“Queen Lear”, tragicommedia musicale en travesti (il 6 febbraio) al Goldoni di Livorno. Al Teatro di Rifredi prima assoluta per l’Italia di “Ceneri” con attori e marionette ad altezza d’uomo (dall’8 al 10)

*****LIVORNO, LA TRAGICOMMEDIA DELLE NINA’S  DRAG QUEEN ISPIRATA A SHAKESPEARE

Ha debuttato nelle scorse settimane in prima nazionale al Teatro Carcano di Milano ed arriva mercoledì 6 febbraio 2019, alle ore 21 al Goldoni di Livorno per la stagione di prosa, “Queen Lear”, tragicommedia musicale en travesti ispirata a Re Lear di Shakespeare, diretta e interpretata dalle Nina’s Drag Queens da un’idea di Francesco Micheli, scritta dalla drammaturga inglese Claire Dowie e musicata dal compositore italiano Enrico Melozzi (le foto sono di Valentina Bianchi). 

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Nel solco della tradizione shakespeariana, “Queen Lear” è uno spettacolo popolare e alto al tempo stesso, che prende forza dalle contaminazioni tra i generi: la musica classica dialoga con composizioni musicali originali, pop e elettroniche; i blank verse si trasformano in poesie, rap, melologhi e canzoni. La maschera eclettica ed eccessiva della drag queen, caratteristica della compagnia, è la chiave perfetta per una declinazione contemporanea del fool shakespeariano. 

La storia è quella di Lea Rossi, emigrata durante gli anni ’70 nel Regno Unito, dove ha aperto un negozio di giocattoli, la cui insegna recita “Lea R.”. Il tempo è passato e per l’anziana signora è giunto il momento di chiudere l’attività. Alle prese con il decadimento fisico e la senilità, si scontra con le tre figlie e la fedele amica Kent, che cercano di prendersi cura di lei. La tragedia shakespeariana viene calata in una realtà contemporanea, dove i castelli sono monolocali e le brughiere ospizi, dove la pazzia è demenza senile e le guerre si combattono a colpi di citazioni pop. In questo mondo, come grandi squarci, si aprono le visioni epiche della vecchia “regina”.

“Queen lear” raccoglie temi importanti e scomodi del nostro tempo – la vecchiaia, l’integrazione, la malattia e la morte – uniti al racconto di un dramma familiare che riflette quello di una società disgregata, nella quale i padri lasciano in eredità ai figli un futuro più incerto e cupo di quello che hanno ricevuto.

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Il team delle Nina’s Drag Queens (attori e regia) è composto da Alessio Calciolari, Gianluca Di Lauro, Sax Nicosia, Lorenzo Piccolo ed Ulisse Romanò: artisti formati nelle migliori accademie teatrali italiane e straniere, lavorano spaziando dal teatro all’opera, dal cinema alla danza. Il gruppo nasce nel 2007 al Teatro Ringhiera di Milano, da un’idea di Fabio Chiesa, e sviluppa la sua poetica in collaborazione con Francesco Micheli, avviando un percorso di ricerca che da quel momento sarà fortemente legato alla rilettura e riscoperta dei classici teatrali, coniugando teatro e arti performative intorno alla figura eclettica e irriverente della Drag Queen, personaggio multiforme, vera e propria maschera post-moderna.

Lo spettacolo, coprodotto da Aparte Soc. Coop. – Centro D’Arte Contemporanea Teatro Carcano – Teatro Metastasio di Prato, si avvale delle scene di Erika Natati, i costumi di Rosa Mariotti e le luci realizzate da Andrea Violato.

Biglietti disponibili al botteghino del Goldoni (0586 204290) martedì e giovedì ore 10-13, mercoledì, venerdì e sabato ore 16.30-19.30. Prezzi: posto unico numerato € 28, ridotto/Coop € 26, giovani under 25 € 15. Tutte le notizie sullo spettacolo su www.goldoniteatro.it

*****TEATRO DI RIFREDI, PRIMA ASSOLUTA DI “CENERI” DI PLEXUS SOLAIRE

Da venerdì 8 a domenica 10 febbraio 2019 (feriali ore 21 – domenica ore 16:30) appuntamento al Teatro di Rifredi con International Visual Theatre. Per la prima volta in Italia Plexus Polaire (Francia / Norvegia) con CENERI (Cendres), regia Yngvild Aspeli, collaborazione alla regia Paola Rizza, attori marionettisti Viktor Lukawski, Aitor Sanz Juanes/Alice Chéné e Andreu Martinez Costa, marionette Polina Borisova, Sébastien Puech, Yngvild Aspeli, Carole Allemand, Sophie Coëffic, costumi Sylvia Denais | scenografia Charlotte Maurel, Gunhild Mathea Olaussen, suono Guro Skumsnes Moe in collaborazione con Ane Marthe Sørlien Holen, luci Xavier Lescat (creazione originale David Farine) | video David Lejard-Ruffet.

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Ispirato al romanzo “Prima del fuoco“ (ed. Marsilio 2014) dello scrittore Gaute Heivoll, “Ceneri” (Cendres) è la terza creazione della compagnia franco-norvegese Plexus Polaire che il Teatro di Rifredi presenta per la prima volta assoluta in Italia. Fondata nel 2008 dall’artista norvegese Yngvild Aspeli, Plexus Polaire mette in scena un forte teatro visivo con attori in carne e ossa, marionette a grandezza d’uomo, piccoli burattini, oggetti in miniatura, proiezioni. Un teatro di grande fascino che da subito ha conquistato un vasto successo internazionale.

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(Ph. di Claire Leroux – sopra. Le altre sono di Aafløy Opdan)

Norvegia anni ‘70: piccoli villaggi e foreste sono devastati dal fuoco appiccato da un giovane piromane figlio di un pompiere. Ai giorni nostri uno scrittore che ha perso l’ispirazione, bambino all’epoca dei fatti, decide di scrivere un libro su quegli episodi. Da qui nasce l’incontro/scontro di due storie che si intrecciano e di due intimità torturate, una dal fuoco, l’altra dall’alcol. Due esseri tragicamente ordinari che scricchiolano sotto gli assalti dei loro demoni. L’alcol e il fuoco sono le due bestie che divorano il cuore dei due protagonisti, incapaci di resistere alle loro pulsioni; un male oscuro rappresentato in scena dalle inquietanti apparizioni di un enorme lupo dagli occhi di fuoco. Completamente immerso nelle atmosfere tipiche della letteratura nordica, l’universo di “Ceneri”  tuttavia non sprofonda mai nel buio totale, perché è spesso solcato da improvvisi lampi di tenerezza e poesia.  Uno spettacolo che non lascia indifferenti per la bellezza delle immagini e per la forza del racconto.

Come ha scritto il New York Times: “Un’ipnotica storia di incendi e turbamenti!”

Spettacolo consigliato dai 14 anni.

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Yngvild Aspeli, che si è formata alla Scuola Internazionale “Jacques Lecoq” e alla Scuola Nazionale delle Arti della Marionetta di Charleville-Mézières, sviluppa un universo visivo dove le piace mescolare dolcezza e crudeltà. Attraverso le immagini, i suoni e i gesti, l’immaginario e la materia, Yngvild Aspeli dà vita ai sentimenti più nascosti: “Le storie presentate non possono essere raccontate senza i pupazzi. Io spesso scelgo di lavorare con pupazzi che sono un sosia o una riproduzione di un essere umano visto che cerco di sviluppare la relazione tra il pupazzo e l’attore-burattinaio, sfruttando la confusione creata dal fatto che non sappiamo più quale dei due manipola l’altro. Il fatto che il burattino – che è un oggetto morto – a volte sembri più vivo dell’attore che si mette al servizio di questo altro corpo, coinvolge diverse problematiche:  temi fisici, psicologici e sociali. In questo spazio che nasce fra questi due livelli di presenza, appare la giusta distanza. Il distacco, prodotto dal pupazzo, dà una libertà che ci consente di andare oltre, di affrontare elementi più violenti o più intimi, specifici della natura umana, senza attraversare il confine dello spiacevole o del provocatorio. Cosi, ponendo l’umanità al cuore della mia ricerca, propongo agli spettatori  un approccio di “auto-osservazione”.

Oltre che da Yngvild Aspeli, la compagnia Plexus Polaire è composta da sei artisti associati: l’attore-burattinaio Pierre Tual, l’attrice-burattinaia e costruttrice Polina Borisova, il musicista Guro Skumsnes Moe che compone i materiali sonori di tutte le creazioni. Il team creativo mescola diverse nazionalità e tutti gli spettacoli sono creati tra Francia e Norvegia. Il desiderio è quello di sviluppare scambi artistici e utilizzare il teatro di figura come veicolo della creazione, oltre i confini della lingua e della cultura.

https://youtu.be/tdq4g4A883E 

PER INFORMAZIONI – 055/422.03.61 –  www.toscanateatro.it 

PREZZI – Ingresso intero € 16,00 – ridotto € 14,00 (più diritti di prevendita)

PUNTI VENDITA – Teatro di Rifredi dal lunedì al sabato (ore 16:00 – 19:00) | biglietteria@toscanateatro.itNei Circuiti  BoxOfficeToscana e Ticketone. Online www.boxofficetoscana.it – www.ticketone.it

Teatro di Rifredi via Vittorio Emanuele II, 303 – 50134 Firenze tel. 055/422.03.61