“Perché la sua bontà si disasconda”. L’Accademia della Crusca di Firenze inaugura il 12 settembre un nuovo percorso espositivo aperto al pubblico. Sempre il 12 consegnato anche il “Premio Giovanni Nencioni per una tesi di dottorato in linguistica italiana discussa all’estero” (due vincitori ex aequo)

«Perché la sua bontà si disasconda», ecco il  nuovo percorso espositivo nella sede dell’Accademia della Crusca. Dopo gli anni della pandemia e del confinamento, la Crusca “rifiorisce” aprendosi al pubblico
con l’inaugurazione del nuovo percorso espositivo permanente.
L’inaugurazione, gratuita e senza prenotazione, si terrà lunedì 12 settembre alle 17:30, alla
presenza delle istituzioni che hanno sostenuto l’allestimento di questo importante progetto di riqualificazione degli spazi espositivi dell’Accademia e di valorizzazione del suo patrimonio storico- artistico: la Regione Toscana, l’Università degli Studi di Firenze – DILEF, la Fondazione Cassa di Risparmio di Firenze e Unicoop Firenze.
Saranno presenti, per l’occasione, Giovanna Frosini (Università per Stranieri di Siena –
Accademica della Crusca) e Marco Biffi (Università degli Studi di Firenze – Accademico corrispondente
dell’Accademia), responsabili del progetto, e anche Paolo D’Achille (Vicepresidente dell’Accademia)
e Giuseppe Rogantini Picco (Presidente dell’Associazione degli Amici dell’Accademia della Crusca) e
numerosi altri Accademici.
È lo stesso Dante che ci ricorda come la bontà delle cose si “disasconde”, cioè si manifesta,
si fa conoscere e si fa apprezzare. Lo aveva capito bene il Rifiorito, Francesco Ridolfi, Accademico
cruscante del Seicento che scelse proprio questo verso dantesco, ora preso in prestito come titolo del
percorso espositivo, impiegandolo come motto per la sua pala, nella cui immagine si vede una
pagnotta calda che racchiude una trina d’oro perché torni lustra. Con lo stesso intento la Crusca, che
nel periodo di pandemia aveva potuto realizzare solo visite virtuali, propone adesso un nuovo
percorso espositivo in presenza alla scoperta della sua storia e degli ambienti che caratterizzano la
Villa medicea di Castello.
I visitatori saranno accompagnati dal personale dell’Accademia nei vari ambienti della Villa
di Castello dove la Crusca ha sede: la Sala delle Pale, nella quale si trovano le 152 pale degli
Accademici antichi; l’Archivio, dove sono custodite le più importanti testimonianze dell’attività degli
Accademici nel corso dei secoli; la Biblioteca, dove si conserva un importantissimo patrimonio
librario.
Sono stati, inoltre, allestiti nuovi ambienti, quali la Sala del Vocabolario, dedicata alla storia
di questa grande impresa, e la sala delle Accademie, nella quale si andrà alla scoperta delle
istituzioni “sorelle” della Crusca, in Italia e in Europa. Nell’ambito del percorso sarà inoltre possibile
conoscere le attività e le funzioni della Crusca oggi.

INFORMAZIONI E PRENOTAZIONI DAL 13 SETTEMBRE 2022
Per le Scuole: incontralacruscascuola@crusca.fi.it, 366-6423512
Per privati e gruppi di adulti: incontralacrusca@crusca.fi.it, 366-646198

 

Nella stessa giornata del 12 settembre alle ore 17 si terrà la cerimonia di consegna del “Premio Giovanni Nencioni per una tesi di dottorato in linguistica italiana discussa all’estero”, giunto quest’anno alla XI edizione.
Sono risultati vincitori ex aequo Stefano Cristelli e Giuseppe Benedetto Russo. Stefano Cristelli per la tesi: Antichi testi trentini. (Ri)edizione, commento linguistico e glossario, discussa presso l’Università di Zurigo. Giuseppe Benedetto Russo per la tesi: Autrici per la scuola. Modelli d’italiano, aspetti pragmatici e livelli di leggibilità in libri di lettura per la scuola elementare (1882-1913), discussa presso l’Università di Olomouc (Repubblica Ceca).

Il premio è stato istituito nel 2012 grazie al sostegno dell’Associazione Amici dell’Accademia della Crusca, intende ricordare la costante attenzione di Giovanni Nencioni ai giovani e alla diffusione della lingua italiana e degli studi di linguistica italiana all’estero; è dedicato alla memoria di Giovanni Nencioni, presidente della Crusca per quasi trent’anni, e consiste in un assegno di 2.000 euro, finanziato dall’Associazione Amici dell’Accademia della Crusca, e in un soggiorno di studio gratuito presso l’Accademia.