Otto puntate e 400 minuti immagini, storie, emozioni… “Rinascimento senza fine” del regista Paolo Carrino coinvolge tutta la Toscana che viene così raccontata al pubblico cinese di CCTV – China Central Television. Presentazione a Livorno, città di frontiera, gate d’ingresso alle bellezze del nostro territorio

Un grande affresco della Toscana in 8 puntate, 400 minuti per raccontare al pubblico cinese di CCTV – China Central Television, la più importante emittente cinese, le meraviglie della nostra regione. Affidato alla regia di Paolo Carrino (salernitano di nascita, profondamente legato alla Cina), “Rinascimento senza fine” descrive le tante facce della Toscana e tra queste anche quella sicuramente originale di Livorno. Girato nel corso di tutto il 2021, il documentario è stato prodotto da Toscana Promozione Turistica in collaborazione con CCTV.

Seguita logisticamente da Fondazione Lem che tra le sue mission ha la promozione turistica della città, la troupe di Carrino ha scelto di essere a Livorno in coincidenza dello spettacolo “Millenovecentoventuno”, andato in scena il 18 dicembre 2021 in quello stesso teatro, il Goldoni, dove cento anni prima ebbe luogo la scissione interna al PSI con la successiva nascita del PCd’I.

Il Fanale di Livorno

Ma prima e dopo la rappresentazione il regista si è lasciato conquistare dalla città, dai suoi tramonti e dalle sue persone. Carrino e la produttrice esecutiva della tv cinese Hongmei Nie sono stati accompagnati dallo staff del Lem in visita nei luoghi più rappresentativi della città per interviste ad esponenti della cultura cittadina e custodi della sua memoria storica. Il regista ha voluto ascoltare anche la voce del sindaco Luca Salvetti, cui è stato affidato, tra l’altro, il non facile tentativo di spiegare col sorriso sulle labbra il campanilismo Livorno-Pisa al pubblico cinese.

“Per il mio lavoro con Rai e Uno Mattina ho girato tutta Italia”, racconta Carrino. “Ero convinto di essere già stato anche a Livorno, ma mi sbagliavo. Con grande piacere ho scoperto una città tutta da raccontare: fuori dagli schemi delle più blasonate toscane, vivibile, vera, con un grande potenziale turistico e dove vivrei volentieri. Quello che più ha colpito la troupe italocinese” aggiunge il regista, “è stata l’eccezionale accoglienza concreta e umana. D’altronde, per me le città di mare hanno un lato in meno e questo le rende più aperte, disponibili al dialogo, accoglienti. In questi due giorni qui a Livorno tutto ciò è stato provato dai fatti”.

Sempre con la produzione esecutiva di Hongmei Nie Paolo Carrino ha realizzato nel 2018 una nota serie in ben 100 puntate dedicata a Roma, andata in onda in Cina durante il lockdown del 2020. Il documentario sulla Toscana verrà trasmesso da vari canali e piattaforme internet nel corso del 2023.

Silos granai con il murale dedicato a Modigliani nel centenario della morte e della grande mostra allestita a Livorno

Hanno partecipato alla presentazione del video il sindaco Luca Salvetti, l’assessore regionale al Turismo Leonardo Marras, l’omologo livornese Rocco Garufo, il direttore di Toscana Promozione Turistica Francesco Tapinassi e il regista del documentario Paolo Carrino.

 “Negli ultimi due anni e mezzo Livorno è stata un set per spot pubblicitari di altissimo livello – ha affermato il Sindaco Salvetti – divenendo un elemento attrattivo nei confronti di chi doveva promuovere i propri marchi e un modo per far conoscere la città. Questo tesoro in cui viviamo, regione compresa, lo mettiamo a disposizione di tutti, affinché venga scoperto e apprezzato dai turisti di tutto il mondo.

Il “Rinascimento senza fine” è la chiave di lettura giusta per tutti i mercati, ma in particolare per il mercato cinese. Il video su Livorno e le otto puntate che andranno in onda sulla televisione di Stato cinese, confermano le bellezze della nostra terra e l’attrattiva che essa può esercitare sulla popolazione cinese.

Gare remiere a Livorno (Coppa Barontini, a cronometro lungo i Fossi cittadini)

In questo percorso Livorno gioca una parte significativa, dal momento che è l’unica città di frontiera: una peculiarità che l’altra Toscana non ha. Significa mettere insieme elementi che non troviamo in altre città e il nostro tratto distintivo, quello dell’accoglienza via mare, può diventare una forza per Livorno e anche per la Toscana. Abbiamo l’occasione di inserirci in un quadro più ampio e straordinario, che comprende le città d’arte della regione, con tutte le nostre diversità e peculiarità. I risultati turistici dell’Ambito di Livorno, al momento e nonostante il Covid, restituiscono un +6,2% grazie al lavoro dell’assessorato al Turismo e Commercio”.

 L’assessore Marras ha aggiunto: “E’ evidente che la città ha fatto in questi anni un grande lavoro, un grande sforzo di accoglienza, con gli eventi, con la riscoperta di alcuni spazi. Una situazione che permette di incrociare un interesse e di poter far sì che Livorno non sia soltanto una città di passaggio ma che possa essere identificata anche dal punto di vista turistico”.

Il Teatro Goldoni

 Il regista Paolo Carrino, visibilmente soddisfatto, ha parlato dei suoi documentari: “Con la precedente serie dedicata a Roma abbiamo realizzato 100 puntate brevi e ottenuto 900 milioni di spettatori: in pratica un cinese su 2 e mezzo ha visto almeno un minuto del nostro prodotto. Con la serie dedicata alla Toscana contiamo di bissare questo risultato, anzi in teoria la Toscana dovrebbe attrarre più di Roma. Con questo lavoro abbiamo raccontato la regione per quello che deve essere, senza scendere troppo in profondità, abbiamo deciso di documentare con un occhio ingenuo le vostre meraviglie”.

 “Lo sforzo da fare è quello di dare nuovi modelli di comunicazione che permettano di conoscere un’altra Toscana – ha detto Francesco Tapinassi, direttore di Toscana Promozione Turistica – altrettanto interessante, altrettanto bella ma che semplicemente va fatta conoscere un po’ di più”.

 A conclusione degli interventi, l’assessore al Turismo e Commercio del Comune di Livorno Rocco Garufo: “I video rappresentano una serie di bellezze incastonate una dentro l’altra: Toscana, Val D’Orcia, Livorno eccetera. Se oggi a Livorno cominciamo a vedere risultati positivi nel settore del turismo è perché, appena l’Amministrazione si è insediata, ha tradotto queste bellezze in atti e fatti concreti. Il primo atto è stata la costituzione dell’Ambito Turistico e il legame con le politiche di Regione Toscana e di Toscana Promozione. Abbiamo costruito una collaborazione istituzionale, quella possibilità di relazioni che sta permettendo a Livorno di entrare in un circuito molto ampio. Insieme a questo abbiamo rimesso in moto la Fondazione Lem, che ha dato in questi anni – peraltro difficili a causa della pandemia – ottimi riscontri sotto il profilo dell’organizzazione degli eventi e di iniziative turistiche di varia natura. I risultati si vedono, con le presenze in aumento. Siamo soddisfatti, ma questo è un punto di partenza e l’obiettivo è migliorare ancora, anche e soprattutto creando un tessuto di relazioni più stretto tra pubblico e privato”.

Terme del Corallo a Livorno e, sopra, la torre di Palazzo Civico
Fortezza Vecchia a Livorno
Panoramica della Terrazza Mascagni con il gazebo. Sotto la Fortezza Nuova

 

Un’immagine dell’Accademia Navale di Livorno e, sopra, una immagine del Piazzale Allievi durante un giuramento di Santa Barbara