Le gelate di aprile mandano in tilt l’agricoltura lucchese, il monitoraggio di Coldiretti. Compensazione dei danni: interventi di Legacoop e Confcooperative
FREDDO ARTICO / IL MONITORAGGIO DI COLDIRETTI LUCCA
Il freddo artico ha mandato in tilt l’agricoltura lucchese dalla Garfagnana alla Versilia. A preoccupare sono le condizioni soprattutto delle viti che si trovano in una fase molto delicata del loro ciclo vegetativo. L’abbassamento delle temperature sotto zero tra la notte del 6 e del 7 aprile 2021 ha danneggiato una fetta importante della prossima uva. (Nelle foto sopra il titolo e in basso a sinistra: germoglio di vite dopo la gelata e una pianta di zucchine – immagini fornite da Coldiretti Lucca).
A poco è servita la coraggiosa contromisura messa in campo dai viticoltori che in diverse zone della costa sono ricorsi all’utilizzo della paglia bagnata per riscaldare le viti. E’ quanto emerge dal monitoraggio della Coldiretti sugli effetti dell’ondata di freddo artico sulla provincia di Lucca. “Paradossalmente – spiega Andrea Elmi, Presidente Coldiretti Lucca – il rialzo anomalo delle temperature registrato nelle scorse settimane è stato l’innesco per i danni odierni in quanto le piante avevano accelerato il ciclo vegetativo. I germogli, soprattutto delle varietà precoci, sono ghiacciati e questo significa un calo della produzione di uva che a sua volta significa un calo di prodotto finale. Il quadro complessivo è preoccupante. – ammette – Questa gelata rende ancora più complicata la ripresa di un settore, come quello del vino, che è stato già fortemente penalizzato dalla chiusura di bar e ristoranti”.
Preoccupazione anche per gli alberi da frutto, sollecitati dalle temperature miti di questi giorni, il cui risveglio è stato tormentato. Oltre a frutta e verdura a rischio ci sono le coltivazioni più precoci di mais, che potrebbero dover essere riseminate ma fuori dal riposo invernale e, pertanto, più sensibili al gelo, ci sono gli olivi. “Siamo passati da temperature che hanno superato i 20 gradi di alcuni giorni fa a meno uno-due Queste sono le settimane di zucchine, pomodori, carciofi e di molte delle varietà orticole che finiranno nelle prossime settimane sulle nostre tavole. Il lavoro di giorni e settimane rischia di essere andato completamente perso”. Nel frattempo Coldiretti ha chiesto alla Regione Toscana lo stato di calamità naturale e informa le imprese che sul sistema Artea, fino al 30 aprile, sarà possibile segnalare i danni subiti.
Per informazioni www.lucca.coldiretti.it oppure pagina ufficiale Facebook @coldirettilucca
COMPENSAZIONE DEI DANNI IN AGRICOLTURA A CAUSA DELLE GELATE: INTERVENTO DI LEGACOOP TOSCANA E CONFCOOPERATIVE
Il Dipartimento Agroalimentare e Pesca di Legacoop Toscana e Fedeagripesca Confcooperative Toscana esprimono apprezzamento per l’avvio da parte della Regione Toscana della procedura per compensare i danni subiti dagli agricoltori a causa delle gelate di questi giorni, auspicando che gli indennizzi siano rapidi e adeguati. Al tempo stesso le due associazioni di categoria ritengono sia opportuno un tavolo di confronto tra Regione, agricoltori, esperti del clima e assicuratori per individuare nuovi modelli a tutela degli agricoltori.
“Bene la procedura avviata dalla Regione per gli interventi compensativi per i danni da gelate, ci auguriamo che gli indennizzi siano adeguati e che arrivino rapidamente, dato che gli agricoltori sono già in ginocchio a causa delle pesanti perdite causate dalle calamità naturali che si sono succedute negli ultimi tempi – afferma Massimo Carlotti, responsabile del Dipartimento Agroalimentare e Pesca Legacoop Toscana – È infatti evidente che questo tipo di problematica si ripeta con frequenza, anche più volte nel corso dell’anno: basti pensare che a marzo e aprile ci sono stati due eventi naturali che hanno quasi azzerato alcune produzioni orticole primaverili, vite, frutta a nocciolo e in parte olivo”.
Secondo i rappresentanti di Legacoop Toscana e Confcooperative Toscana occorre anche pensare a nuovi modelli in grado di tutelare gli agricoltori: “Le risposte che arrivano dai sostegni economici e dalle coperture assicurative sono purtroppo insufficienti – evidenzia Carlotti – per questo crediamo sia opportuno pensare a un tavolo di confronto tra Regione, agricoltori, esperti del clima e assicuratori per trovare nuovi modelli efficaci che garantiscano all’agricoltore il reddito atteso con un costo di copertura assicurativa che sia congruo”.
“Se le logiche di sistema portano a considerare l’agricoltura come uno dei fattori climalteranti, è pur vero che le problematiche ambientali sembrano avere gravi ripercussioni sull’agricoltura – conclude Fabrizio Tistarelli, presidente Fedagripesca Confcooperative Toscana – Per questo, a fronte dell’impegno chiesto agli agricoltori verso un’attività sempre più ecocompatibile, ci auspichiamo l’istituzione del tavolo di confronto con esperti in materia e interventi diretti volti a sostenere il futuro di quell’agricoltura toscana (soprattutto viticoltura, olivicoltura, ortoflorovivaismo, frutticoltura) che, di fronte ai cambiamenti climatici, subisce sempre più di frequente gravissimi danni”.