Massimo Ghini comico al Politeama Pratese, “La bottega del caffè” a Firenze. Gli altri appuntamenti

Il nuovo anno si apre al Teatro Politeama Pratese sabato 14 e domenica 15 gennaio 2017 con lo spettacolo “Un’ora di tranquillità” diretto e interpretato da Massimo Ghini, che ha deciso di misurarsi con la travolgente comicità di un testo, mai rappresentato in Italia, scritto da Florian Zeller, uno dei più apprezzati drammaturgi francesi di oggi. Sul palco con Ghini (nella foto a lato in basso e nel gruppo di attori sopra il titolo), in questa commedia corale, i bravissimi Claudio Bigagli, Massimo Ciavarro, Alessandro Giuggioli, Galatea Ranzi, Luca Scapparone e Marta Zoffoli. “Un’ora di tranquillità” è una commedia moderna, brillante e divertente grazie al meccanismo del vaudeville giocato tra equivoci e battute esilaranti, è una macchina drammaturgicamente perfetta inventata da questo geniale scrittore francese che è stata in patria un grandissimo successo teatrale, definita una spassosa, intelligente e geniale operazione da non perdere. Il meccanismo della comicità presente nel testo consente di non dover ricorrere a imponenti adattamenti, anzi è proprio nel meccanismo utilizzato nella scrittura che si poggia la forza di questa commedia brillante. I personaggi hanno ciascuno un ruolo fondamentale nella vicenda, è come se fossero loro stessi gli ingranaggi che mettono in moto la macchina della risata già dalle prime battute del testo.

Il personaggio “centrale” di “Un’ora di tranquillità” è un uomo che cerca disperatamente un momento di solitudine e serenità. È riuscito a rintracciare e acquistare un vecchio disco in vinile da un rigattiere ma, mentre cerca di trovare il modo per dedicarsi a questo cimelio, una serie di eventi e personaggi lo interrompono: la moglie che, gli deve parlare di cose importanti del loro rapporto, il vicino di casa che, a causa dei lavori che sta effettuando nella propria abitazione, irrompe mentre Michel sta cercando di ascoltare il disco, fino ad un improbabile idraulico che invece di riparare i guasti, ne provoca ulteriori. A questi si aggiungono altri amici, amanti e figli che entrano in scena inconsapevoli di rendere impossibile al povero protagonista di godersi solo un’ora di tranquillità. Senza poterli minimamente prevedere verranno alla luce vecchi amori, tradimenti, bugie… il tutto tenuto sempre sotto perfetto controllo ma con la genuinità dirompente del non programmato. Il tempo di pace è praticamente un sogno irraggiungibile fino al momento in cui tutto si ferma e il disco finalmente sta per essere ascoltato…

“DIGNITÀ AUTONOME DI PROSTITUZIONE” ALL’OBIHALL

In scena all’Obihall dal 13 al 15 gennaio 2017 (ore 21) “Dignità autonome di prostituzione”, un formato/spettacolo innovativo. Si tratta di un lavoro di Luciano Melchionna dal format di Betta Cianchini e dello stesso Melchionna.  “Attori come prostitute – si legge nella scheda – protetti ma alla mercè dell’avventore/spettatore di turno… attori in vestaglia…” e alla fine “il cliente si apparta con la prostituta di turno in un luogo deputato dove fruirà della pillola del piacere teatrale”. Il cast fiorentino è composto da Piero Calabrese, Sabina Cesarori, Fabrizio Checcacci, Carolina Gonnelli, Gaia Nanni, Alessandro Riccio, Vania Rotondi. www.obihall.it

APRE LA STAGIONE DI ARMUNIA AL CASTELLO PASQUINI DI CASTIGLIONCELLO

Parte la stagione di Armunia. Il primo appuntamento è in agenda per venerdì 13 gennaio 2017 alle ore 21.15 al Castello Pasquini di Castiglioncello. Francesca della Monica (voce, nella foto) e Francesco Gesualdi (accordeon) presentano “La musica gestuale del Novecento”, voce e accordeon.

Le musiche sono di Mauricio Kagel, John Cage, Virgil Thomson, Luciano Berio, produzione Compagnia Lombardi/Tiezzi. L’evento è una veglia-concerto che unisce la voce di Francesca della Monica alla fisarmonica di Francesco Gesualdo ed è un viaggio nell’esperienza della musica gestuale che a partire dalla metà degli anni ‘50 esplora dimensione strumentale nella compagine del teatro, della performance e dell’istallazione. La musica quindi che esce da una realtà puramente acustica per divenire visuale e sinestetica.

Posti limitati si consiglia la prenotazione. Biglietto intero 10 euro, ridotto 8 euro. Info e programma completo su www.armunia.eu —  Armunia Tel.0586754202 armunia@armunia.eu

“LA BOTTEGA DEL CAFFÈ” RIPARTE (CON SCAPARRO) DAL NICCOLINI 

Maurizio Scaparro, Napoli, Venezia e il suo Carnevale, l’Europa. Riparte da Firenze, in un nuovo allestimento, la tournée del Goldoni de “La bottega del caffè”, una produzione Fondazione Teatro della Toscana, al Teatro Niccolini di Firenze da venerdì 13 a domenica 22 gennaio 2017 (da martedì a venerdì ore 21, sabato ore 19, domenica ore 16.45, riposo lunedì 16 gennaio). 

Una commedia sui sentimenti e l’agire degli esseri umani, comune in ogni tempo e luogo: invidia, amore, odio, brama di denaro e di potere, lotta per il benessere, non sono cambiati dal Settecento a oggi (nelle foto di Manzini due immagini di scena della pièce goldoniana). I vivaci dialoghi goldoniani sono impreziositi dalle musiche originali del premio Oscar Nicola Piovani, dalle scene e dai costumi di Lorenzo Cutùli, vincitore dell’International Opera Awards per la scenografia. Maurizio Scaparro segue il canone goldoniano in un perfetto equilibrio fra la parola e l’azione scenica, affidandolo a Pino Micol e Vittorio Viviani, affiancati da Ruben Rigillo, Maria Angela Robustelli, Ezio Budini, Pietro Masotti, Marta Nuti, Giulia Rupi, Alessandro Scaretti. Dopo il Niccolini, lo spettacolo sarà a Livorno, Mestre, Gorizia, Chieti, Trento.

Datata 1750, rappresentata per la prima volta a Mantova con grande successo, per poi essere portata a Venezia e là replicata per 12 volte, “La bottega del caffè” è scritta in lingua toscana: Goldoni all’epoca desidera la massima diffusione delle sue commedie e il veneziano, e di lì a poco Venezia, gli iniziano a star stretti. 

“Tra i motivi che mi hanno spinto a mettere in scena oggi ‘La bottega del caffè’, il primo credo sia il piacere e il desiderio di tornare a parlare di Venezia e del suo Carnevale, durante il quale la commedia si svolge, dalle prime luci dell’alba a quando scende la notte”, spiega Maurizio Scaparro, “perché qui Goldoni sembra prendere le distanze, prima dei suoi addii, dalla visone magica della Serenissima, per descrivere nella sua Bottega del caffè una Venezia che già allora rischiava di dimenticare la sua grandezza e di cedere alle tentazioni di una progressiva mercificazione della città e delle sue bellezze”.

IL “DIO MERCATO” DI WALTER LEONARDI AL TEATRO DELLE SFIDE

Un monologo, un concerto, una performance, uno sfogo di e con Walter Leonardi, per la nuova stagione del Teatro delle Sfide di Bientina che quest’anno compie 11 anni di vita. Sabato 14 gennaio 2017 alle 21.30 l’attore milanese presenta lo spettacolo “Dio Mercato”. Parole, musica, letture, storie comiche, graffianti, poetiche, tragiche, per raccontare l’uomo contemporaneo. All’interno della sfida “Comici da cinque lustri” (Per informazioni: 328 0625881 – 320 3667354 – info@guasconeteatro.it – www.guasconeteatro.it. Biglietti: intero euro 10, ridotto euro 8).

Il mercato, il più importante valore rimasto dopo la morte delle ideologie novecentesche (dal marxismo al capitalismo) va in scena, poiché tutto è Mercato: la sinistra, la destra, la politica, i sentimenti, il sesso, la salute, il pensiero, l’anima. Il mercato è la non ideologia che si è fatta ideologia. Ma una speranza c’è: le cose che non si possono comprare. E c’è la poesia per cantarle e gridarle. Walter Leonardi, comico milanese atipico ed originale, volto ormai noto al nostro pubblico per i suoi spettacoli di teatro – canzone, è diventato popolare con gli sketch del Terzo Segreto di Satira. Poeta, menestrello e trovatore, qui ci presenta una collezione di brani tanto tragici da diventare comici, tanto tristi da apparire allegri per un approfondimento sociale che sa di leggerezza.

SAN GIMIGNANO E I LEGGERI D’INVERNO: SI PARTE CON “ANIMALI IN VERSI”

Una stagione che ancora una volta si propone sotto il segno della leggerezza e del viaggio intesi come luoghi del pensiero, per la rassegna “Leggieri d’Inverno” (edizione numero quindici). Al via sabato 14 gennaio 2017 alle 18 al Centro il Bagolaro di San Gimignano con “Animali in versi” di Franco Marcoaldi. Un incontro con la poesia a cura di Marco Lisi con l’intervento della Compagnia Teatrale I Comici Ritrovati (nella foto). Il tutto, dopo l’intenso concerto jazz del pianista Dado Moroni che a dicembre ha firmato la tradizionale anteprima di presentazione della stagione.

In calendario, per il teatro, Marco Baliani sarà presente con l’”Assai Furioso Orlando”. Per la danza sono presenti Versiliadanza, Fabbrica Europa, Irene Stracciati e Giardino Chius. Teatro ragazzi con Alessio Martinoli. Prosa con il Teatro del Carretto e “Le mille e una notte”. Non mancherà un incontro con la lettura a cura di Marco Lisi. «La rassegna Leggieri d’Inverno 2016/2017 – sottolinea Tuccio Guicciardini, direttore artistico insieme a Patrizia de Bari e Cledy Tancredi – contiene molti momenti di riflessione e nutrimento intellettuale. Un contenitore dove il teatro possa fare da contrappunto al nostro periodo storico, in contrapposizione alle tinte fosche del nostro contemporaneo».

“E ORA ICCHÈ S’INVENTA?” AL REGINA MARGHERITA DI MARCIALLA

Un fine settimana tutto da ridere con il popolare toscano al Teatro Comunale Regina Margherita di Marcialla (Barberino Val D’Elsa – Firenze). Sabato 14 gennaio 2017 alle 21,30 e domenica 15 gennaio alle 17, il gruppo teatrale toscano La Ginestra presenta lo spettacolo «E ora icchè s’inventa?». Commedia brillantissima in tre atti di Massimo Galli.

Sopra i colli fiorentini vivono i Conti Gattolini, una nobile casata nella Villa Sfacciata. Questo è proprio il loro caso. Hanno la puzza sotto il naso ed essendo nobiltà non si vogliono mischiar né con chi è più vicino né col vile popolino ma soltanto con i pari che hanno nobili natali. Bisogna fare però attenzione. Può mutare la situazione ed è vano esser nati nei quartieri altolocati ed allora ci si arrabatta e con la gente si contratta. Come sempre succede poi, è dal popolino che arriva l’aiuto. Un aiuto che è trovato tra i banchi del mercato dove è inutile essere Conti. Se si vuole smuovere mari e monti si deve solo darsi da fare con l’onesto lavoro. Che siano ricchi, belli o brutti, il lavoro fa campare tutti.