Pietro Bastogi e l’800 italiano, fiorentino e livornese: all’Accademia dei Georgofili la monografia scritta dal prof. Iacoponi

Riscoprire una figura poco nota della storia toscana e italiana: è lo scopo della monografia di Luciano Iacoponi “Pietro Bastogi e l’Ottocento italiano, fiorentino e livornese” (Polistampa, pp. 280, € 20), che sarà presentata martedì 30 gennaio 2018 alle ore 17 all’Accademia dei Georgofili (Logge Uffizi Corti). Banchiere, imprenditore e uomo politico, Pietro Bastogi (Livorno 1808 – Firenze 1899) è stato una figura chiave della storia preunitatia e unitaria italiana. Il saggio si sofferma sulla sua formazione politica, dall’ascesa nelle file dei moderati fino alla collaborazione, come Ministro delle Finanze, con Cavour e Ricasoli. È quindi messa in luce l’attualità del suo pensiero in campo economico, in particolare la visione lungimirante sul ruolo del capitale, con particolare attenzione alla storia del capitalismo e dell’anticapitalismo in Italia e in Toscana dal XV al XIX secolo.copertina Bastogi

Il volume sarà illustrato da Giampiero Maracchi, presidente dell’Accademia dei Georgofili; Antonio Patuelli, presidente dell’Associazione Bancaria Italiana; Giuseppe Morbidelli, presidente della Banca CR Firenze; Mario Miccoli, presidente del Banco di Lucca e del Tirreno; Sandro Rogari, docente del Dipartimento di Scienze Politiche e Sociali dell’Università di Firenze; Umberto Tombari, presidente della Fondazione CR Firenze.

L’autore dello studio, il professore Luciano Iacoponi, è nato a Livorno nel 1936; si è laureato in Scienze Agrarie all’Università di Pisa dove nel 1981 è diventato professore ordinario di Economia e politica agraria. Presso lo stesso ateneo è stato anche preside della facoltà di Agraria, direttore del Dipartimento di economia dell’agricoltura, dell’ambiente agroforestale e del territorio e, infine, direttore del Centro interdipartimentale di ricerche agro-ambientali ‘E. Avanzi’. E’ scomparso a Cascina (Pisa) nel 2017.

“Il volume di Luciano Iacoponi – dichiara il presidente dell’Accademia dei Georgofili, Giampiero Maracchi – è, come peraltro evidenziato nella prefazione di Mario Miccoli, un tentativo di dare il giusto valore ad una figura di primo piano del nostro liberalismo risorgimentale, Piero Bastogi. Banchiere e imprenditore, seppe dare impulso all’economia non solo toscana ma nazionale, tanto da essere nominato Accademico Ordinario dei Georgofili nel 1871. Alla sua morte, avvenuta a 92 anni nel 1899, Augusto Franchetti si esprimeva con queste parole che possono dare, oggi, il senso del recupero di questa importante figura: “nel corso di una vita lunga ed operosa, da cittadino e da ministro, da deputato e da senatore, professò e propugnò sempre le massime di libertà economica care al nostro sodalizio”.

“La vita e militanza di Bastogi – sottolinea nella presentazione il presidente Umberto Tombari – erano racchiuse nel lungo periodo compreso fra Risorgimento, unità nazionale, costruzione dello Stato unificiato. Finanziere e imprenditore già moderno, il libro di Iacoponi getta luce sulla figura e sull’opera di una personalità di primo piano nella storia regionale e nazionale dell’Ottocento, relegata in un ingiustificato oblio rispetto ad altre del suo tempo di minore o pari rilievo”.