MOSTRE E MUSEI / 3. Alla Fondazione Ragghianti di Lucca riaprono le rassegne dedicate a Cioni Carpi e Gianni Melotti. A Firenze di nuovo visibile la Collezione Roberto Casamonti. A Livorno (da martedì 19 gennaio) nuovamente aperto al pubblico il Museo di storia naturale del Mediterraneo

LUCCA

In ottemperanza al decreto del presidente del Consiglio dei ministri reso pubblico il 15 gennaio 2021 dal governo nazionale, la Fondazione Centro Studi sull’Arte Licia e Carlo Ludovico Ragghianti annuncia la riapertura della doppia esposizione L’avventura dell’arte nuova | anni 60-80. Cioni Carpi | Gianni Melotti” da martedì 19 gennaio a venerdì 19 febbraio 2021 compresi.

Inaugurate il 2 ottobre scorso e sospese dal 5 novembre a causa dell’emergenza sanitaria, le due mostre, curate da Angela Madesani e da Paolo Emilio Antognoli, in poco più di un mese avevano registrato un notevole afflusso di pubblico e un grandissimo successo di critica, con recensioni positive e segnalazione sulle principali testate cartacee e online nazionali, in televisione e alla radio.

Le esposizioni, dedicate al milanese Cioni Carpi (1923-2011) e al fiorentino Gianni Melotti (1953), due artisti particolarmente poliedrici e inventivi, sono accomunate dal fil rouge della transmedialità, dell’audacia creativa e dell’esplorazione di diverse forme espressive in un periodo di grande fermento dell’Italia, dagli anni Sessanta agli Ottanta.

«Abbiamo fortemente sperato che la situazione sanitaria e le norme vigenti ci consentissero di riaprire la nostra “Avventura dell’arte nuova”, per offrire la possibilità, a quanti ancora non avevano avuto modo di visitare la doppia mostra, di poterlo fare», dichiara il direttore Paolo Bolpagni. «Oltre a ciò, vogliamo dare un segnale di presenza concreta e di reazione positiva in un momento così difficile e delicato. Il 2021 dovrà essere, per il nostro Paese, un anno di ripartenza, e per la Fondazione Ragghianti sarà importante anche per l’anniversario del suo quarantennale, essendo nata nel 1981. Abbiamo deciso di offrire l’ingresso gratuito, oltre a coloro per cui già era previsto, a tutti gli operatori sanitari (medici, infermieri, personale amministrativo e di servizio): dobbiamo loro molta riconoscenza, e questo è un piccolo ma significativo gesto per manifestarla, ringraziandoli per quanto hanno fatto, stanno facendo e faranno per salvaguardare la salute di tutti».

La mostra sarà aperta eccezionalmente anche di lunedì, dato che nei giorni prefestivi e festivi dovrà restare chiusa, come indicato dalle norme contenute nel nuovo DPCM.

Ecco dunque gli orari: dal lunedì al venerdì dalle ore 10 alle 13 e dalle 15 alle 19. Chiusura il sabato e la domenica. Naturalmente, come prescritto dalle norme, le modalità di accesso saranno contingentate, o comunque tali da evitare assembramenti di persone e da consentire che i visitatori possano rispettare la distanza tra loro di almeno un metro.

Per informazioni: info@fondazioneragghianti.it – tel. 0583 467205 – www.fondazioneragghianti.it

Fondazione Centro Studi sull’Arte Licia e Carlo Ludovico Ragghianti

Complesso monumentale di San Micheletto

Via San Micheletto 3, Lucca

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FIRENZE

La Collezione Roberto Casamonti, dopo il periodo di chiusura dovuta all’emergenza Covid, riapre le sue porte al pubblico. I nuovi orari sono: dal lunedì al venerdì, dalle 11.30 alle 19.00, ultimo ingresso 18.30.

Palazzo Bartolini Salimbeni, che ospita la Collezione Casamenti. Ph. Fabio Gambina

La Collezione (foto sopra il titolo) ha sede in Palazzo Bartolini Salimbeni, a Firenze, in un palazzo che rappresenta uno dei capolavori dell’architettura fiorentina del ‘500. Espone opere che escono dalla personale collezione di Roberto Casamonti, gallerista di fama internazionale e grande esperto d’arte, selezionate da Bruno Corà. Al momento, troviamo una selezione di 80 opere circa che racconta il secondo Novecento italiano, e non solo. Un percorso espositivo che copre dagli anni ’60 al XXI secolo, vale a dire la seconda parte dell’intera collezione. Dipinti e sculture che riflettono l’anima del collezionista e il suo personalissimo “sentire”. Che non è un “sentire” qualunque, trattandosi di uno dei protagonisti del mercato mondiale dell’arte. Una scelta di autentici capolavori che si riconduce a storie di amicizie, frequentazioni, sodalità, aspetti mai estranei alla storia dell’arte e degli artisti.

La direzione della Collezione Casamonti è, dalla sua apertura nel 2018 affidata alla storica dell’arte Sonia Zampini.

In mostra vi sono, tra le altre, opere di Boetti, Pistoletto, Merz, Kounellis, Paolini, Calzolari, Penone e Pascali, “alcuni tra i più autorevoli protagonisti di quella koiné linguistica definita Arte Povera, venuta alla ribalta, in quanto movimento condiviso da un congruo numero di artisti, a partire dal 1967.” Racconta il curatore Bruno Corà. “Di alcuni di loro Casamonti ha acquisito e destinato alla Collezione più di un’opera. È il caso di Pistoletto e soprattutto di Boetti, che dopo Fontana è l’artista a cui egli ha dedicato più energie, passione e attenzione”.

Tra le presenze internazionali più contemporanee tra cui ricordiamo Anselm Kiefer, Anish Kapoor, Tony Cragg, Keith Haring, Basquiat ma anche Marina Abramovich e Bill Viola.

“Il XX secolo in arte – aggiunge Roberto Casamonti – non è stato un “secolo breve”, come si dice sia stato per i fenomeni sociali che lo hanno caratterizzato, ma, al contrario, un secolo ricco di tensioni e ideazioni di linguaggio, oltretutto epoca memorabile per aver abbattuto alcune barriere e sfumato i confini tra arte visiva, architettura, poesia, teatro, design, cinema e altre discipline. Era doveroso per me tenere conto dei fenomeni che, oltre ad avermi conquistato, mostravano anche alcuni primati di singolarità che in arte hanno pur sempre il loro peso.”

Dagli anni ’60 agli inizi del XXI secolo

Informazioni e prenotazioni: www.collezionerobertocasamonti.com

tel. 055.602030 

prenotazioni@collezionerobertocasamonti.com

info@collezionerobertocasamonti.com  

Orari di apertura pubblico: lunedì al venerdì, dalle 11.30 alle 19.00, ultimo ingresso 18.30.

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LIVORNO

A partire da martedi 19 gennaio 2021 il Museo di Storia Naturale del Mediterraneo sarà nuovamente aperto al pubblico e fino al 22 gennaio osserverà il seguente orario: la mattina dalle ore 9 alle 13 e il pomeriggio (escluso il venerdi) dalle ore 15 alle 19.

Ai sensi del Dpcm del 14 gennaio 2021, infatti, nelle regioni comprese nelle aree gialle e nei soli giorni feriali, escluso quindi il sabato e la domenica, riaprono al pubblico i musei, gli istituti e i luoghi della cultura, nonché le mostre, a condizione che garantiscano modalità di fruizione contingentata o comunque tali da evitare assembramenti di persone e da consentire che i visitatori possano rispettare la distanza di almeno un metro tra loro.

“Siamo contenti di poter finalmente riaprire le nostre sale – sottolinea Anna Roselli, direttrice del Museo di Villa Henderson – ma auspichiamo che il governo possa ritornare sulla decisione della chiusura nei giorni festivi e prefestivi, come chiede anche Federculture, perché si tratta di una forte limitazione alla possibilità di fruizione delle strutture museali ed espositive. Inoltre, tenuto conto che i musei sono luoghi dove è più semplice controllare e regolare gli accessi, vorremmo che l’apertura non fosse legata al colore delle zone, anche per avere una maggiore stabilità nella programmazione culturale”.

Ulteriori eventuali modifiche all’orario, che potrebbero entrare in vigore dal 25 gennaio, saranno comunicate successivamente sul sito e sulle pagine social del Museo.