L’ex enfant prodige Stefan Milenkovich e il suo violino mentre Ives Abel dirige al Teatro Manzoni di Bologna l’Orchestra del Teatro Comunale

A dieci anni, nel 1987, aveva già inciso il Concerto per violino e orchestra in mi minore di Felix Mendelssohn e l’anno seguente lo aveva interpretato al Palais de l’Unesco di Parigi con Lorin Maazel sul podio e l’Orchestre national de France: si tratta dell’ex enfant prodige Stefan Milenkovich, violinista serbo che domenica 18 novembre 2018 alle ore 17.30, al Teatro Auditorium Manzoni di Bologna, interpreterà quella stessa pagina per il suo debutto nella Stagione Sinfonica del Teatro Comunale.

Stefan Milenkovich
Stefan Milenkovich

Artista eclettico, lodato dal «Washington Post» per l’abilità virtuosistica, la sensibilità e il talento musicale, Milenkovich proporrà uno dei capisaldi di un compositore che fu egli stesso enfant prodige della sua generazione, Mendelssohn, il quale con il Concerto op. 64 aprì le porte ai grandi concerti per violino romantici. Il lavoro, ideato già a partire dal 1838, venne completato solo nel 1844 con dedica al violinista Ferdinand David, che lo suonò per la prima esecuzione del 1845 al Gewandhaus di Lipsia.

Sul podio dell’Orchestra del Teatro Comunale di Bologna il direttore franco-canadese Ives Abel (foto sopra il titolo), reduce dal successo di questi giorni con l’opéra-comique di Gaetano Donizetti La fille du régiment, produzione che lo vede impegnato fino al 15 novembre 2018 nella Sala Bibiena. Direttore principale della Nordwestdeutsche Philharmonie (NWD) di Herford, nonché ospite regolare di teatri come il Metropolitan di New York, la Royal Opera House di Londra, la Wiener Staatsoper e il Teatro alla Scala, in concerto al Teatro Manzoni Abel dirigerà anche un’altra pagina di Mendelssohn, la Sinfonia n. 5 in re maggiore op. 107 “Riforma”, e la Suite per piccola orchestra Gli uccelli del compositore bolognese Ottorino Respighi.

Di stampo celebrativo e dalla storia travagliata, scritta nel 1830 da Mendelssohn «Per festeggiare la riforma della Chiesa» nel trecentesimo anniversario della ratifica della Confessione protestante di Augusta, la Sinfonia n. 5 non poté essere eseguita quell’anno a Parigi e vide la sua “prima” a Berlino nel 1832. Si tratta in realtà, dal punto di vista cronologico, non della quinta ma della seconda sinfonia composta da Mendelssohn, il quale non fu mai completamente soddisfatto del lavoro tanto che la partitura venne data alle stampe postuma solo nel 1868, oltre vent’anni dopo la morte del compositore.

Per la Suite Gli uccelli, creata nel 1928, Respighi si lasciò ispirare dal canto dei volatili, trascrivendo e rielaborando alcune pagine risalenti al XVII e XVIII secolo che con stili diversi richiamano il verso di alcuni uccelli. Dopo il Preludio, su musica di Bernardo Pasquini, la Suite prosegue infatti con i brani La colomba, da Jacques De Gallot, La gallina, da Jean Philippe Rameau, L’usignuolo, da un anonimo inglese, e Il cucù, ancora da Pasquini.

Il concerto sarà registrato e verrà trasmesso in differita da Radio3 Rai.

I biglietti, da 35 a 10 euro, sono in vendita sul sito www.tcbo.it e presso la biglietteria del Teatro Comunale di Bologna. Il giorno del concerto, presso la biglietteria del Teatro Auditorium Manzoni a partire da un’ora prima del concerto.