
Maggio Musicale Fiorentino, aspettando “Cavalleria rusticana” di Pietro Mascagni (insieme a “Un mari à la porte” di Offenbach). Debutto il 12 febbraio 2019, direttore d’orchestra Valerio Galli
Al concorso indetto dall’editore Sonzogno nel 1888, per un’opera in un atto unico, si classifica al primo posto il lavoro di un compositore ventenne di belle speranze: Cavalleria rusticana. Fin dal suo debutto, al Teatro Costanzi di Roma il 17 maggio 1890, l’opera di Mascagni si guadagna un meritato e strepitoso successo, complici un soggetto di grande attualità, l’omonima novella del Verga ridotta a libretto da Guido Menasci e Giovanni Targioni-Tozzetti, e una musica che, dalle arie dei protagonisti ai duetti, dal Preludio fino al celebre Intermezzo, è pervasa da una passionalità senza pari. Cavalleria rusticana – si legge nella scheda del Maggio Musicale – è una storia di amori tormentati, passioni brucianti, gelosie e vendette che si conclude nel sangue nel giorno di Pasqua. Nel momento in cui la cristianità celebra il trionfo della vita sulla morte, per i protagonisti dell’opera non c’è posto per la redenzione o il perdono: solo una giustizia sommaria, in punta di coltello, avrà il potere di vendicare l’onore perduto e l’onta del tradimento.
UN MARI À LA PORTE / la scheda
Nell’anniversario che celebra i duecento anni dalla nascita dell’autore, l’operetta di Jacques Offenbach (foto a lato), Un mari à la porte, rappresenta il contraltare ironico e spensierato al dramma passionale di Mascagni. Considerato tra i padri del genere dell’operetta, avendone composte circa un centinaio, Offenbach – si legge nella scheda – è stato il cantore della joie de vivre nella Parigi del Secondo Impero ma anche il sardonico fustigatore dei vizi della sua società, parodiata nei suoi lavori. Un mari à la porte è una mini commedia degli equivoci: protagonista è un impresario di operette in fuga dai creditori e da un ufficiale giudiziario che si ritrova per sbaglio nella camera di una donna sposata, Suzanne. La conseguente serie di fraintendimenti e scene esilaranti è condita dalla brillante musica di Offenbach che si muove leggiadra a ritmo di valzer, come nel pezzo forte dell’operetta, il ‘Valse tyrolienne’ intonato da Suzanne.
DITTICO (nuovi allestimenti)
***Cavalleria rusticana
Opera in un unico atto
Musica di Pietro Mascagni
Libretto di Giovanni Targioni-Tozzetti e Guido Menasci
Prima rappresentazione: 17 maggio 1890 al Teatro Costanzi, Roma
***Un mari à la porte
Operetta in un atto
Musica di Jacques Offenbach
Libretto di Alfred Delacour e Léon Morand
Prima rappresentazione: 22 giugno 1859 al Théâtre des Bouffes Parisiens, Parigi