LUBEC 2019/ 1. Lucca Beni Culturali dà appuntamento il 3 e 4 ottobre al Real Collegio. Frale novità l’esposizione Digital Technology. Poi i due temi centrali, fra “gamification” e “urbanicidio”
La XV edizione di LuBeC, Lucca Beni Culturali, l’incontro internazionale dedicato allo sviluppo e alla conoscenza della filiera beni culturali – tecnologie – turismo si terrà il 3 e 4 ottobre 2019 a Lucca, nel Real Collegio. Per l’edizione 2019 LuBeC punta l’attenzione sul tema dello sviluppo sostenibile e su come patrimonio e politiche culturali siano determinati nel raggiungimento degli obiettivi di un’Agenda Mondiale, che impone profondi cambiamenti culturali per il bene del Pianeta.
Lo fa con ASVIS (Alleanza Italiana per lo Sviluppo Sostenibile), ma anche proponendo un’anteprima di EXPO Dubai 2020 – Connecting Minds, Creating the Future, grazie alla partecipazione del Commissario EXPO Italia e di una delegazione istituzionale e imprenditoriale degli Emirati Arabi Uniti, che su cultura e turismo stanno investendo con impegno crescente.
LuBeC 2019 è organizzato da Promo PA, Fondazione di ricerca presieduta da Gaetano Sconamiglio, che opera nel campo della formazione e dei beni culturali con sede a Lucca e a Roma.
Diretta da Francesca Velani, da 15 anni è la rassegna leader dedicata ai processi e prodotti di innovazione nella valorizzazione del patrimonio culturale, cerniera fra le linee di tendenza delle politiche nazionali/internazionali di settore e le spinte di innovazione che provengono dalle esperienze più avanzate dei territori.
Oltre che importante momento di confronto, obiettivo primario di LuBeC è la formazione di operatori culturali, nel pubblico e nel privato, in grado di sviluppare l’impresa della cultura attraverso nuove politiche, innovazioni tecnologiche e soluzioni tecnico operative. La formazione per le professioni del patrimonio come strumento di promozione del sistema culturale italiano e mezzo di cooperazione allo sviluppo sarà al centro di una tavola rotonda alla quale interverrà anche Emanuela Claudia Del Re, vice ministra, Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione. Per l’occasione sarà presentato il programma “International School of Cultural Heritage”, in partenza il 6 novembre 2019 e dedicato alla gestione del patrimonio archeologico del Mediterraneo.
Gli incontri, i tecno lab e i convegni (oltre 30 in 2 giorni) sono aperti gratuitamente, previa iscrizione dal sito, a tutti i gli ordini professionali e agli istituti scolastici; per alcuni sono elargibili crediti formativi.
In seguito al successo ottenuto nelle edizioni precedenti si ampia LuBeC Digital Technology, la rassegna espositiva dei prodotti e dei servizi turistico-culturali, un’occasione unica per apprendere dai migliori esperti nel settore come scegliere e dove applicare le nuove soluzioni per la valorizzazione del patrimonio culturale.
Tra queste emerge con forza crescente anche in questo settore, la gamification, dal termine inglese game, gioco. La necessità di coinvolgimento e interattività del pubblico ha portato le tecnologie nei musei introducendo la realtà aumentata, lo story telling e la user experience. Ma i nuovi competitor non sono altre istituzioni culturali, la nuova sfida è come catturare l’attenzione temporale ed economica di un nuovo pubblico di giovani (ma anche molti over 50) conquistati da servizi digitali come Netflix, Spotify e i videogiochi. La gamification si colloca in questo scenario, presentandosi come linguaggio in grado di offrire alle istituzioni culturali questa opportunità stimolando una fruizione partecipata ed emozionale, ponendo una rinnovata attenzione alle nuove generazioni.
Ma non solo la gamification può canalizzare l’attenzione sul prodotto culturale. Partner di LuBeC quest’anno è Lucca CREA, che gestisce Lucca Comics&Games, un esempio virtuoso di come un evento – di una città d’arte minore – possa condurre ad una notorietà mondiale. Lucca Crea interverrà durante l’incontro raccontando la sua visione e la sua esperienza.
Un altro tema centrale di questo incontro sarà ‘l’urbanicidio” che, spiega il Presidente Gaetano Scognamiglio, – consiste nell’’espulsione’ dei residenti a favore di una predilezione per l’ospitalità turistica”. La perdita che ne consegue, quella dell’identità culturale, è considerata una dei fattori rischio nel futuro di molte destinazioni turistiche, che stanno studiando soluzioni per la gestione del carico turistico. Continua Scognamiglio “Tutte le città sono capitali”, come Byron scriveva. L’omologazione ci fa perdere il Genius Loci. L’Italia è da sempre policentrica e questa commistione, ha la sua identità e anche il genio italiano.” Aggiunge la direttrice Francesca Velani: “E’ indispensabile investire in cultura, per creare dei territori forti, e in istruzione, per creare i talenti che questi territori saranno in grado di trattenere e utilizzare. La cultura è anche un fattore che attiva la creatività e la sensibilità, necessarie per amare la propria città e per costruire l’accettazione dell’altro. “
Nel convegno di apertura della mattina del 3 ottobre, i riflettori si accenderanno su due importanti focus il primo Patrimonio culturale, partecipazione e comunità con Pier Luigi Sacco, Paolo Glisenti, Mons. Stefano Russo; il secondo Politiche culturali e Sviluppo Sostenibile, con Federico Pizzarotti, Gianni Bottalico e Osacr Di Montigny .
Nell’arco della due giorni, LuBeC 2019 svilupperà attraverso laboratori e incontri diretti, le riflessioni su sei ambiti:
– modelli di gestione per il patrimonio culturale
– digitalizzazione, archivi e open data
– patrimonio culturale e sostenibilità
– cultura e benessere
– musei e innovazione
– patrimonio culturale e Made in Italy.
All’interno della kermesse, il 4 pomeriggio, durante il laboratorio a cura di INFN e Enea, sarà presentata un’importante innovazione tecnologica dedicata alla salvaguardia delle opere d’arte: Machina è un acceleratore di particelle creato dall’Istituto di Fisica Nucleare e il Cern di Ginevra; la sua unicità sta nell’essere portatile: un vero e proprio “cannone di protoni” che, cambiando l’energia, possono penetrare i diversi strati di un’opera d’arte ricavando informazioni importanti sia per i restauratori sia per gli storici dell’arte.
Inoltre ogni anno LuBeC consegna un riconoscimento a chi si è distinto nella valorizzazione dei Beni Culturali, ben al di là della missione istituzionale. Tra i 15 “premiati” spiccano Giuseppe Guzzetti, Antonia Pasqua Recchia, David Woodley Packard, Don Antonio Loffredo, Ferruccio De Bortoli.
Partner stabili di LuBeC sono il MiBAC, la Regione Toscana e gli enti del territorio, oltre ad imprese e istituzioni che vedono nella cultura un imprescindibile investimento, una piattaforma di crescita socio-economica. Tra queste la città e il territorio di Parma, che grazie alla collaborazione con Promo PA Fondazione e agli stimoli di LuBeC ha definito un programma strategico che gli è valso il titolo di Capitale Italiana della Cultura per il 2020.
I risultati che emergeranno da LuBeC ogni anno vengono tradotti in proposte da sottoporre al MiBAC affinchè possano essere recepiti nei programmi di sviluppo.
- Il programma generale è in continuo aggiornamento, così come la fittissima agenda di appuntamenti, per i quali è possibile registrarsi direttamente dal sito www.lubec.it.