Potenza, baldanza, passione, dolcezza, sensualità: ottimo recital del soprano livornese Valentina Boi protagonista di “Sette Voci Live”, lo streaming lirico del Teatro Goldoni di Livorno. Al pianoforte Anna Cognetta. La recensione di Fulvio Venturi

di FULVIO VENTURI
È un programma di grande impegno quello che presenta Valentina Boi per lo streaming Sette Voci Live della Fondazione Goldoni. Il primo brano è “Vieni t’affretta…or tutti sorgete” dal verdiano Macbeth, opera che nel 1980 fu affrontata da Leyla Gencer. Qui Valentina Boi ha dispiegato le proprie potenzialità, fatte di un bel timbro, di potenza e baldanza.
Dopo il preludio al Terzo Atto della Traviata, eseguito al piano da Anna Cognetta, Valentina Boi, con un brusco cambiamento di repertorio è passata dalle note sfogate e drammatiche della Lady alla lirica declamazione di Io sono l’umile anche da Adriana Lecouvreur, opera da lei affrontata al Carlo Felice di Genova nel 2019. È stata quindi la volta di quello che possiamo definire un cavallo di battaglia di Valentina, “Voi lo sapete, o mamma” da Cavalleria rusticana), affrontata con la consueta allure passionale, ma non priva di dolcezza.
Il tempo di ascoltare l’intermezzo dell’Amico Fritz nella esecuzione pianistica di Anna Cognetta ed è stata la volta di un’altra sorpresa con la “Canzone alla luna” da Rusalka, il tenero e solitario canto della ninfa che attende l’amore, dove Valentin Boi ha risolto brillantemente le insidie armoniche con accenti di trasognata dolcezza.
La cantante livornese ha poi dimostrato ancora la sua predisposizione dando vita ad una interpretazione estroversa e sensuale di “Meine Lippen sie kussen so heiss…” da Giuditta di Lehár, un brano che ha fatto parte e ancora appartiene al repertorio abituale di molte prime donne.
Anna Cognetta ha riportato l’atmosfera sul versante labronico e soprattutto sul lungomare, con il Notturno e Barcarola dal “Silvano” di Mascagni, un brano che molte volte è risuonato negli ampi spazi del teatro Goldoni, preparando poi il finale del programma con “O mio babbino caro” da Gianni Schicchi per una ulteriore prova dell’eclettismo di Valentina Boi. Prossimo appuntamento, sabato 5 dicembre con il soprano Donatella Cappiello, al pianoforte Flavio Fiorini.