“L’elisir d’amore” trasforma l’inaugurazione stagionale del Goldoni di Livorno in una serata magica. Ovazione per il tenore Marco Ciaponi (con bis di “Una furtiva lagrima”) e 10 minuti di applausi finali per tutto il cast

di ELISABETTA ARRIGHI

Se vogliamo parafrasare in qualche modo il titolo dell’opera, potremmo dire che l’elisir è stato veramente magico. Trasformando la serata inaugurale della stagione lirica 2018/2019 del Teatro Goldoni di Livorno in una serata travolgente, di quelle in cui lo stato di grazia di cast, orchestra e pubblico fa sì che lo spettacolo diventi una festa corale (a seguire la fotogallery di scena, ph. di Bizzi / Trifiletti).

Così è stato con “L’elisir d’amore” di Gaetano Donizetti (in una versione “moderna” quanto a scenografia e costumi, con un’ambientazione nella campagna toscana), che mancava dal Teatro Goldoni dal 1929. Marco Ciaponi, giovane tenore nato di Barga, ma con origini piombinesi, cresciuto all’isola d’Elba, ha indossato i panni di Nemorino e con la sua voce (e anche le spiccate qualità attoriali) ha conquistato platea, palchi e loggione. Molti gli applausi che al termine di “Una furtiva lagrima” si sono trasformati in ovazione, con tanto di bis. Applausi che si sono ripetuti quando è calato il sipario. Ciaponi è stato chiamato più volte dal pubblico, che lui – emozionato – ha ringraziato con grande classe. Ma tutto il cast, dal coro (diretto dal Maestro Flavio Fiorini) ai ruoli principali, è stato oggetto di quasi dieci minuti di “battimani”.

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Bravo Ciaponi, e brava Paola Santucci (entrambi nella foto a destra) a suo agio nel ruolo di Adina. Una partenza, la sua, forse un po’ in sordina, ma che è andata rapidamente in crescendo. Un’interpretazione convincente grazie ad una bella voce, dal registro limpido. Ottima la prova di Sergio Bologna, nel ruolo del dottor Dulcamara, così come quella del baritono lettone Valdis Jansons (Belcore) e quella di Maria Salvini (Giannetta), soprano livornese, diplomata in canto all’Istituto superiore di studi musicali “Pietro Mascagni”. Attenta la direzione orchestrale del Maestro Marco Severi (ha suonato l’Orchestra Sinfonica Città di Grosseto) e piacevole la regia di Ludek Golat.

L’allestimento andato in scena per l’inaugurazione stagionale della lirica a Livorno, è una coproduzione fra il Teatro Goldoni e il Teatro Sociale di Rovigo, dove in cartellone il 9 febbraio 2019, come chiusura della stagione della città veneta. Con la collaborazione della Fondazione Teatro del Maggio Musicale Fiorentino per elementi scenici, costumi e attrezzeria (nell’ambito del protocollo d’intesa Opera nella Regione Toscana).

La replica al Teatro Goldoni dell'”Elisir d’amore” è in agenda per domenica 28 ottobre 2018 alle ore 16 con il secondo cast che vedrà Silvia Lee nei panni di Adina, Tatsuya Takahashi in quelli di Nemorino. Il dottor Dulcamara sarà Matteo D’Apolito mentre Belcore avrà la voce di Italo Proferisce. Giannetta sarà ancora una volta Maria Salvini (a seguire la seconda fotogallery).