Pitti Uomo, Bimbo e Filati spostati da gennaio 2021 al 21-23 febbraio. Saranno tre giorni comuni, in cui ciascun salone manterrà la propria identità, sull’asse Fortezza da Basso – Stazione Leopolda

Si è riunito in video conferenza un Consiglio di Amministrazione straordinario di Pitti Immagine, presieduto da Claudio Marenzi, per deliberare sulle date delle prossime edizioni dei saloni Uomo, Filati e Bimbo. Considerate l’attuale situazione dell’emergenza sanitaria in Italia e nel mondo e le misure di contenimento adottate dal Governo italiano, il CdA ha discusso e approvato lo spostamento di tutti e tre i saloni al 21-23 febbraio 2021, concentrando le attività fieristiche e gli eventi speciali sull’asse Fortezza da Basso-Stazione Leopolda. (Sopra il titolo: immagine da una passata edizione di Pitti Uomo).

“All’indomani dell’ultimo DPCM che prorogava sino al 3 dicembre la sospensione delle fiere internazionali – dice Claudio Marenzi – abbiamo iniziato a riflettere sulle reali possibilità di organizzare i saloni a partire dal 12 gennaio, data stabilita per l’Uomo, valutando molto esiguo il margine temporale e troppo incerta la situazione. Abbiamo anche ricevuto sollecitazioni da parte di espositori e compratori che, ribadendo il bisogno di ripristinare un confronto fisico e di qualità, chiedevano più tempo per presentare le collezioni e organizzare la presenza a Firenze. Insomma: di fronte a queste esigenze, sentite tanto da noi quanto dal mercato, abbiamo deciso di posticipare di cinque settimane l’inizio del ciclo e di pensare a una formula innovativa per l’insieme dei saloni, con l’auspicio e la fiducia che nel frattempo siano ristabilite le condizioni e le autorizzazioni per svolgere gli eventi fieristici”. 

“Nell’individuare le nuove date e nel progettare un appuntamento all’altezza della fase eccezionale che stiamo vivendo – prosegue Marenzi – abbiamo seguito tre criteri: collocarci in un periodo utile per le campagne vendita; preservare l’identità di ciascuna manifestazione e, al tempo stesso, dare un segnale forte di sistema, sia sul fronte della filiera produttivo-commerciale, che rappresenta un valore specifico della moda italiana, sia su quello del calendario italiano delle presentazioni moda (da qui la decisione dei tre giorni precedenti l’apertura della fashion week di Camera della Moda a Milano). Siamo sicuri di avere così un forte consenso anche da parte delle istituzioni nazionali, come il Maeci e l’Ice che ci hanno garantito un significativo appoggio, e di quelle locali”.

“Siamo consapevoli che intorno alla terza decade di febbraio la campagna vendita delle collezioni sarà già in fase avanzata – sottolinea Raffaello Napoleone, amministratore delegato di Pitti Immagine – ma sappiamo che ci saranno comunque buoni margini di portafoglio per i compratori, soprattutto per chi sente la necessità di avere un contatto fisico, accurato, con i prodotti di pregio manifatturiero e stile. Non solo: apriremo in buon anticipo agli espositori la piattaforma digitale Connect, su cui abbiamo lavorato assiduamente in questi ultimi mesi per potenziare la raccolta ordini e ampliare la copertura editoriale. Stiamo organizzando una grande promozione del nostro sistema commerciale online che raggiungerà i migliori buyers di tutto il mondo. Infine, abbiamo già predisposto tutte le misure di sicurezza necessarie, dal controllo agli ingressi alla pianificazione delle visite agli stand, da una progettazione degli allestimenti che tenga conto del distanziamento alla sanificazione continua. Un impegno su cui non ci siamo risparmiati”.

“Sarà un Pitti davvero speciale – conclude Agostino Poletto, direttore generale di Pitti Immagine – perché l’idea di lavorare in una situazione di emergenza, inutile nasconderselo, concentrando in un’unica finestra temporale Uomo, Filati e Bimbo, da mantenere ben saldi nelle loro caratteristiche peculiari, lavorando su due luoghi d’elezione come Fortezza da Basso e Leopolda, avendo al tempo stesso l’opportunità e la necessità di trasferire tutto questo in tempo reale sul digitale, ci ha spinti a ragionare in un modo molto diverso dal solito. Nei prossimi giorni metteremo a punto la collocazione delle tre fiere negli spazi espositivi, ma la novità è che la Fortezza ospiterà anche un intenso programma di eventi e presentazioni moda, prodotti da ospiti e da una selezione degli stessi espositori, oppure dedicati a progetti speciali dei tre saloni. E la stessa contaminazione la sperimenterà la Stazione Leopolda che, grazie alle sue dimensioni e disposizione delle aree, insieme alla vocazione di luogo per mostre e sfilate, potrebbe anche aprirsi a iniziative più di carattere commerciale”.