Lotta alla contraffazione, siglato un protocollo d’intesa (durata due anni) tra Agenzia delle Dogane Accise e Monopoli e Comune di Livorno

Rafforzare  gli  strumenti  per  la  lotta  alla  contraffazione  e  agli  altri fenomeni  illeciti  connessi  al  commercio.  Questa,  in  estrema  sintesi,  la  finalità  del  Protocollo d’Intesa siglato nella mattinata di martedì 12 ottobre 2021  tra  il  direttore  territoriale  dell’Agenzia delle Dogane Accise e Monopoli (ADM)  per  la  Toscana,  la  Sardegna  e l’Umbria, Roberto Chiara e il sindaco del Comune di Livorno, Luca Salvetti.  
 
La collaborazione, della durata di due anni, si concreterà in un’azione coordinata tra il Corpo di Polizia Locale e l’Ufficio ADM di Livorno, con la creazione di un tavolo di lavoro permanente volto  allo  scambio  delle  informazioni  al  fine  di  prevenire  e  reprimere  il  fenomeno  della contraffazione  e  le  altre  attività  illecite,  alla  tutela  del  consumatore  negli  acquisti,  favorendo  la regolarità  nel  settore  del  commercio  e  contrastando  le  forme  di  criminalità  organizzata,  al coordinamento degli interventi e alla gestione delle risorse professionali. 
 
“La  produzione  e  la  vendita  di  prodotti  contraffatti  –  ha  dichiarato  il  direttore  territoriale  Roberto Chiara – comportano grave pregiudizio agli operatori economici “sani” e rispettosi delle regole. Con la stipula di questo  Protocollo d’Intesa  ADM punta a tutelare il commercio e i  consumatori attraverso una stretta  sinergia con le altre amministrazioni coinvolte nel contrasto alla contraffazione e agli altri fenomeni illeciti”. 
 
 “È  quanto  mai  opportuna  questa  collaborazione  tra  Comune  e  Ufficio  delle  Dogane  per  la  lotta  alla contraffazione  –  ha  commentato  il  sindaco  di  Livorno  Luca  Salvetti  –  L’obiettivo  comune  deve  essere quello  di  stoppare  l’immissione  in  città  di  merci  contraffatte  prima  che  queste  arrivino sul  mercato  ai  singoli venditori  abusivi,  per  evitare  da  un  lato  la  concorrenza  sleale  nei  confronti  di  chi  produce  e  vende  prodotti originali,  sia  per  non  fare  arrivare  al  consumatore  finale  prodotti  anche  potenzialmente  pericolosi,  come  ad esempio i giocattoli privi delle certificazioni di sicurezza”.