre, riutilizzare, riciclare, recuperare: da sabato 21 maggio a Firenze la prima edizione di Green Factory al Tepidarium del Roster (Giardino dell’Orticoltura)

Un appuntamento per ripensare un nuovo approccio all’educazione ambientale, che sappia stimolare il cambiamento, proporre nuovi saperi e accompagnare la conversione culturale, economica e sociale del nostro territorio verso un modello sostenibile.  

A partire da sabato 21 maggio 2022 arriva a Firenze a prima edizione di Green Factory: una rassegna ideata dall’Associazione Culturale Heyart dedicata all’economia circolare e alla promozione della cultura della sostenibilità. Quattordici appuntamenti da maggio a dicembre nel Tepidarium del Roster, all’interno del Giardino dell’Orticoltura: una location unica nel suo genere ma non sempre fruibile dalla cittadinanza e dalle famiglie. Il Green Factory, pertanto, si propone di riattivare e rigenerare in maniera innovativa il Tepidarium  con un ricco programma di attività, rendendolo uno spazio aperto a tutti.

Il progetto è realizzato con il sostegno del Comune di Firenze, Assessorato all’Ambiente, Firenze Città Circolare in collaborazione con oltre 20 realtà associative del territorio. L’ingresso a Green Factory è gratuito ma è consigliata la prenotazione tramite il sito ufficiale della manifestazione https://greenfactoryfirenze.com (l’attività si svolge rispettando le normative anti contagio vigenti).  

Il Festival indaga attraverso eventi multidisciplinari le 4R dell’economia circolare: Ridurre, Riutilizzare, Riciclare, Recuperare. 

Tepidarium del Roster (Ph. Alisa Martynova)

Ridurre gli sprechi nella produzione e nel consumo significa ottimizzare l’impiego di materiali, di energia, la logistica, minimizzare il packaging. Riutilizzare significa, nella produzione, allungare il ciclo di vita del prodotto, nel consumo, utilizzarlo più volte e anche con scopi differenti da quelli previsti. Riciclare significa riportare nel ciclo parte della lavorazione, utilizzare materie prime seconde e, nel consumo, attivarsi per una efficace raccolta differenziata. Infine, Recuperare significa valorizzare il prodotto nel fine vita attraverso il riutilizzo o la produzione di energia.

Gli appuntamenti del 21 maggio
*Alcuni laboratori sono soldout ma sono attive le liste d’attesa

Il programma prende il via alle ore 11 con il Talk “Moda e sostenibilità, sfide e opportunità per designer indipendenti”.  Elena Ianeselli di Lottozero sarà in dialogo con Cecilia Rinaldi (brand omonimo), Francesca Mocali (Mokali), Giuliana Borzillo e Dong Seon Lee (ID.EIGHT), tre brand “Directory”: un progetto di mappatura online di designer, artigiani e piccoli marchi, che propongono soluzioni innovative e sostenibili. 

Un incontro con brand che propongono soluzioni innovative e sostenibili a livello di materiali, processi, modelli di business e di customer experience, che li rendono catalizzatori di cambiamento e rivoluzionari per il sistema della moda e del retail. Nel talk, si andranno ad approfondire queste tematiche, portando alla luce pratiche, approcci, opportunità e criticità del percorso di affermazione di un brand di moda sostenibile in Italia. Lottozero ha scelto di presentare protagoniste femminili di Directory, in virtù della sua partecipazione a Shemakes, progetto biennale finanziato dall’Unione Europea nell’ambito del programma di ricerca e innovazione Horizon 2020. Shemakes mira a creare opportunità e ambienti favorevoli per potenziare le future innovatrici dell’industria della moda sostenibile attraverso ispirazione, competenze e reti.

In contemporanea prendono i Workshop per bambini Le Meraviglie della Natura – Laboratori di sperimentazione artistica: a cura di Francesca Campigli. 

Francesca Campigli è un’artista indipendente che come mestiere ho scelto l’arte. Come compagni di “lavoro” ha invece scelto i bambini e coloro che desiderano crescere ancora. Ed è proprio a questi che è dedicato il workshop “Le Meraviglie della Natura – Laboratori di sperimentazione artistica: le poesie dei sassi e dei sassolini”. Un percorso per guardare, sentire, respirare e toccare gli elementi, per raccogliere informazioni e coglierne la vita segreta attraverso l’immaginazione che sarà stimolata con domande e spunti mirati. 

Dalle 16 alle 17 il Talk “Cambiare insieme per il Pianeta”, con Chiara De Luca  e Daniele Guadagnolo dell’associazione Change for Planet.  Uno dei cardini dell’associazione riguarda l’educazione alla sostenibilità ed allo sviluppo sostenibile. Attraverso il processo di trasmissione intenzionale di nozioni collegate a problemi di carattere etico, è possibile sviluppare una maggiore consapevolezza delle relazioni causa-effetto e di conseguenza trovare soluzioni efficaci che rispondano alla nostra sfida. In questo incontro parleremo di come sono nati gli Obiettivi Di Sviluppo Sostenibile ed il ruolo fondamentale dell’obiettivo numero 17 nel creare partnership e meccanismi di interconnessione con lo scopo di facilitare il lavoro degli altri 16 obiettivi.

Dalle 15 alle 17, sempre del giorno sabato 21 maggio, il workshop Il mio armadio sostenibile: FAST FASHION E MODA SOSTENIBILE a cura di Daria Martelli.

Come ci vestiamo? Quali abiti compriamo? Quali marchi preferiamo? Non è mai una scelta neutrale. E può fare la differenza. Quello della moda etica è un fenomeno cresciuto lentamente, anche se oggi la consapevolezza di quanto l’industria tessile inquini l’ambiente e sfrutti la manodopera più povera è sempre più diffusa.

Daria Martelli attraverso questo workshop ci racconterà l’avvento del fast fashion e le conseguenze dello spreco. Se è vero che la rivoluzione inizia dal nostro armadio, saper discernere tra ciò che è sostenibile e no è il primo irrinunciabile passo per garantire un futuro al nostro pianeta.

I partecipanti scopriranno come sia possibile fare moda partendo da ciò che c’è nel nostro armadio, come basta solo un po’ di fantasia e voglia di fare per rinnovare e restituire originalità a un vecchio capo d’abbigliamento.

In contemporanea, ma fino alle 18, il workshop Product Design con materiali di recupero,  a cura di CodesignToscana. Un percorso di product design thinking dove co-progetteremo oggetti di uso quotidiano applicando i principi dell’economia circolare. I partecipanti saranno coinvolti in un processo collaborativo e creativo per lo sviluppo di nuove forme seguendo un modello circolare e attraverso l’utilizzo di materiali di scarto. Quest’ultimo verrà individuato per ogni workshop in collaborazione con partner territoriali e la progettazione rispecchierà bisogni ed esigenze di stakeholder e utenti.

In chiusura dalle 18:30 alle 20:30  Sketch & Drink, a cura di Why Festival, un appuntamento che si prefigge l’obiettivo di di coniugare fra loro una sessione di live sketching e una performance musicale.

Da una arte Gabriele Genova: Illustratore per professione ama inventare storie ed è fissato con le marionette. Nel teatro d’ombre sta trovando la sintesi di tutto quel che gli piace, senza mai allontanarsi troppo dai libri illustrati. Ama i colori accesi, la filosofia e costruire cose.

Dall’altra il produttore e deejay Luksek, aka Luca Guarducci, con le sue melodie green composte con frutta e verdura attraverso l’utilizzo della tecnologia creativa Playtronica.

Nel weekend inaugurale del Festival si segnala inoltre l’installazione “Message in a bottle”, dell’orafo e designer Arlo Haisek. La plastica raccolta elevata a simbolo di danno antropico ma, allo stesso tempo, strumento di inizio di una lotta comune: la salvaguardia dell’ambiente.

E per il pranzo? Durante il Green Factory tutti a fare il picnic in giardino. 

Per chi vorrà ci sarà la possibilità di rimanere a godere un ottimo pranzo sull’erba all’aria aperta, prenotando le PicNic Box Veg di Mix Bistrò.  Un picnic sostenibile, a base di ingredienti locali e di stagione curato in collaborazione con Genuino.zero. 

Importante sarà la sezione DesignLab, presente per tutta la durata del Festival, che ospiterà community di designer, artisti, artigiani e piccoli brand che sviluppano prodotti smart, realizzati con materiali sostenibili e con un minore impatto durante tutto il loro ciclo di vita. 

Brand che raccontano forme di consumo più consapevole e filosofie produttive e progettuali di approccio slow, che propongono soluzioni innovative e sostenibili a livello di materiali, processi e modelli di business. Tra questi Sartoria Mediterranea; abiti e accessori realizzati tessuti naturali, realizzati in filiera corta e packaging di carta riciclata; Magmalab gioielli contemporanei, che propone bijoux in pvc riciclato e nylon; Rippotai, complementi per l’illuminazione e soluzioni d’arredo in cartone riciclato; Les grandes et petites Marion (ph. sopra il titolo), linea di moda etica e sostenibile per donne e bambine; Jennifer_giachi_jewels, bijoux realizzati in seta vegetale ottenuta dall’aloe; Gapa Design, lampade in vetro di recupero; Caccia Grossa di Susanna Marabini, recupero di poltrone cinema; Undici.florence, abiti e accessori realizzati con eccedenze di produzioni di lusso e tessuti naturali; Stratifico, complementi per l’illuminazione e soluzioni d’arredo realizzate con  la stampa 3D con materiali biocompatibili; Atelier Biologico, abiti e accessori  in lino naturale e biologico certificato Made in Italy; Pollicenero, complementi di arredo in legno di recupero; qèc gioielli, accessori con rimanenze di tessuto; Broken is better, restauro  di ceramiche con la tecnica del kintsugi giapponese, Nerofumo 680 & Cartiera Romaniello, quaderni in carta in semi di ortaggi e incisioni su linoleum; oro.zucchino, biojoux relizzati con il recupero ceramiche di antiquariato; FLEKO, lampade e soluzioni di arredo legno certificato proveniente da foreste gestite responsabilmente; PIKIchiara, abbigliamento in cotone organico e bijoux in pasta di bicarbonato e maizena; Lunaria candles, candele in soia vegetale con fraganze vegane; Eco-Postcard, cartoline in carta ecologica dal “cuore vivente”; Le Pucie, complementi d’arredo realizzati con fiori essiccati e stabilizzati. 

Maggiori info, orari e prenotazioni degli appuntamenti di maggio www.greenfactoryfirenze.com

Credits: Green Factory è realizzato dall’Associazione Heyart con il sostegno del Comune di Firenze, dell’Assessorato all’Ambiente, Firenze Città Circolare, e con la partnership di realtà e associazioni del territorio: Slow Food, Codesign Toscana, Change for Planet, ToscanaBio, Why Graphic Design Festival, Circular Farm,  Post Land di Francesca Campigli. 

Collaborano inoltre al programma Noovola Dream in Bag, Lottozero Multilabs, Restarters Firenze, Biblioteca del Giardino dell’Orticultura, Genuino Zero, Giardino dell’ArteCultura, Firenze Greenway, Lungarno, Legambiente, Cade Contemporaeearti, Società Toscana Orticultura.

Email: info@greenfactoryfirenze.com

facebook: https://www.facebook.com/greenfactoryfirenze

instagram: https://www.instagram.com/greenfactoryfirenze

#GreenFactoryFirenze

Organizzazione 

Associazione Culturale Heyart

Francesca Votano

francesca.heyart@gmail.com