PER I RAGAZZI. Rodari racconta le sue favole al telefono. Poi il duello amoroso di Soldatino, ma anche il caro Pinocchio

Una settimana, l’ultima dell’anno2016, nel corso della quale si contano vari appuntamenti con il teatro per ragazzi. Ecco una selezione.

FAVOLE AL TELEFONO (al Teatro Niccolini di Firenze)

26 – 27 dicembre 2016ore 17.45 al Teatro Niccolini di Firenze, Teatrante Carlo Monni e Fondazione Scuola di Musica di Fiesole presentano “Favole al telefono” ovvero i più famosi racconti di Gianni Rodari rappresentati sulla scena. Riduzione e adattamento Andrea Bruno Savelli, con Cinzia Borsotti e Giacomo Bogani. Musiche inedite Matteo Zetti, Giovanni Dario Manzini, Andrea Gerratana, Elvira Muratore, Roberto Prezioso e Andrea Benedetti eseguite dal vivo dal Fiesole Music Ensemble (Ffauto Simone Paiano, sax Carlo Francisci, Violino Emanuele Caligiuri, violoncello Giorgio Marino, tastiera Michele Giorgi, percussioni Pietro Mazzetti). Scene e costumi Allegra Bernacchioni, light design Alessandro Ruggiero, assistente alla regia Federica Padovano, regia Andrea Bruno Savelli.

Favole al telefono di Gianni Rodari è una delle più famose raccolte di testi per l’infanzia della letteratura moderna. L’autore, giornalista e pedagogo ha sempre fondato il suo lavoro sull’importanza della comunicazione tra generazioni diverse. La finalità del suo lavoro incontra in questo spettacolo la volontà di proporre al giovane pubblico delle scuole dell’infanzia e primaria uno spettacolo che riunisca tre diverse forme espressive in un’unica rappresentazione: la prosa, la musica e il canto. Si avvale dunque di molteplici linguaggi con l’intento di suscitare la curiosità dei giovani spettatori e iniziarli a tutto tondo alla cultura teatrale e musicale. Usando una curiosa cornice narrativa, Rodari immagina il Ragionier Bianchi, un rappresentante in giro per l’Italia, che ogni sera racconta una favola al telefono alla sua bambina che non riesce a dormire. I racconti sono di varia ambientazione, vagamente surrealisti e ispirati dalla più fervida immaginazione ma, al tempo stesso, con acuti elementi di critica sociale.

Cinzia Borsotti e Giacomo Bogani ripropongono i personaggi più famosi e divertenti delle Favole di Rodari. Ritroveremo sulla scena Alice Cascherina e il suo anziano nonno, Giovannino Perdigiorno nel Paese con la s davanti e il Paese senza punta, gli esilaranti Mortesciallo e Stragenerale de La guerra delle campane, il buffo Topo dei fumetti e infine la Ragionier Gamberoni e il Sindaco del Palazzo da rompere. Mondi, persone e situazioni che spronano la fantasia, la curiosità e la riflessione sui fondamenti della pedagogia di Rodari (importanza dell’educazione e del rispetto verso il prossimo, la comunicazione inter – generazionale, l’importanza della fantasia e del gioco).
Spettacolo consigliato dai 3 anni

STORIA DI SOLDATINO E DELLA PRINCIPESSA SAPIENTE (al Teatro della Pergola)

26 dicembre, ore 15.30 e 16.45 al Teatro della Pergola (Saloncino) l’ Accademia di Belle Arti di Firenze – Scuola di Scenografia in collaborazione con l’Associazione Culturale Vieniteloracconto mette in scena “Storia di Soldatino e della Principessa Sapiente” dalla raccolta Novelle popolari toscane di Giuseppe Pitré. Con Paola Coppini, Marco Calosi, Giacomo Cassetta, Matteo Di Ienno, Andrea Vitali e con Niccolò Bambi, Edoardo Bardelli, Giulio Casini, Alberto Del Bigio, Alessia Faggioli, Pierfrancesco Nencioni, Scene realizzate dagli studenti della Scuola di Scenografia dell’Accademia di Belle Arti di Firenze, musiche Gioacchino Rossini. Progetto teatrale Massimo Mattioli.

La “novellaja” fiorentina, già da tempi del Boccaccio, è ricca di sfide e di beffe, dove solo chi ha più sale nella zucca sa come uscirne vincitore.In questa “Storia di Soldatino”, tratta dalla storica raccolta ottocentesca di Giovanni Pitrè, il contrasto si tinge di rosa, in forza dell’amoroso duello che il giovane ed umile protagonista disputa con la sapiente e superba Principessa. Dove non arriva l’astuzia, ecco venire in soccorso di Soldatino i magici doni di tre bisbetiche fate, che gli permetteranno di chiudere felicemente il cerchio della sua avventura. Il percorso narrativo scorre veloce sorretto dalla musica di Gioacchino Rossini, che accompagna i personaggi nelle varie situazioni e che spesso si sostituisce alla parola, facilitando così la comprensione anche di un pubblico molto giovane. La scenografia, l’oggettistica e i coloratissimi costumi sono il frutto di un accurato lavoro progettato e realizzato dagli studenti della Scuola di Scenografia dell’Accademia di Belle Arti di Firenze. Spettacolo consigliato a partire dai 5 anni.

PINOCCHIO (al Teatro Studio “Mila Pieralli” di Scandicci e poi alla Pergola di Firenze)

27 – 28 dicembre 2016, ore 17.45 al Teatro Studio ‘Mila Pieralli’ di Scandicci,  29 – 30 dicembre 2016, ore |17.45  al Teatro della Pergola di Firenze (Saloncino), la Zaches Teatro Fondazione Sipario Toscana Onlus in collaborazione con Fondazione Sipario Toscana onlus – La Città del Teatro, Regione Toscana,Kilowatt Festival e I Macelli di Certaldo presenta “Pinocchio” liberamente ispirato a Le avventure di Pinocchio. Storia di un burattino di Carlo Collodi. Regia e drammaturgia Luana Gramigna, scene, luci, costumi e maschere Francesco Givone, musiche originali Stefano Ciardi. Con Alice Conti, Gianluca Gabriele, Giulia Viana. Collaborazione alla drammaturgia Enrica Zampetti, tecnico del suono Dylan Larimer, realizzazione costumi Anna Filippi, promozione e organizzazione Isabella Cordioli (nell’immagine grande sopra il titolo una scena da “Pinocchio”, foto di Guido Mencari).

Il Pinocchio di Zaches Teatro nasce per ritrovare la forza originale del testo che nel tempo si è perduta, la sua atmosfera un po’ polverosa e usurata, ma anche cruda e ironica. Lo spettacolo, selezione Premio In-Box 2015, unisce la danza contemporanea ai mezzi espressivi del teatro di figura, l’uso della maschera al rapporto tra movimenti plastici e musica/suono elettronico dal vivo. Giulia Viana ha vinto il premio come migliore attrice e Francesco Givone quello come best stage visualization al 22° International Festival of Children’s Theatre di Subotica (Serbia).

Ci troviamo in un teatro di marionette dismesso, in un luogo dal sapore incantato, a raccontare una storia che vede come protagonista proprio un burattino, creato di proposito per calcare le scene. A ben vedere, però, c’è un curioso ribaltamento in atto: anziché essere i pupazzi a rappresentare gli esseri viventi sono invece gli esseri umani, gli attori, a rappresentare dei burattini. Ad accompagnarci in questo mondo liminale, frontiera magica tra sogno e realtà, è la figura enigmatica della Fata-bambola turchina, che si anima, con movimenti plastici e un fare straniato, per raccontare le peripezie di Pinocchio. È lei la narratrice-manipolatrice della storia che, usando costantemente trucchi teatrali, guida Pinocchio nelle sue avventure-disavventure iniziatiche. La didattica della favola di Collodi, che oggi può risultare quasi pedante, è amalgamata all’umorismo e a una forte potenza visiva della scena. La storia originale è estremamente tetra, permeata dal tema della morte, e per questo può risultare perfino inquietante, tuttavia questo aspetto è qui diradato da una recitazione a tratti straniata, ironica e grottesca.
Spettacolo consigliato dagli 8 anni.