Otto film in quattro giorni allo Spazio Alfieri: Andrej Tarkovskij attraverso le sue opere

Otto film proiettati in q​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​uattro giorni, oltre a due giornate di incontri e a un concerto. Firenze celebra così il trentennale della scomparsa del regista russo Andrej Tarkovskij con una serie di iniziative nel mese di gennaio a cura dell’Istituto Internazionale Andrej Tarkovskij in collaborazione con Regione Toscana e Soprintendenza archivistica della Toscana. Il Maestro è infatti cittadino onorario del capoluogo toscano e la città ospita i suoi archivi e la sede dell’Istituto Internazionale, fondato nel 1992 allo scopo di studiare e diffondere l’arte di Tarkovskij, oltre ad occuparsi della cura e della conservazione dei materiali dell’archivio.

Giovedì 26 gennaio 2017 ha inizio la retrospettiva dei film allo Spazio Alfieri in via dell’Ulivo 6 (ingresso 6 euro) che durerà fino a domenica 29 gennaio. Grazie alla collaborazione con la Cineteca di Milano e il cinema Spazio Alfieri, la rassegna fiorentina rappresenta un’occasione unica di ammirare i capolavori girati da Tarkovskij in Russia, attraverso copie nuove in 35mm, in lingua originale con sottotitoli in italiano. I due ultimi film, girati in Occidente, Nostalghia e Sacrificio verranno proposti in formato digitale DCP. I film verranno presentati da Andrej A. Tarkovskij, presidente dell’Istituto Internazionale Andrej Tarkovskij e Andrea Ulivi, fotografo ed editore.

26 gennaio 2017/Programma

Ore 18.30 IL RULLO COMPRESSORE E IL VIOLINO (KATOK I SKRIPKA)
Urss, 1961, 46’, ver. orig. con sott. in italiano. Regia: Andrej Tarkovskij
Scenegg.: Andrej Tarkovskij, Andrej Mikhalkov-Končialovskij
Fot.: Vadim Jusov
Interpreti: Igor Fomčenko, Vladimir Zamanskij, Natalya Arkhangelskaja, Marina Adžubej, Jura Brusser, Slava Borisov.

Al piccolo Saša l’esame del violino va male. Tuttavia il bambino matura una singolare amicizia con Serghej, un operaio addetto al rullo compressore. Saša riesce così a superare prove per lui difficili e inconsuete.

Ore 21 ANDREJ RUBLËV
Urss, 1966, 185’, ver. orig. con sott. in italiano. Regia: Andrej Tarkovskij
Scenegg.: Andrej Tarkovskij, Andrej Mikhalkov-Končialovskij. Fot.: Vadim Jusov
Interpreti: Anatolij Solonicyn, Ivan Lapikov, Nikolaj Grin’ko, Nikolaj Sergeev, Nikolaj Burljaev

Nella “indivisibile santità di un uomo volato via attraverso il cielo”, nella sofferta verità del popolo testimoniata da un buffone, attraverso la tentazione di una festa pagana e la confessione di una fede vissuta come legalismo persecutorio, nella rappresentazione della passione di Gesù Cristo e nella meditazione sul Giudizio Universale, in mezzo alle invidie, alle violenze, ai tradimenti perpetrati da religiosi, principi, tartari invasori, e da lui stesso con l’uccisione di un nemico, Andrej Rublëv ritrova la vocazione alla pittura nella vicenda del piccolo Boriska che riesce a fondere e a far suonare la campana. Gli otto episodi del film, nelle peripezie del monaco pittore di icone delineano il dramma di ogni vocazione artistica, dall’impeto ingenuo della giovinezza fino all’intima, gloriosa misericordia della maturità.

Info: Istituto Internazionale Andrej Tarkovskij tel/fax 055 2345943 — pagina Facebook @AndreyTarkovskyOfficialPage — info@tarkovskij.com