MIDA 2019, apre il 24 aprile (fino al 1° maggio) la mostra internazionale dell’artigianato. In Fortezza da Basso a Firenze il grande ritorno delle eccellenze, ma anche nuovi progetti culturali. E per i 500 anni di Leonardo, Fondazione Architetti e Fondazione Michelucci raccontano l’artigianalità

Due mostre nella Mostra; il grande grande ritorno di eccellenze dell’artigianato italiano; un focus sulle produzioni fiorentine e toscane. Sono questi alcuni degli ingredienti principali dell’83ma Mostra Internazionale dell’Artigianato di Firenze, MIDA 2019 (sopra il titolo particolare dell’immagine elaborata da Alvvino), completamente rinnovata nella veste e nei contenuti, che andrà in scena dal 24 aprile al primo maggio 2019 nei 55mila metri quadrati della Fortezza da Basso.

Tante le novità per un’edizione che si preannuncia emozionante, con un ventaglio di nuovi progetti ad alto contenuto culturale. A partire dall’omaggio a Firenze e alla Toscana, al centro di due grandi mostre allestite in Fortezza, Firenze su misura: Wunderkammer e Le sette meraviglie della Toscana.

Firenze su misura è la mostra promossa da Fondazione CR Firenze e curata da OMA – Osservatorio Mestieri d’Arte e Gruppo Editoriale con l’allestimento di EligoStudio. Ispirandosi ai solidi platonici di Leonardo, verranno realizzate sei stanze delle meraviglie che raccoglieranno opere iconiche di 60 maestri che lavorano a Firenze, suddivisi in sei categorie e racconteranno, con l’aiuto di video-documentari e lavorazioni in diretta,l’eccellenza del genio fiorentino. In omaggio anche a Leonardo da Vinci, nel 500esimoanniversario della morte.

Alabastro, ceramica, coltelleria, bronzo, marmo, oro e tabacco: sono alcune eccellenze del ‘saper fare’ toscano, al centro della mostra Le sette meraviglie della Toscana, l’evento curato da Once che porterà nei suggestivi spazi della Polveriera un ‘distillato’ di bellezza artigiana con una selezione di creazioni uniche dei più qualificati maestri del territorio.

Il fascino di paesi lontani e poco conosciuti approda a MIDA 2019 con, tra le altre, una proposta che arriva dal paese più giovane al mondo, con il 60% della popolazione sotto i 30 anni: l’Iran, l’antica Persia. Tanti giovani artisti porteranno in Fortezza la forza magnetica e l’entusiasmo delle loro creazioni innovative. Così Firenze, candidata a Città Creativa UNESCO 2019, diventa punto di incontro fra culture, con Due mondi da esplorare,l’iniziativa a cura del CICE (Centro italo-iraniano di cooperazione culturale e economica) incollaborazione con il Ministero dell’artigianato iraniano e il Touring Club Italiano, volta all’apertura di nuovi mercati in Europa.

Sul fronte dei giovani, I nuovissimi sarà la sezione riservata ai maker e all’artigianatodigitale con attività aperte a tutti per conoscere da vicino l’artigianato di ultima generazionee la sue relazioni con le nuove tecnologie.

Un concentrato di novità che stanno facendo tornare in Fortezza grandi nomi come Savio Firmino Srl, una delle principali aziende italiane nel settore dell’arredamento, nata nel 1941 come bottega artigiana nel quartiere di Santo Spirito e cresciuta grazie al talento, alla passione e alla creatività di Guido Savio, designer italiano, scultore, intagliatore e produttore di arredi, che ha dato vita negli anni ad uno stile unico e inconfondibile, riconosciuto ed apprezzato in tutto il mondo. Oggi l’ufficio progettazione dell’azienda fiorentina collabora con l’Università di Firenze, l’Università di Siena e con aziende di alta tecnologia e istituti di ricerca nello sviluppo del proprio patrimonio intangibile attraverso attività di modellazione 3D, reverse engineering, realtà aumentata, virtuale e tecnologie innovative.

Del mestiere di Leonardo: immaginare, progettare e realizzare il futuro è la proposta della Fondazione Architetti Firenze e Fondazione Giovanni Michelucci nel ricordo del genio di da Vinci. Obiettivo: raccontare il tema centrale del progetto, attraverso tre appuntamenti che si terranno nelle giornate del 25, 27 e 29 aprile 2019, che prevedono incontri, tavole rotonde e laboratori. Al centro dell’attenzione il legame tra disegno e fare, fra design e artigianato, tra braccio e mente, con designer e artigiani alla ricerca di nuovi processi creativi.

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FONDAZIONE ARCHITETTI DI FIRENZE E FONDAZIONE GIOVANNI MICHELUCCI

Del mestiere di Leonardo:
immaginare, progettare e realizzare il futuro

Nell’anno delle celebrazioni leonardiane, Fondazione Architetti Firenze e Fondazione Giovanni Michelucci nell’ambito della Mostra Internazionale dell’Artigianato 2019 raccontano la figura e il ruolo culturale dell’artigiano: l’homo faber che immagina, progetta e realizza l’opera della propria “arte” grazie a genio, sensibilità, saperi e capacità tecniche specifiche.

Gli incontri in programma non saranno incentrati su Leonardo da Vinci in senso stretto, piuttosto di quel modus operandi e di approccio al “mestiere” che uomini di scienza e arte hanno da sempre condiviso, e tuttora condividono, con la figura artigiana.  Si racconterà quell’esperienza artigiana che tra istanze sociali, culturali ed economiche, rende necessariamente contemporanee le proprie opere, innescandone l’innovazione e il trasferimento delle conoscenze attraverso l’interpretazione della storia con lo sguardo verso il futuro. Un’esperienza di storie individuali che spesso virtuosamente si incrociano, creando l’identità di una comunità e di un territorio, e facendo delle loro singolarità una ricchezza collettiva.

PROGRAMMA

***Raccontare l’artigianato

Una conversazione da molte prospettive

giovedì 25 aprile 2019 – ore 11.00-13.00

Teatrino Lorenese – Fortezza da Basso, Firenze

Arte, scienza, tecnica, design e manifattura convergono sull’esperienza artigiana attraverso i racconti e le storie di testimonial di eccellenza chiamati ad una conversazione collettiva con al centro il rapporto tra pensare, fare e diffondere il prodotto del loro ingegno tra passato e futuro. Raccontare queste storie significa raccontare storie di uomini, del loro tempo e dell’essere parte di una comunità; raccontare quale cultura del progetto li muoveva e li muove oggi; raccontare la storia del misurarsi quotidianamente con la realtà in cui si opera. Non si parlerà del genio vinciano in senso stretto, piuttosto del modus operandi che uomini di scienza e arte hanno da sempre condiviso, e tuttora condividono, con la figura artigiana. Conoscenza e intuizione, sperimentazione e verifica, ripensamenti ed affinamenti tecnici, prodotto finale e diffusione di nuovi saperi da tramandare, sono infatti passaggi imprescindibili nella creazione di un’opera che accomunano i grandi nomi e le piccole realtà di ieri e di oggi. 

A raccontare questo particolare processo creativo ci saranno un’attenta testimone del mondo della cultura del design, il punto di vista di un prestigioso museo, un gallerista esperto di produzione artigiana e il presidente di Firenze Fiera, Leonardo Bassilichi, invitando il pubblico dei cittadini e degli operatori a considerare il valore identitario del fare artigiano per la città di Firenze.

Introduzione

Antonio Bugatti, Fondazione Architetti Firenze

Una conversazione tra:

Leonardo Bassilichi, presidente Firenze Fiera

Perla Gianni, presidente ADI Toscana – Associazione per il Disegno Industriale

Silvia Mascalchi, storica dell’arte – Galleria degli Uffizi

Jean Blanchaert, gallerista e curatore progetti d’arte

Coordina

Andrea Aleardi, Fondazione Giovanni Michelucci

La partecipazione a questo incontro prevede CFP per architetti. Info e iscrizioni su architettifirenze.it

L’accesso all’incontro è incluso nel biglietto di ingresso della Mostra Internazionale dell’Artigianato 2019

***Interpretare l’artigianato

Storie di creatività progettuale fra tradizione e innovazione

sabato 27 aprile 2019 – ore 10.30-12.00

Teatrino Lorenese – Fortezza da Basso, Firenze

Cosa significa oggi parlare di artigianato? Quali sono gli elementi che lo sorreggono e che al tempo stesso lo rinnovano? Una tavola rotonda affronterà il ruolo della progettualità intesa come capacità di immaginare il futuro delle tecniche creative, indagando quali sono i meccanismi virtuosi che possono dare nuovi spunti al loro rinnovamento. La conversazione aperta si svilupperà attraverso la narrazione di storie su tre modelli diversi di artigiani, facenti parte di tre ambiti progettuali diversi fra loro ma tutti allo stesso modo innovativi: il progetto della storia, il progetto delle relazioni, il progetto di design ovvero l’eccellenza nella progettazione della propria storia aziendale, il nuovo “fare artigianato” in rete, l’esperienza del progetto di autoproduzione.

Interverranno esponenti dei tre mondi: dalle eccellenze del mondo artigiano fiorentino che hanno saputo reinterpretare – senza tradire – la propria storia e che grazie all’imprenditorialità sono alfieri del Made in Italy in tutto il mondo, agli artigiani e designer per i quali è centrale la relazione fra idea, produzione, commercio, fino ai creativi e designer che vedono nel progetto e nella continua investigazione creativa il tema centrale della loro professione e che intendono l’ autoproduzione artigianale come mezzo per la ricerca e per il raggiungimento di nuove committenze.

Introduzione

Antonio Bugatti, Fondazione Architetti Firenze

Andrea Aleardi, Fondazione Giovanni Michelucci

Tavola rotonda

progetto della storia: Daniele Traversari, Traversari mosaici

progetto delle relazioni: Lisa Gabellini, Jochen Zeh, Woo Class

progetto design: Eva Parigi, zp studio

Coordina

Andrea Ponsi, designer

La partecipazione a questo incontro prevede CFP per architetti. Info e iscrizioni su architettifirenze.it

L’accesso all’incontro è incluso nel biglietto di ingresso della Mostra Internazionale dell’Artigianato 2019

***Innovare l’artigianato

Un laboratorio verso Firenze città creativa UNESCO dell’Artigianato

lunedì 29 aprile 2019 – ore 15.00-17.30 

Sala della Scherma – Fortezza da Basso, Firenze

in collaborazione con

Comune di Firenze – Ufficio Unesco

Dipartimento di Architettura – Università degli Studi di Firenze

La candidatura di Firenze a Città creativa UNESCO dell’artigianato, promossa dall’assessorato allo Sviluppo economico del Comune di Firenze con il Dipartimento di Architettura dell’Università di Firenze, punta a valorizzare le competenze artigiane del territorio e promuovere l’artigianato fiorentino su scala internazionale.

Una candidatura per un impegno importante nella prospettiva di dare un nuovo orizzonte al mondo artigiano fiorentino, partendo dalla propria tradizione, da valorizzare, ma andando a riguardare profondamente se stesso attraverso nuovi strumenti e modalità di relazione, nuove competenze da condividere, nuovi mercati a cui guardare e la responsabilità verso la platea mondiale nel rappresentare la propria identità proponendosi come eccellenza e modello di riferimento. 

L’occasione della Mostra Internazionale dell’Artigianato si pone quindi come opportunità per approfondire alcuni temi della candidatura e da questi sviluppare un modello innovativo per gli operatori e il territorio. 

Un laboratorio aperto fra tutte le figure della filiera produttiva, economica, del territorio e socio-culturale (artigiani, fornitori, operatori economici e del turismo, enti pubblici, progettisti, analisti, sociologi), con tavoli tematici per un confronto trasversale e mosso all’ascolto reciproco, rivolto a guardare al futuro del rapporto tra città e mestiere, a conclusione del percorso di candidatura di Firenze come città creativa UNESCO Craft and Folk Art.

Introduzione

Antonio Bugatti, Fondazione Architetti Firenze

Andrea Aleardi, Fondazione Giovanni Michelucci

Presentazione

Cecilia Del Re, assessore allo Sviluppo economico del Comune di Firenze

Giuseppe Lotti, DIDA – Dipartimento di Architettura dell’Università degli Studi di Firenze

Conclusioni

Carlo Francini, Ufficio UNESCO del Comune di Firenze

La partecipazione a questo incontro non prevede il rilascio di CFP per architetti.

L’accesso all’incontro è incluso nel biglietto di ingresso della Mostra Internazionale dell’Artigianato 2019