Musica e lirica non si fermano. Il Teatro Goldoni di Livorno presenta la nuova Orchestra, consegna la Card d’oro a tre grandi personaggi e mette in cartellone il Requiem di Mozart in occasione (10 aprile) del trentennale del disastro del Moby Prince. Poi online (dal 19 marzo per quattro venerdì) appuntamento con “Opere in corso d’opera”. E il 18 marzo selezioni per la Mascagni Academy

Una mattinata sotto la cupola di luce del Teatro Goldoni di Livorno, per andare alla scoperta di mille e una novità. Perché anche in tempo di pandemia, l’arte, la musica, la cultura non possono fermarsi. Perché con esse si fermano musicisti, cantanti, attori, tecnici… mentre la cultura a tutto tondo è “pane” della vita. Così dopo alcuni mesi di silenzio, ma solo per quanto riguarda le conferenze stampa, perché online il Goldoni ha lavorato sui recital di grandi cantanti, sulle trame d’opera prestate al teatro, con interpreti di fama, ecco che il teatro di Livorno, storico e bellissimo fra palchi decorati e platea in velluto rosso, è tornato con una raffica di novità pronte ad andare insieme in scena, Purtroppo ancora virtuale, ma sempre scena è.

Alla presenza del sindaco di Livorno Luca Salvetti (a lato nel maxi schermo), presidente della Fondazione Teatro Goldoni, dell’assessore alla cultura Simone Lenzi, del direttore amministrativo del teatro Mario Menicagli, del direttore artistico Emanuele Gamba e di Marco Voleri, direttore artistico del Mascagni Festival andato in scena (con  presenza di spettatori) nel corso dell’estate 2020 tra la Fortezza Nuova e la Terrazza Mascagni, sono state consegnate (dopo l’annuncio di qualche tempo fa) le Goldoni Card, le “carte oro” assegnate a tre personaggi del teatro livornese che hanno dato lustro a questo palcoscenico. Ecco allora Marco Bertini, direttore generale per molti anni fino al 2016; Giuseppe Pancaccini, esponente della scrittura teatrale vernacolare, ma anche attore, regista, cantante; e Giovanni Lippi (impossibilitato ad essere presente), erede della famiglia Marinari-Lippi sinonimo di teatri, dal Goldoni (prima dell’acquisizione da parte del Comune) alla Gran Guardia e all’Odeon.

LA NUOVA ORCHESTRA / E ora la prima novità. Ovvero la nascita dell’Orchestra del Teatro Goldoni che dal mese di aprile, con la ricorrenza del giorno 10, trentesimo anniversario del disastro del traghetto Moby Prince in rada a Livorno nel 1991 (la nave entrò in collisione con la petroliera Agip Abruzzo alla fonda, si incendiò, persero la vita 140 persone, e ci fu un solo superstite, il mozzo Alessio Bertrand), comincerà il suo percorso produttivo e artistico con l’esecuzione del Requiem K626 di Mozart, diretta dal maestro Giovanni Di Stefano, presidente e direttore artistico del Teatro dell’Opera giocosa di Savona – Teatro di Tradizione. Con Francesca Maionchi soprano, Cecilia Bernini mezzosoprano, Giorgio Mongiardino tenore, Paolo Pecchioli basso, Schola Cantorum Labronica (maestro del coro Maurizio Preziosi). La location sarà valutata in base alla situazione legata all’emergenza pandemica da Covid-19. “È un bel giorno questo per la città di Livorno e il suo teatro – ha detto il direttore amministrativo Mario Menicagli – e con il direttore artistico Emanuele Gamba siamo consapevoli che dar vita a una nuova orchestra in un periodo come questo, con i teatri chiusi da oltre un anno, possa sembrare una sfida. Riteniamo però che non solo vada accolta, ma si debba far tutto il possibile affinché musica, teatro, lirica, tornino ad assumere quella forza propositiva ed aggregante che ne fanno un tassello insostituibile della cultura individuale e collettiva”. La nuova Orchestra ha come mission quella di essere il punto di riferimento principale delle stagioni liriche e sinfoniche del Goldoni sviluppando al tempo stesso una precisa propensione ad essere attore presente e dinamico del panorama musicale italiano ed estero. Per la formazione cono state ricevuto dal teatro 290 domande, molte delle quali da parte di chi aveva già fatto parte del Laboratorio Otrchestrale dell Fondazione Goldoni dal 2010 al 2014. L’Orchestra avrà un organico modulato secondo le esigenze e la sua organizzazione è affidata ad una  società composta da professionisti del settore che si assume l’onere della sua gestione in stretta sinergia con i programmi e finalità del Teatro Goldoni-. La guida è del general manager Luciano Corona (nella foto sopra a destra, nel maxi schermo) musicista apprezzato in Italia e all’estero, impegnato dal 2005 nell’organizzazione, produzione e commercializzazione di opere liriche, concerti ed eventi. Direttore principale per la stagione sinfonica è Gerardo Estrada Martinez, nata nel 1980 a Caracas, nome emergente a livello internazionale, diplomato alla Royal Academy of Music di Londra e vincitore di premi internazionali. Per la stagione sinfonica oltre al direttore principale sono previsti due direttori associati: il belga Eric Lederhandler e l’italiano Arturo Armellino. La responsabilità gestione e amministrativa prevede Guido Garofalo / segreteria generale, Sergio Martinoli / ispettore d’orchestra, Matilde Lavorgna / archivista, Mario D’Apoice / organizzazione e logistica, Paolo Noseda / consulente stagione sinfonica ed Eleonora Donnini / rapporti con la Fondazione Goldoni. È già allo studio la programmazione  sinfonica con appuntamenti fra l’autunno 2021 e la primavera del 2022.

OPERE IN CORSO D’OPERA / A partire dal 19 marzo 2021, e per quattro venerdì (sempre alle 18), la lirica torna in palcoscenico al Teatro Goldoni. Da seguire in streming sul vanale YouTube. L’appuntamento è con quattro  realizzazioni sceniche ed in costume, create e dedicate ai momenti più coinvolgenti di quattro titpoòli importanti. La Fondazione Goldoni si è affidata a quattro giovani registi con alle spalle una solida formazione in centi di eccellenza come il Polo nazionale ale Artistico – Verona Accademia per l’Opera italiana e l’Accademia nazional d’arte drammatica Silvio d’Amico di Roma, con la cui collaborazione è stata realizzata la nuova proposta del Goldoni.

Si parte, come detto, il 19 marzo alle 18 con “Donde lieta uscì” . La Bohème atto III, musica di Giacomo Puccini, regia di Matteo Moglianesi. Con Francesca Maionchi spano, Laura Andreini mezzosoprano, Giorgio Casciarri tenore, Carlo Morini baritono. Al Pianoforte Laura Pasqualetti (con la collaborazione di Polo Nazionale Artistico – Verona Accademia per l’Opera Italiana, che ha collaborato anche per il secondo appuntamento, quello del 26 marzo 2021 “Un bel dì, se ben rammento…” – Rigoletto atto III scena III, musca di Giuseppe Verdi, regia di Giulia Longhi, con Carlo Morini baritono, Barbara Guccini soprano, Giorgio Casciarri tenore, Diana Turtoi soprano, al pianoforte ancora Laura Pasqualetti.

In collaborazione con l’Accademia nazionale d’arte drammatica Silvio d’Amico, sono stati invece realizzati “Zitto zitto piano piano” – La cenerentola atto II scena VIII, musca di Gioachino Rossini, regia di Tommaso Capodanno – 2 aprile – con Marco Mustaro tenore, Stefano Marchisio baritono, Laura Andreini soprano, Maria Salvini mezzosoprano, al pianoforte Flavio Fiorini. Quindi il 9 aprile ci sarà “Tu qui Santuzza” – Cavalleria rusticana scene V e VI, musica di Pietro Mascagni, regia di Danilo Capezzani, con Rosa Suarez Perez soprano, Gianni Mongiardino tenore, Maria Salvini mezzosoprano, al pianoforte Flavio Fiorini.

MASCAGNI ACADEMY / Sono 38 i convocati (53 le domande arrivate alla segreteria artistica della Mascagni Academy provenienti da 16 diversi Pesi) per l’audizione dal voi prevista nella giornata del 18 marzo al Teatro Goldoni. Da questa rosa saranno selezionati i partecipanti alla Mascagni Ac adempi 2021. I selezionati parteciperanno all’Academy e alla fine del percorso sarà messa on scena, all’interno del Mascagni festival e per la stagione  lirica del Teatro Goldoni, l’opera “L’amico Fritz” ci Mascagni.

I docenti: Vanessa Candela psicologa – Le basi neurali del canto; Francoi Fossi foniatra – la fisiologia nel canto nella evoluzione dal Belcanto al vediamo (…), Francesca Micarelli vocologa – La vocologia applicata allo stile verista (….), Gianna Fratta direttore d’orchestra – prove musicali de “L’amico Fritz”, Amarilli Nizza  soprano – masterclass di tecnica vocale ed interpretazione, Laura Pasqualetti  introduzione al lavoro con il pianista corripetitore, Fulvio Venturi musicologo – I ruoli mascagnani.

ASTOR PIAZZOLLA / Un’ultima nota. Ricorre il centenario della nascita del “rivoluzionario” Astor Piazzolla e l’editore livornese Sillabe ha pubblicato il volume in italiano “Astor Piazzolla. Una vita per la musica” di Maria Susana Azzi, l’unico patrocinato in Italia dalla Fundación Piazzolla. Racconta la vita del musicista e raccoglie informazioni ricavate da 260 interviste a parenti, amici, musicisti, personaggi dell’arte, dello spettacolo, della cultura. Con la collaborazione, fra gli altri, della Fondazione Teatro Goldoni di Livorno. (e.a.)

A seguire la consegna della Goldoni card a Marco Bertini (ex direttore generale) e a Giuseppe Pancaccini (autore, attore, cantante, regista).