L’iniziativa di Toscanalibri / 10 autori per 10 temi: come una biblioteca dell’identità toscana. Ecco i titoli proposti da Paolo Ciampi

Prende il via l’iniziativa di Toscanalibri “10 autori per 10 temi – Come una biblioteca dell’identità toscana“, finalizzata a ricavare una ‘summa’ dei segni distintivi della ‘toscanità’, così come, nel tempo, è stata plasmata da molteplici fattori. Abbiamo chiesto a dieci autori di attingere ai nostri scaffali per suggerire alcuni libri riconducibili a dieci temi connotanti le peculiarità della Toscana. Questa volta tocca a Paolo Ciampi che propone alcuni volumi attraverso cui conoscere e approfondire aspetti di quel ‘carattere’ regionale che è andato formandosi attraverso le vicende storico-politiche.

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La Toscana è regione complessa, da declinare al plurale, da cogliere nella sua identità solo con una visione ampia, capace di abbracciare le sue vicende millenarie, i suoi borghi, le sue tradizioni. Forse per comprenderla davvero abbiamo bisogno di sguardi obliqui, vicende minori, narrazioni che girano intorno a dettagli solo apparenti. Ed in quest’ottica che suggerisco i seguenti volumi.
 
Amore mio non piangere” (Aska) di Marco Noferi
Tra ironia e nostalgia, il racconto di come eravamo prima della mutazione antropologica indotta dalle tv commerciali e da tutto ciò che ne è disceso. La Toscana dei contadini e dei manovali, del sapere fare e dei sapori di una volta. La Toscana anche di passioni politiche più che sopite oggi, nell’epoca dell’indifferenza. 
 
La Toscana giorno per giorno” (Sarnus) di Eugenio Giani
Uno straordinario viaggio nelle tradizioni e nei segreti della Toscana, un calendario di storie giorno per giorno per una regione che non si finisce di scoprire
 
Siamo onesti! Bettino Ricasoli, il barone che volle l’unità di Italia” (Mauro Pagliai) di Michele Taddei
Attraverso le vicende del Barone di ferro si racconta la storia della Toscana che seppe guardare oltre i modesti orizzonti del Granducato per scommettere sull’unità di Italia.  E allo stesso tempo una lezione sui principi che, ancora oggi, dovrebbero presiedere l’impegno nella sfera pubblica. 
 
Rughe e gente di Cortona” (Aska) di Tito Barbini
Ci sono cittadine lontane dai luoghi del potere ma che più di altri riassumono una storia e un’identità. Una di queste è senz’altro Cortona: un passato millenario alle spalle e una magia che resta intatta e che a volte sa trovare anche le parole giuste per raccontare come eravamo. 
 
La mia patria sono i poveri” (Mauro Pagliai) di Mario Lancisi
Facile raccontare la Toscana dei capolavori, ma senza scordare che questa regione ha donato anche capolavori di umanità. E nella Toscana che si è prodigata per accogliere e per riscattare gli ultimi non può mancare la figura di Don Milani.
 
99 volte Firenze” (Le Lettere) di Mauro Bonciani
Un altro libro su Firenze? Sì, se serve a dimostrare che anche una delle città su cui si è più scritto al mondo ha ancora molto da raccontare. Ci vuole un buon giornalista, innamorato di Firenze e maledettamente curioso. Lui non smette di interrogare la sua città e noi continueremo a lungo ad ascoltare le sue storie. 
 
I librai pontremolesi” (Tarka) di Gian Battista Martinelli
Facile raccontare del grande contributo che la Toscana ha dato alla cultura con i suoi scrittori, i suoi poeti, i suoi pittori. Eppure c’è anche una storia più umile, che meriterebbe anche un gran film. Quello della gente di Pontremoli che ogni anno lasciava le sue case con gerle cariche di libri, da vendere in tutto il mondo. A poco a poco gli ambulanti si fermarono in altre città, aprirono bancarelle e poi librerie. Come un lembo di Toscana povero e marginale ha saputo intrecciarsi con la storia del libro in Italia
 
Toscana Lockdown. Comunque bella” (Betti editrice)
È ancora esperienza viva, emergenza che rischia di diventare abitudine. Ma un giorno apparterrà alla storia e solo le immagini e le parole riusciranno a convincerci che tutto questo è successo davvero. Questa Toscana delle grandi piazze svuotate dal lockdown è dovere di memoria, ma anche un sorprendente omaggio alla bellezza che si annida persino nei tempi più tragici