“Pietro Mascagni e le sue opere”: Fulvio Venturi presenta il libro a Roma all’Hotel Plaza dove il musicista visse dal 1927 fino alla morte

Tappa romana giovedì 9 marzo 2017 (ore 18) per il nuovo volume dedicato al grande compositore livornese “Pietro Mascagni e le sue opere/and his operas” di Fulvio Venturi edito da Sillabe (Livorno, nella foto sopra il titolo un particolare della copertina del volume). Pietro Mascagni ha vissuto circa 20 anni al Grand Hotel Plaza (in via del Corso), dal 1927 fino alla sua morte nel 1945. Per questo, periodicamente l’Hotel apre le sue porte agli appassionati della musica e della figura del grande compositore, in collaborazione con il Comitato Promotore Maestro Pietro Mascagni, che ha patrocinato da subito il progetto editoriale insieme al Circolo musicale Amici dell’Opera “Galliano Masini” di Livorno.

Un “incontro-spettacolo” con proiezione di filmati, musica e la presentazione del nuovo libro di Venturi (foto a destra) pubblicato in doppia versione italiana ed inglese, per far conoscere e riconoscere un’eccellenza italiana, patrimonio del nostro Paese e del mondo. Saranno presenti, oltre agli eredi del compositore, l’autore Fulvio Venturi e Laura Belforte per la casa editrice Sillabe.

IL GRANDE MUSICISTA. Mascagni (nella foto a sinistra al Teatro Goldoni di Livorno) fu protagonista e testimone dei grandi mutamenti avvenuti nell’arte, nella letteratura e nel costume, tra la fine dell’Ottocento e la prima metà del nuovo secolo. La sua musica e la sua figura sono amate tutt’ora nel mondo e sono nella memoria collettiva di generazioni di italiani e stranieri: è uno dei compositori più eseguiti. Musicista di successo, dal trionfale esordio di “Cavalleria Rusticana” (1890) seppe tener vivo per oltre mezzo secolo l’interesse dei maggiori teatri italiani, europei e d’America. Uno dei primi sperimentatori di musiche per il cinema e personaggio di grande popolarità, può essere definito un divo ante litteram, una grande popstar che risultò famoso per l’eleganza impeccabile ed il proverbiale ciuffo di capelli.

Attraverso le video proiezioni ed un estratto dal Documentario “Pietro Mascagni, una vita per la musica”, appena prodotto, verrà messo in risalto l’eclettismo culturale di Pietro Mascagni, che esplorò varie modalità di espressione artistica, dal verismo al naturalismo, passando dallo stile estetizzante a quello drammatico, senza tralasciare la Commedia dell’Arte ed il Cinema, diventando il Primo Compositore Italiano di Colonne sonore. E non poteva mancare la musica; così un concerto diretto da Angelo Inglese, direttore e pianista con il suo Quintetto d’Archi, ripercorrerà alcune delle tappe più significative di questo lungo percorso artistico che durò quasi 50 anni con 15 opere, sinfonie,operette, e colonne sonore per il cinema.

MASCAGNI AL PLAZA. A partire dal 1936, “chiuso” il villino di Via Po,il Grand Hotel Plaza, in via del Corso, diventò la dimora romana di Pietro Mascagni. Per qualche tempo ancora il musicista mantenne l’abitazione livornese situata in riva al mare sul viale d’Antignano, poi, in seguito a ripetuti furti, nel 1939, abbandonò anche quella villa dove pure aveva composto pagine indimenticabili come quelle di Lodoletta, Rapsodia satanica, Il piccolo Marat, Nerone. Dal Plaza, dove occupò un appartamento provvisto di salotto, sala da pranzo, vestibolo e camera da letto, Mascagni continuò l’attività di direttore d’orchestra che sino al 1942 fu ancora molto serrata, muovendo ora per tournée all’estero, ora per le numerose città italiane che lo volevano ospite. Qui progettò nel 1940 la produzione del Cinquantesimo di Cavalleria rusticana che toccò oltre trenta teatri e si concluse a Livorno e qui al Plaza, dolorosamente, visse i tristi anni di guerra. Qui, infine, dopo aver ricevuto le visite di pochi affezionati amici, concluse l’esistenza nelle prime ore del 2 agosto 1945.

La salma di Pietro Mascagni fu poi traslata a Livorno all’inizio degli anni Cinquanta e inumata nel Cimitero della Misericordia.